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Chiaverano

Fumata nera per il Carnevale, l'Associazione rischia di sciogliersi

Il direttivo è dimissionario e all'incontro di ieri sera nessun altro si è proposto

Fumata nera per il Carnevale, l'Associazione rischia di sciogliersi

Fumata nera per l'Associazione Carnevale di Chiaverano. Ieri sera, martedì 24 febbraio, nessuno si è proposto di formare un nuovo direttivo che prenda il posto di quello dimissionario.

Alla serata dei tesseramenti si sono presentati sempre i soliti. Quell'invito a partecipare lanciato anche dal sito ufficiale del Comune di Chiaverano è caduto nel vuoto.

E ora?

"Non abbiamo ancora deciso - racconta Ornella, segretaria del sodalizio, attiva in questo direttivo da circa dieci anni -. La situazione è davvero triste. Questo direttivo è in scadenza dal 2020 e adesso è anche dimissionario. Il vero problema è che siamo davvero in pochi. Così non si riesce ad organizzare proprio niente. Una volta eravamo più di 30. Siamo rimasti in una decina. Impossibile organizzare il Carnevale".

A guidare l'esecutivo uscente era Fabio Gastaldo Brac. Il suo vicepresidente si è dimesso già alcuni anni fa. Erano rimasti la segretaria e il tesoriere. Ma ora hanno alzato bandiera bianza.

Il presidente dimissionario, Fabio Gastaldo Brac

C'è amarezza: "Sono tutti dispiaciuti del fatto che quest'anno non ci sarà il Carnevale. Tutti proti a ricordare che era una manifestazione storica, un evento di spicco per il nostro paese. Tutti pronti a far festa, ma al momento di lavorare non c'è più nessuno" commenta Ornella sconsolata.

E l'impegno per mettere su l'evento era davvero grande.

"Iniziavamo ad organizzare a settembre per finire a gennaio - racconta la segretaria uscente -. Nei giorni della festa, poi, i ritmi diventavano frenetici. Bisognava prendere ferie per stare dietro a tutto. Bisognava dimenticarsi di avere una famiglia. Ma poi, la soddisfazione ripagava di tutto. Il problema è che oggi non c'è più nessuno che voglia mettersi in gioco, che voglia lavorare per ottenere un risultato così bello. E da soli non ce la facciamo davvero".

Un ricordo dell'edizione 2015 con Fabio Gastaldo Brac

L'ultima edizione qui in paese è stata quella del 2020.

"Siamo riusciti a fare la festa. La Pandemia è arrivata dopo - ricorda Ornella -. Il nostro Carnevale precede quello di Ivrea. E così eravamo riusciti a portare a termine i festeggiamenti".

In quell'ultima edizione la Bela Ciavranota era Roberta Gifuni, mentre il Gran Castellano era Andrea Arletti. Nessuno, in quei, giorni di festa, avrebbe mai potuto immaginare che quella sarebbe stata l'ultima edizione per parecchio tempo.

Roberta Gifuni con Andrea Arletti, gli ultimi personaggi del Carnevale

Dopo due anni di stop dettati dal Covid, questo avrebbe dovuto essere l'anno della ripartenza.

"E invece..." Ornella allarga le braccia sconsolata.

Accanto alle figure principali la tradizione vuole che ci siano anche una mini Ciavranota e un mini Castellano. Due bambini scelti tra le classi di Quinta Elementare.

Il Carnevale chiaveranese iniziava il venerdì con la festa dei Coscritti dell'anno
Il sabato sera, un po' come ad Ivrea, c'era l'uscita personaggi con la sfilata per le vie del paese e si terminava con il ballo al Pluriuso. 
La domenica mattina poi c'era la distribuzione fagioli cui seguiva il pranzo ristretto alle figure legate alla festa. Nel pomeriggio si teneva la sfilata e la sera il ballo in maschera.
Il lunedì mattina i personaggi andavano in visita ai bambini della materna e a quelli delle elementari. Al pomeriggio, al Pluriuso, si teneva il ballo dei bambini.
Si concludeva il martedì sera con la distribuzione di polenta e merluzzo.

Una tradizione molto sentita in paese, che andata avanti da decine di anni e che lascerà un grosso vuoto.

"Già era difficile prima - commenta la segretaria -. Il Covid ha dato la mazzata finale. E' subentrato un senso di pigrizia e si è completamente bloccato il ricambio generazionale. Oltre a mio figlio, che ha 29 anni, e a mia figlia, che ne ha 31, i pochi rimasti hanno tutti un'età prossima ai sessant'anni. Le nuove leve proprio non vogliono saperne...".

Anche il sindaco, Maurizio Fiorentini, è amareggiato dalla notizia: "Spero che riescano a continuare anche se sono in pochi - commenta -. Se decidono di chiudere il sodalizio non è certo una bella notizia per il paese".

Ma Fiorentini una carta da giocare ancora ce l'ha: "Si potrebbe fare un'unica associazione unica con Bienca che ha una Proloco molto attiva. In passato era stato proposto, ma a Bienca non interessava. Ora, vista la situazione, spero si possa riprendere la trattativa. Nei prossimi giorni li incontrerò e vedrò cosa sarà possibile fare. L'Associazione Carnevale di Chiaverano non può morire".

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