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25 Gennaio 2023 - 17:45
Il Ciss è il Consorzio che si occupa delle funzioni socio-assistenziali in 18 Comuni del Chivassese
Un faccia a faccia per chiarirsi una volta per tutte.
Il destino del Ciss, il Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio-Assistenziali, preoccupa la politica chivassese.
Le cronache degli ultimi mesi, con le polemiche tra nuovo e vecchio cda, il fuggi-fuggi di dirigenti e consiglieri, i pareri richiesti a legali esterni, l'iscrizione di debiti fuori bilancio, gli scontri anche duri tra sindaci dentro e fuori l'assemblea, non potevano lasciare indifferente l'opposizione consiliare.
Tiziana Siragusa, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Chivasso
Tutta. Opposizione che nei giorni scorsi ha mandato una richiesta chiarissima al sindaco Claudio Castello e all'assessore alle Politiche Sociali - quella che non crede nell'utilità del Ciss - Tiziana Siragusa.
Con una mozione dal titolo "trasparenza e chiarezza nella gestione del Consorzio Intercomunale Servizi Sociali e progetti futuri", i consiglieri comunali Clara Marta ed Emanuela Tappero di Forza Italia, Enzo Falbo di Fratelli d'Italia, Matteo Doria di "Amo Chivasso e le sue Frazioni", Bruno Prestìa della Lista Civica "Per Chivasso" e Claudia Buo di "Liberamente Democratici" chiedono la convocazione dell'assessore Siragusa, del presidente attuale del Ciss Antonio Barillà e dell'ex presidente del Ciss Demetrio Malara allo scopo di "avere i necessari chiarimenti sulla gestione amministrativa del Consorzio".
E "rassicurazioni sull'efficacia delle politiche sociali messe in campo dall'amministrazione comunale attraverso le azioni e gli interventi attuati dal Ciss".
"Abbiamo letto le franche e preoccupanti dichiarazioni a mezzo stampa dell’assessore alle politiche sociali Tiziana Siragusa in merito a possibili situazioni di opacità nella gestione del CISS a carico dell’ultimo cda presieduto dal Dottor Demetrio Malara, e ascoltato in sede di commissione affari sociali le chiare e forti perplessità dell’Assessore circa le azioni e le politiche del Ciss - spiegano nella mozione i consiglieri di opposizione -. La situazione sociale che stiamo vivendo richiede una forte capacità di azione da parte dei servizi sociali dei Comuni sia per gli aspetti legati alle difficoltà economiche delle famiglie, che per gli aspetti legati a fenomeni di dipendenze, bullismo, violenza giovanile, disagio, integrazione, accoglienza e fragilità̀".
Clara Marta, prima firmataria della mozione sul Ciss
"Tutto ciò̀ - conclude la mozione - richiede la disponibilità di uno strumento operativo, quale è il Ciss, estremamente efficace e non “disturbato” da polemiche, inefficienze ed opacità, e recuperare in maniera concreta l’integrazione tra quanto posto in essere dal Ciss e le azioni dei singoli comuni in ambito sociale, così da attuare, in ogni ambito, progetti coerenti alle reali criticità dei territori".
La domanda delle domande è però un'altra.
I sindaci ci credono ancora nel Ciss?
"Se i sindaci non ci credono più, nel Ciss, tanto vale che lo sciolgano". Mario Corsato, ex presidente dell'assemblea dei sindaci del Consorzio ed ex primo cittadino di Cavagnolo, una risposta sembra averla già.
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