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IVREA. Malpede saluta Ballurio e scende in piazza con la Lega

Delle due l'una. O ieri mattina la Lega aveva bisogno di uno che in piazza facesse il quarantesimo e cerca di qua, cerca di là, alla fine è venuto in mente Donato Malpede e lui ha detto sì per fare loro un favore. Oppure Donato Malpede, come peraltro già avevamo pre-annusato in tempi non sospetti è oramai diventato un leghista al 100 per cento. Si dirà: "ma che ve ne importa a voi di Malpede...". Chi lo dice ha ragione da vendere. Sta in maggioranza ma salvo leggere qualche "pizzino" non è in grado di formulare una frase di senso compiuto che sia una. Peraltro è servile a tal punto da rendersi inguardabile, come quella volta che concluse le vacanze, prese il treno e si fiondò in consiglio comunale per salvare un maggioranza tenuta per le palle dagli "Arrabbiati" (Piras, Neri, Casali). Insomma è quel che è. Piuttosto se la dovrebbe prendere con lui - e pure di brutto -  l'ex vicesindaco Elisabetta Ballurio, non foss'altro che Malpede siede in consiglio in suo nome nella lista "Insieme per Ivrea con Ballurio". In realtà nel rapporto intercorso tra i due ci manca un pezzetto da consegnare alla storia, si sa mai che a qualcuno tra cent'anni interessi conoscerla.  E' vero o non è vero che un paio di mesi fa quando il sindaco Sertoli tolse le deleghe a "Ballu" (la chiamavano così) e la cacciò da palazzo, il fido Malpede si precipitò a dichiarare guerra al sindaco e alla giunta? Certo che sì. E poi? Poi che cosa è successo? Facciamo delle ipotesi. La prima: ha litigato con Ballurio. La seconda: non gliene frega nulla di Ballurio. La terza: si è dimenticato chi rappresenta cosa. La quarta: ha parlato con il sindaco e s'è convinto che la cacciata di Ballurio sia stata cosa giusta. Ecco su questo epilogo bene sarebbe che si facesse chiarezza, non per noi, sempre avendo riguardo agli storici.
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