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La bottega degli Augero… dieci anni dopo: Verolengo celebra la sua storia artistica

Un viaggio nella memoria: inaugurata la riedizione della mostra che celebra una dinastia artistica verolenghese dell’Ottocento

Sabato 7 giugno, alle ore 17, nel Salone Consiliare dell’ex Municipio di Verolengo, è stata inaugurata la mostra “La Bottega degli Augero… dieci anni dopo”, un evento voluto dall’Amministrazione comunale e sostenuto dalla Regione Piemonte. L’iniziativa intende riportare l’attenzione su una dinastia di artisti che ha lasciato un segno indelebile nel patrimonio artistico e spirituale del paese, offrendo al pubblico un nuovo percorso tra arte, memoria e identità collettiva. 

Si tratta di una riedizione — aggiornata e arricchita — della mostra organizzata dieci anni fa, che a suo tempo aveva coronato un intenso lavoro di restauro su molte opere della bottega Augero. 

L’inaugurazione de "La bottega degli Augero… dieci anni dopo"

L’inaugurazione ha visto la partecipazione di numerose autorità e ospiti. Il pomeriggio si è aperto con l’intervento del sindaco Rosanna Giachello, che ha introdotto la mostra e ringraziato i presenti. Presente anche il Capitano Urbano Marrese, Comandante della Compagnia di Chivasso. A seguire, hanno preso la parola l’assessore regionale Andrea Tronzano, Clara Marta, consigliera della Città Metropolitana. Maria Luisa Coppa, presidente dell’Ascom, è stata inoltre festeggiata per essere stata insignita il 2 giugno dal Presidente della Repubblica del titolo di Cavaliere della Repubblica. 

A rendere omaggio al valore spirituale dell’opera degli Augero è stato don Valerio, ricordando come le loro creazioni arricchiscano tuttora i luoghi di culto verolenghesi. Molte opere degli Augero sono presenti in tutte le chiese di Verolengo: la chiesa parrocchiale, la confraternita di San Michele, la confraternita della Santissima Trinità, il santuario della Madonnina. 

Tra gli interventi più sentiti, quello della restauratrice e curatrice Tania Reano, che ha voluto condividere con il pubblico l’emozione di questa nuova tappa del progetto Augero: 

«Buongiorno a tutti e benvenuti. Sono Tania Reano, restauratrice e curatrice della mostra insieme a Giovanni Carlo Rocca, con la collaborazione di Paola Beuto e Matteo Basanisi. Vogliamo ringraziare innanzitutto l’Amministrazione Comunale di Verolengo, che ci ha consentito di dare nuova linfa al Progetto Augero. Sono passati dieci anni dalla precedente esposizione, realizzata al termine dei restauri di molte opere della Bottega Augero, e oggi siamo felici ed orgogliosi di inaugurare, in questo salone così significativo ed evocativo, una nuova mostra dedicata alla famiglia di artisti verolenghesi. Un ringraziamento particolare va alla sindaca Rosanna Giachello, che ha avuto la visione di rilanciare culturalmente Verolengo attraverso questa iniziativa, sostenuta anche dalla Regione Piemonte. 

Grazie a Piero Rosa, prezioso collaboratore nei mesi di preparazione; al consigliere Luca Fusaro per il fondamentale contributo alla parte informatica e multimediale della mostra; e all’architetto Alessandra Fardin, per la sua disponibilità e competenza. 

Ringraziamo inoltre i prestatori, senza i quali la mostra non avrebbe potuto avere luogo. 

Quest’anno, oltre alle opere già note, presentiamo due inediti: la Pala di Borgo Revel, che rappresenta la Sacra Famiglia con i Santi Anna e Rocco – visibile in riproduzione fotografica poiché non trasportabile – e il prezioso ritratto di nobildonna. 

Sono inoltre esposti materiali documentari come il catalogo della mostra fotografica del 1985, consultabile in sede, e piccole sculture lignee mai viste in pubblico. 

