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Settimo Torinese
18 Gennaio 2023 - 10:10
Metropolitana
Poco più di un mese fa scrivevo su questa rubrica che, nonostante le promesse elettorali dell’Onorevole Davide Gariglio (PD) e le numerose esternazioni della Sindaca Piastra (PD) e del suo assessore (?), nei progetti della “Metro 2”, presentati a Torino dal Sindaco Lo Russo (PD), di Settimo e San Mauro non vi era traccia.
L’Onorevole, durante la recente campagna elettorale, portato a passeggio in città dalla Sindaca Piastra, affermava incautamente di volere, “se sarò eletto”, “portare la metropolitana a Settimo”. Entrambe le affermazioni si sono poi rivelate vere e proprie bufale o, quantomeno, irrealizzabili.
La Sindaca Piastra nelle sue innumerevoli esternazioni sull’argomento Metrò era arrivata addirittura a disegnare personalmente fantasiosi tragitti della futura linea 2 metropolitana che, a suo avviso, avrebbe dovuto dal Pescarito, raggiungere sia San Mauro che Settimo, dove avrebbe incrociato una teleferica progettata per collegare, via aerea, le diverse zone della città.
La sindaca Elena Piastra
Al netto delle allucinazioni da social, il progetto dell’amministrazione era ancora una volta presentato come “novità” e “cambiamento” rispetto a quanto portato avanti dalle precedenti amministrazioni le quali, più semplicemente e concretamente, perseguivano l’obiettivo di rafforzare il trasporto ferroviario locale, attraverso l’inserimento di una fermata intermedia tra Stura e Settimo, l’intensificazione delle corse (7 – 10 minuti nelle ore di punta e 12 – 15 minuti negli orari a minore frequenza), l’attestamento a Stura di navette veloci (possibilmente gratuite) per la copertura della rete di trasporto cittadino, la realizzazione di parcheggi di attestamento ampi e a basso costo (1 euro al giorno) per l’interscambio.
Le precedenti amministrazioni esprimevano, viceversa, una forte critica al progetto di Torino di realizzazione di una nuova piastra di cemento periferica al Pescarito sulla quale organizzare il deposito dei mezzi (con i prevedibili problemi di marginalità e sicurezza che questo genere di infrastrutture collocate in aree periferiche si portano con sé).
Nei giorni scorsi è diventato ufficiale.
In una riunione tra il Sindaco di Torino Lo Russo (PD), il Presidente della Regione Piemonte Cirio (Forza Italia) e il neo Ministro alle infrastrutture Salvini (Lega) si è dato il via libera ad un progetto che prevede la realizzazione (entro il 2030) del tratto della linea 2 della Metropolitana tra la stazione Rebaudengo e il Politecnico. Occorreranno altri 10 anni circa (2040), se tutto va bene, per il tratto tra il Politecnico e Mirafiori. Di Pescarito, Settimo o San Mauro per ora neppure l’ombra.
Il sindaco di Torino Lo Russo
Nel compenso i tre si sono accordati per istituire “un commissario” o “commissaria”. Resta il fatto che il nostro resta un paese che anche quando non vi sono emergenze vengono nominati “commissari con poteri speciali” con la motivazione di voler accelerare l’opera. Abbiamo a tale proposito l’esempio della TAV che dopo 30 anni di stipendi leggendari dati a commissari non si è neppure iniziata l’opera. Oppure dei vari commissari addetti alle ricostruzioni post calamità naturali i quali, dopo 30 – 40 anni, percepiscono ancora indennità.
A meno che la Sindaca non provi a farsi nominare commissaria (in alternativa potrebbe proporre a questo ruolo Nino Daniel, Amministratore Unico della società comunale Patrimonio, viste le note competenze e il recente aumento di stipendio elargito), finisce qui anche la favoletta raccontata in questi anni dall’Amministrazione comunale, fondata su teleferiche e linee metropolitane usate come minibus o taxi.
E’ ora di tornare ad essere persone serie. Settimo ha bisogno di collegamenti più intensi con i grandi servizi metropolitani: Università, Istituzioni Culturali, Sedi di impresa, Istituzioni sovra comunali, Servizi sanitari, Servizi culturali, sportivi e del tempo libero.
Lo potrà fare solo se vincerà il buon senso (in questi anni ne abbiamo visto davvero poco) e la battaglia per ottenere investimenti sostenibili, credibili e veloci, per il potenziamento della ferrovia locale e del trasporto pubblico in generale.
Il mio auspicio, ancora una volta, è che le forze economiche, politiche e sociali della città sappiano reagire a questa situazione e si uniscano per un vero dialogo e una comune battaglia condotta per il bene di tutti i cittadini.
Un mese fa terminavo l’articolo con il seguente appello – proposta: la Sindaca convochi urgentemente una Assemblea cittadina (non del PD) nella quale potersi confrontare e predisporre una proposta urgente, concreta e condivisa di mobilità e di collegamento metropolitano. La proposta era caduta ancora una volta nel vuoto. La ripresento sperando che qualcuno si faccia parte attiva di questa necessità. Se questa occasione si concretizzasse sarebbe anche utile unire le forze cittadine nella richiesta di abolizione del pedaggio sulla tangenziale visto e considerato che nei prossimi giorni è prevista la sentenza definitiva sulla concessione di gestione della stessa. Ma su questo argomento ritorneremo in una prossima rubrica.
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