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Sanità
30 Dicembre 2022 - 16:31
Sentite questa. Ieri in via Po a Chivasso, sede della direzione dell'Asl To4, s'è tenuta una riunione con tutte le organizzazioni sindacali per parlare del sovraffollamento dei "Pronto Soccorso" aggravatosi con l'arrivo anzitempo dell'australiana. Un problema periodico. Tutti gli anni lo stesso film, prima e dopo il Covid, con o senza il Covid.
Ad organizzarla (la riunione d'urgenza) era stata il direttore sanitario Gloria Chiozza. E' arrivata. S'è seduta. Ha guardato l'orologio e poi ha detto che doveva andare a firmare urgentemente alcune delibere. "Torno tra 5 minuti" ha tranquillizzato.
Gloria Chiozza
E invece? Invece nessuno l'ha più vista. Se n'è andata a casa, dirà poi in confidenza il direttore generale Stefano Scarpetta, visibilmente imbarazzato, ai tanti che gli chiedevano lumi.
Scene da "Oggi le comiche" e un po' ci sta considerando l'aria che si respira e le forti tensioni di un'azienda che ogni giorno è sui giornali per indagini giudiziarie che raccontano di "favori" piccoli e grandi e che coinvolgono molti dipendenti e dirigenti medici.
Qualcuno sostiene che Chiozza sarebbe ad un passo dal dare le dimissioni. E se le cose stanno così, bene farebbe a darle, per quel senso del dovere che si dovrebbe avere nei confronti dei cittadini che con le tasse pagano gli stipendi a chi lavora nel pubblico. Tant'è!
Detto questo, nel corso della riunione, terminata intorno alle 17, si è parlato dei tanti problemi che affliggono la sanità italiana. Mancano medici. Mancano infermieri. Mancano Oss e per i Dea di Ciriè, Ivrea e Chivasso si continuerà a fare uso dei gettonisti delle cooperative pagati circa 100 euro all'ora, ma con tanto di raccomandazione del direttore dell'Azienda Zero Claudio Picco a monitorare le specializzazioni di chi arriva...
Siamo allo sbando più totale. Giusto per dare dei numeri, lo scorso fine settimane, c'è stato un momento che nei corridoi al piano terra dell'ospedale di Chivasso, di pazienti ce ne sarebbero stati 102. Roba da ultimo girone dell'inferno e le scuse non reggono più o reggono poco.
Sarà anche vero infatti che manca il personale, poi però qualcuno ci deve spiegare come mai per il concorso "infermieri a tempo determinato per tre anni" si sia fatto un bando con scadenza ad appena 15 giorni dopo la pubblicazione e, ancora, come mai non s'è ancora detto nulla dei 37 Oss assunti con un contratto che scadrà il 15 gennaio.
Insomma c'è un po' di tutto. Un po' è colpa del mondo che ci sta intorno, un bel po' di chi questa Asl la governa, visto che è quella messa peggio in Piemonte. E si sarebbe dovuto e potuto fare di più.
Tra i "nuovi guai" appresi l'altro giorno uno fa davvero a pugni con la "pazienza" dei cittadini.
Dal 1° di gennaio non si potrà più fare affidamento per le lungodegenze e la riabilitazione all'Ospedale di Settimo Torinese. Anche lì mancherebbe il personale, ma soprattutto, tenetevi alla sedia, il presidio non avrebbe ancor ottenuto l'accreditamento per il prossimo anno.
"Stiamo aspettando che ci diano delle informazioni..." avrebbe rimarcato Scarpetta, ma di più non sa.
Resta un appello da fare direttamente all'assessore regionale Luigi Genesio Icardi.
All'Asl To4 ci va una nuova classe dirigente. Non domani, non dopodomani. Oggi. Subito!
Chi dovrebbe muoversi però è anche la parte politica territoriale e ci riferiamo alla Conferenza dei sindaci presieduta dal sindaco di Ivrea Stefano Sertoli. Negli ultimi anni sembra caduta nel letargo più profondo. Poche critiche. Poche lamentele. Si riunisce ogni tanto e quando lo fa è su richiesta della direzione generale, mortificando così quel ruolo che dovrebbe essere di "controllore" e non di "controllato".
E dire che c'è stato un tempo in cui bastavano gli sguardi. Chivasso, Ivrea, Settimo, Ciriè, i comuni più grossi si mettevano d’accordo e dettavano la linea ai piccoli Comuni e pure ai direttori generali, fuori dalle logiche di partito, del centrodestra e del centrosinistra. Oggi è il caos. Di direttori d’orchestra non ce n’è. Un problema di autorevolezza e di incapacità delle persone o, se si preferisce, di scarso valore, soprattutto quest'ultimo.
L'appello a muoversi era stato lanciato alla vigilia del Natale del Nursind (il sindacato delle professioni infermieristiche), in coda alla notizia sul "taglio" operato dalla Regione Piemonte dei fondi previsti per le assunzioni.
“Rispetto alla bozza iniziale presentata ad Aziende e sindacati, - commentava il responsabile territoriale del Nursind Giuseppe Summa - l’Asl TO4 perderà 920.923 euro sul 2022, ben un milione e 409.196 euro sul 2023 e addirittura due milioni 226 665 sul 2024. Gran parte delle risorse non sono andate perse, ma sono state ridistribuite ad Aziende virtuose. Le nostre preoccupazioni nei confronti dei vertici dell’ASL TO4, purtroppo erano fondate ...”.
NELLA FOTO GIUSEPPE SUMMA
“Siamo seriamente preoccupati per i servizi già in grossa difficoltà - proseguiva Summa- A titolo esemplificativo, le sale operatorie rischiano di ridurre l’attività, e in molti servizi non si riescono più a garantire, nemmeno i contingenti minimi. Per questo abbiamo scritto alla Conferenza dei Sindaci, nella speranza che, contrariamente a quanto accaduto in passato in altre situazioni, ci sia una forte presa di posizione. A breve, - concludeva Summa - inizieremo azioni di protesta che coinvolgeranno l’intera cittadinanza...”.
Al Nursind - ed è notizia fresca fresca - ha subito risposto il sindaco di Brandizzo Paolo Bodoni. Anche lui s'è appellato alla Conferenza dei sindaci. Servirà?
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