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30 Luglio 2025 - 14:09
Quasi cinquant’anni fa, nel Natale del 1977, un gruppo di dieci artisti del territorio verolenghese decise di unire le forze per dare voce alla propria creatività. Nacque così il Gruppo Artistico Augero, che prese il nome dai pittori ottocenteschi Amedeo e Francesco Augero, esponenti locali di grande rilievo. La prima mostra fu ospitata in una vecchia macelleria dismessa nel centro storico di Verolengo, trasformata per l’occasione in uno spazio espositivo aperto alla cittadinanza. Fu un successo che segnò l’inizio di un percorso condiviso fatto di esposizioni, dialoghi e passione.
il Gruppo Artistico Augero torna a vivere e celebra l’arte a Torrazza
A quasi mezzo secolo di distanza, il gruppo rinasce con rinnovato entusiasmo, tra memoria e futuro. Alcuni membri storici hanno deciso di ridare vita al collettivo coinvolgendo una nuova generazione di artisti. Il progetto ha già preso forma: il Gruppo Augero 2025 torna a far parlare di sé, e lo fa con grande stile. Sabato è domenica 26-27 luglio, in occasione della prima edizione della festa dell’arte Tür’Art, la storica formazione ha esposto nuovamente le proprie opere, insieme ad altri 30 artisti del territorio, nella palestra comunale di Torrazza. Un evento che ha unito talento, memoria e comunità, trasformando un semplice spazio sportivo in una vibrante galleria di creatività.
Tra gli artisti in mostra, anche otto membri del rinato Gruppo Artistico Augero, che hanno portato in scena la loro sensibilità, tecnica e visione personale:
Gualtiero Marana, Anna Basso, Daniela Martini, Betty Salvo, Edvige Catalano, Nives Appio, Mafalda Palermo e Antonella Bertolino.
Gualtiero Marana, grafico creativo e fotografo per passione, si è distinto per opere realizzate con matite, china, Adobe Creative e serigrafia. È anche scrittore e attivista ambientale, autore di libri “La Violinista e la Torre”. La capsula del tempo, Cieli immensi. Proprio a lui si deve gran parte dell’organizzazione della collettiva: Marana si è impegnato con dedizione per rendere possibile la partecipazione del gruppo e ha voluto ringraziare tutti gli artisti per aver accolto l’invito e gli organizzatori della manifestazione Tür’Art per aver creduto nell’arte locale e sostenuto il progetto.
«Sono profondamente grato a tutti gli artisti del Gruppo Augero che hanno partecipato con entusiasmo e passione. Un sincero grazie va anche a tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione della Tür’Art, dagli ideatori agli addetti ai lavori: grazie al vostro impegno, questa esperienza è diventata realtà. Vedere il gruppo tornare a vivere dopo tanti anni è stata un’emozione indescrivibile. Questo è solo l’inizio di un nuovo cammino artistico condiviso.»
Anna Basso, amante del disegno ed empatica interprete delle emozioni che l’arte può suscitare, ha presentato ritratti a tecnica mista, curati in ogni dettaglio. Artista eclettica, ama sperimentare tecniche diverse, con una predilezione per i soggetti legati all’infanzia e agli animali.
Daniela Martini, artista poliedrica con all’attivo premi internazionali, ha cominciato lavorando la ceramica per poi specializzarsi in acquerello e carboncino colorato. Insegna presso l’UNITRE ed è anche scultrice, come dimostrano le sue opere premiate.
“…Dipingo con i colori dell’anima…”, racconta con autenticità.
Betty Salvo, pittrice dalla tecnica raffinata, lavora principalmente a olio su tela. Ha frequentato per otto anni l’Accademia di San Mauro e San Grato, sotto la guida dei maestri Orazio Geraci e Luigi Forchini. La sua casa è oggi una galleria d’arte viva, testimonianza di talento e dedizione.
Edvige Catalano ha esposto opere in tecnica mista (matite colorate e pennarelli) che ricordano i mandala buddisti, evocando un senso di armonia e pace attraverso la simmetria e la ricerca dell’equilibrio.
Nives Loretta Appio, artista polivalente, eccelle nella pittura a terzo fuoco su ceramica e negli ultimi anni ha sviluppato uno stile personale nell’acquerello. Le sue opere esposte – tra ceramiche e dipinti – riflettono sensibilità e padronanza tecnica.
Mafalda Palermo, inizialmente legata all’olio su tela, ha conquistato il pubblico con i suoi acquerelli vivaci e pieni di energia. Artista dalla tecnica sofisticata, riesce a trasmettere emozione attraverso colori e forme leggere.
Antonella Bertolino, Maestra d’asilo nella vita quotidiana, ha sempre avuto una grande passione per il disegno e tutto ciò che riguarda l’arte, il colore e le emozioni. «La mia passione è sempre stata il disegno e tutto ciò che riguarda l’arte, il colore e le emozioni. Ho scoperto la pittura su ceramica più di 25 anni fa, ed è stato amore a prima vista, grazie all’incontro con Paola Gallinatto (L’Esclusivo di Chivasso), che è tuttora mia amica, insegnante e punto di riferimento artistico. Avendo un profilo Facebook e Instagram, ogni tanto pubblicavo qualche mia opera, sia dopo un concorso sia semplicemente per far conoscere questa tecnica meravigliosa, che non si limita a decorare piatti, ma spesso dà vita a veri capolavori. Ultimamente ho scoperto anche la tecnica del carboncino. È proprio attraverso Facebook che ho conosciuto il Gruppo Artistico Augero. Devo ringraziare Gualtiero Marana, che ha visto alcune mie opere e ha creduto in me, invitandomi a far parte del gruppo. È stata un’esperienza bellissima, che mi ha arricchito artisticamente, permettendomi di conoscere artiste davvero talentuose e di ricevere consigli e suggerimenti per futuri progetti. Sono onorata di far parte di questo gruppo.»
La loro presenza ha rappresentato il cuore pulsante dell’esposizione, testimoniando non solo l’eredità storica del gruppo, ma anche la voglia di rinnovamento e condivisione.
Anche se il gruppo non era al completo, per via di impegni personali che hanno impedito ad alcuni artisti di partecipare a questa prima uscita collettiva, lo spirito dell’Augero è stato forte e ben visibile, abbracciando idealmente anche coloro che non erano fisicamente presenti. Un’assenza che non ha intaccato l’energia del progetto, ma che anzi rafforza il desiderio di ritrovarsi presto tutti insieme, con nuove opere e nuove storie da raccontare.
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