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La verità sulla risonanza magnetica all'ospedale di Ivrea: promesse non mantenute e cittadini in attesa

Per il nuovo ospedale è ancora tutto fermo. Lo ha detto l'assessore regionale Icardi...

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Parlare del nuovo ospedale di Ivrea e del Canavese quando c'è il "vecchio" che fa acqua da tutte le parti sembra un pochetto una presa per i fondelli. Eppure è quel che succede un mese sì e l'altro pure.

Una tattica per deviare l'attenzione? Una strategia a "politica unificata" per far credere ai cittadini che ci si sta lavorando su? Boh?! E prima c'è il consiglio comunale di Ivrea che punta il dito sull'area ex montefibre, poi le litigata tra i sindaci sull'area Ribes, poi l'ex senatrice azzurra Virginia Tiraboschi che propone Palazzo Uffici, poi le Opposizioni in consiglio regionale che chiedono se la giunta regionale abbia o meno i soldi e, in verità, i soldi non li ha. Insomma una telenovela.

L'assessore regionale alla sanità Luigi Genesio Icardi

Il teatrino è andato in scena anche questa settimana, in consiglio regionale, durante il question time con l'assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi pronto, anzi prontissimo, a rassicurare la consigliera  Silvana Accossato (Luv) sulla volontà di procedere alla realizzazione del nuovo Ospedale d’Ivrea: “Non vi è alcuna intenzione - ha riannunciato  - di accantonare il progetto sul nuovo ospedale di Ivrea. Al contrario, è confermata la volontà di rispondere al meglio alle esigenze di salute del territorio mediante una più moderna ed efficiente struttura ospedaliera. Nel corso del 2022 è stato realizzato uno studio, coordinato da Ires Piemonte, a cui hanno partecipato la Regione e l'Asl To4. Lo studio è poi stato oggetto di ulteriori approfondimenti e ha definito un ordine di preferenza tecnica tra i vari siti oggetto di valutazione”.

Niente che non si sapesse già da un bel po' di tempo. Resta da capire quando la Giunta regionale deciderà il luogo e in che modo finanzierà la progettazione preliminare, esecutiva, definitiva, quindi i lavori. Ed è la seconda parte che ci interessa di più, non la fuffa....

Si è poi parlato anche di risonanza magnetica. La litania va avanti dal 16 novembre del 2021 quando l'assessore regionale Vittoria Poggio, rispondendo ad una sollecitazione del consigliere regionale del Pd Alberto Avetta disse categorica e con gli occhi minacciosi: “Entro la metà del 2022 l’ospedale di Ivrea avrà la risonanza magnetica...”. Palle. 

Se ne ritornò a parlare il 14 dicembre del 2021, e cioè il giorno in cui, fiato alle trombe, rullo di tamburi, il consiglio regionale approvò all’unanimità un ordine del giorno, a prima firma del presidente Mario Giaccone, per impegnare (giurin giretto...) la Giunta regionale a dotare l’ospedale di Ivrea di una risonanza magnetica.

Nell'agosto del 2022, la bellezza di otto mesi dopo, dalla Regione la notizia che al termine di una procedura di gara indetta dall’Asl To4 l’ospedale sarebbe stato dotato anche della risonanza magnetica. Di lì a due minuti dopo la polemica su un appalto che non prevedeva un semplice acquisto dell’apparecchiatura, s'intende ad uso del personale interno, ma un servizio chiavi in mano composto oltrechè dall’apparecchiatura anche da 1.600 prestazioni diagnostiche all’anno erogate con supporto di personale esterno, che significava, senza tanti giri di parole, esternalizzazione. 

E siamo arrivati ad oggi.... La novità è che la Giunta regionale e pure l'Asl, forse cagandosi in mano davanti ad una serie di dossier aperti dalla Procura della Repubblica di Ivrea sulle decisioni prese in questi ultimi anni, ci hanno ripensato.

La decisione di acquisire una dotazione tecnologica così importante per i pazienti del Canavese ci fa davvero piacere, resta da capire perché si siano sprecati due anni

«Oggi - commenta il consigliere regionale Alberto Avetta - abbiamo compreso perché non si conosceva ancora l’esito del bando per il noleggio della risonanza magnetica nucleare. L’assessore Icardi, rispondendo in Aula ad un mio Question time ci ha spiegato che a breve l’Asl To4 provvederà all'acquisto, e non più al noleggio. La decisione di acquisire una dotazione tecnologica così importante per i pazienti del Canavese ci fa davvero piacere, resta da capire perché si siano sprecati due anni inseguendo una discutibile “esternalizzazione” del servizio – una scelta che l’assessore Icardi ha difeso pubblicamente non molto tempo fa - mentre ora si riparte dalla casella zero, si abbandona il bando per il noleggio e si avvia la procedura per l’acquisto. Insomma, nel mese di luglio del 2022 Icardi ci spiegava che non c’erano soldi per gli investimenti, ora invece sono stati trovati? Prendiamo atto con soddisfazione del cambio di rotta seppur ci sfuggono le motivazioni reali”. 

Il consigliere regionale Alberto Avetta

E mentre le polemiche continuano a infiammarsi, i cittadini del Canavese e di Ivrea restano in attesa di una soluzione definitiva. Sono esasperati dalla mancanza di risposte concrete da parte dei politici e vorrebbero vedere azioni concrete e sono solo parole e promesse. Il vecchio edificio, ormai logoro e obsoleto, non è più in grado di garantire le cure e i servizi di cui hanno bisogno.

Nei prossimi mesi la giunta regionale dovrà dimostrare che sta prendendo questa questione con la massima serietà e che sta lavorando attivamente per trovare una soluzione. Soprattutto dovrà dire dove prenderà i soldi. 
 

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