Un ringraziamento speciale al parroco don Valerio D’Amico, che ci ha permesso di esporre l’importante dipinto di Amedeo Augero conservato nella chiesa parrocchiale di Verolengo, dedicata a San Isidoro, oltre al Trittico di re Davide, che per la prima volta ha lasciato la sua collocazione originaria sull’organo della Confraternita di San Michele. 

Della Confraternita della Santissima Trinità esponiamo invece il Libro degli Ordinati, che testimonia la committenza di opere alla Bottega Augero – in particolare ad Amedeo, Gaspare e Francesco. 

Vi ringrazio per l’attenzione e vi auguro una buona mostra.» 

Sono poi intervenuti Raffaello Lucchese della galleria Mattarte, antiquario ed esperto d’arte, che ha illustrato alcuni dei dipinti esposti. Il consigliere Luca Fusaro ha infine spiegato come utilizzare i QR code presenti in mostra per approfondire i contenuti in modo multimediale. 

La famiglia Augero: tre generazioni di arte a Verolengo 

Chi erano gli Augero? Una famiglia di artisti attivi a Verolengo nel corso dell’Ottocento, composta da tre generazioni: dal capostipite Pietro e dai figli Amedeo e Gaspare, fino ai nipoti Francesco, Angelo e Amedeo il Cit. Pittori di tele e affreschi, scultori, ebanisti e doratori: una vera e propria bottega d’arte che ha saputo esprimere maestria e talento in diversi ambiti artistici, lasciando opere che oggi impreziosiscono chiese e luoghi sacri non solo di Verolengo, ma anche di altre località del Piemonte. 

Il più noto tra gli esponenti fu Amedeo Augero (Verolengo, 1799 – 1885), artista documentato a Roma tra il 1833 e il 1838, dove si dedicò alla copia di opere rinascimentali e alla pittura cronachistica. Tornato a Torino, partecipò all’Esposizione del Valentino del 1838 con un dipinto dedicato all’epidemia di colera, realizzando anche ritratti su committenza regia per la Galleria del Daniels, a Palazzo Reale. La sua produzione abbracciò tematiche religiose, storiche e caricaturali, sempre legate a una forte capacità narrativa. 

Il nipote Francesco Augero (Verolengo, 1829 – Torino, 1882), dopo aver vinto un concorso internazionale, visse a lungo tra Stati Uniti e Argentina, dove realizzò importanti opere storiche. Rientrato in Italia, si dedicò alla pittura sacra, realizando affreschi che oggi si possono ammirare, tra le altre, nella parrocchiale di Santa Maria Assunta a Feletto. 

Il primo a riscoprire il valore degli Augero fu il prof. Felice De Gioanni, che nel 1935 presentò una comunicazione dal titolo I pittori Amedeo e Francesco Augero da Verolengo al XXVIII Congresso Storico Subalpino. Il suo intervento fu poi raccolto in un volumetto di 39 pagine stampato dallo Stabilimento Arti Grafiche. 

Nel 1977, la memoria della famiglia Augero ispirò la nascita del Gruppo Artistico Augero, formato da dieci verolenghesi appassionati d’arte (Giancarlo Barbero, Massimo Brusatin, Pier Carla Coggiola, Luigi Cuocci, Flavio Frola, Gualtiero Marana, Maria Olivero, Mariuccia Passera, Adelmo Regis e Franco Tanini), che organizzarono una collettiva di pittura nei locali della Macelleria Vittino durante le vacanze di Natale. 

Infine, nel 2014 fu realizzata la prima grande mostra dedicata alla bottega Augero, con un catalogo di 156 pagine che ricostruiva la storia della famiglia e illustrava le opere in mostra, offrendo un fondamentale contributo alla valorizzazione di questo patrimonio. 

Il pomeriggio si è concluso con il simbolico taglio del nastro e l’apertura ufficiale della mostra, accompagnata da un buffet molto ricco. Un evento partecipato e sentito, che ha sancito ancora una volta il legame profondo tra Verolengo e la sua storia artistica. 

La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile fino al 30 novembre nei giorni di sabato e domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. In settimana è possibile prenotare l’apertura della mostra telefonando all’Ufficio Cultura del Comune di Verolengo, dove è anche possibile richiedere una visita guidata per piccoli gruppi. 

 

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