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Questione di... Campanilismo

Cos'hanno in comune Londra, Parigi e la piccola Montanaro? Lo spiega il sindaco

IL CAMPANILE DEL VITTONE

È una questione di Campanile...

Verrebbe da dire proprio così dopo aver visto l’ultimo post pubblicato dal sindaco di Montanaro, Giovanni Ponchia.

Cos’hanno in comune Londra, Parigi e Montanaro? Il Big Bang, che con il suo orologio disegna la O di Londra, L’apertura sulla Tour Eiffel, così simile ad una A di Paris. E Montanaro? Il campanile del Vittone che con i suoi 47,5 metri di altezza domina il Canavese e con il suon Orologio scrive la O del nome del paese che lo ospita. 

"Con il massimo rispetto per tutte le opinioni dei cittadini - scrive il sindaco Giovanni Ponchia -, non posso però esimermi dal postare quello che è invece Montanaro per me e credo anche per tanti collaboratori, volontari e cittadini".

Il post pubblicato dal sindaco su Facebook

Un post che ha scatenato l'ironia del polpo lo del web: "Sindaco, avrebbe dovuto mettere più in risalto l"orologio perché così sembra MIntanaro". 

E chi dice, appunto: "Un po' di sano campanilismo".

Ma anche la polemica è dietro l'angolo con un post così: "Potrei essere anche d'accordo con voi che fa bella figura a Montanaro - scrive una montanarese -, ma c'è anche il resto del paese da curare soprattutto via stradale per Foglizzo chi abita in quella zona compresa io l'acqua non arriva il metano nemmeno non abbiamo un minimo di marciapiede che se cammini per strada hai il rischio che qualcuno ti prenda sotto. Mi dispiace solo che venga curata una parte del paese e l'atra no".

E ancora: "Facciamo un giro in via Ivrea...... la strada è pessima ..... l'importante che il centro sia tutto regolare per fare mercati e mercatini".

IL CAMPANILE DEL VITTONE

Il campanile, alto 47.50 m. fu costruito insieme alla casa comunale fra il 1769 edl il 1772, su un progetto di Bernardo Antonio Vittone. i lavori iniziarono nel 1770, ma il 19 ottobre 1770 il Vittone morì a Torino. La costruzione proseguì sotto la direzione dell'architetto Quarini, il quale lo collaudò nel 1772. 

L'alleggerimento della costruzione verso l'alto e la progressione decorativa caratterizzano quest'opera, che si fa alta e frastagliata verso la cima. Una scala a chiocciola  lapidea si sviluppa all'interno, costruito magistralmente sotto la guida del Quarini.

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