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Il "Brënlou": una vera festa per grandi e piccini

Una giornata di divertimento e tradizioni per festeggiare il Carnevale

Anche quest’anno si è rinnovata la tradizione del Brënlou, detto anche Branlu, il girotondo delle maschere a tempo di musica, tipico del Carnevale mezzenilese.

Una festa unica nel suo genere, che affonda le sue antiche radici al periodo del Basso Medioevo, dove le protagoniste assolute sono le figure mascherate, che nel dialetto locale si chiamano “El bërbuirë”. Nella Piazza Geninatti queste maschere che sfilano senza sosta nell’ipnotico giro del Brënlou, sempre in senso antiorario e accompagnate dalle note del Corpo Musicale Mezzenile-Pessinetto, rendono l’atmosfera davvero speciale.

Quest’anno il Carnevale di Mezzenile si è svolto domenica 2 marzo ed è incominciato con un pranzo a base di polenta cunsa preparata dai “Polentai” di Mezzenile.

Nel pomeriggio, dalle caratteristiche viuzze del paese – le chintane – sono comparse gradualmente le maschere tipiche del Brënlou: lou souldà, li diaou, lou sëlvai e una coppia vestita a “moda veja”, rispettivamente il soldato, la coppia dei diavoli, il selvaggio e una coppia vestita con gli abiti tipici di un tempo.

Accanto alle figure mascherate della tradizione, in questa edizione hanno fatto la loro comparsa anche molte novità originali: la Carica dei 101 insieme a Crudelia De Mon, un trio di peppie (pettegole) con svariati articoli ironici su curiosità valligiane, un Gorilla, il Papa con due Suore frizzanti, i cantonieri della Città Metropolitana di Torino, i ciclisti pronti per gareggiare alla Vuelta, i Ricchi e Poveri, il Cappellaio Matto e due attori della Casa di Carta.

Il pomeriggio del Brënlou si è poi concluso con la cioccolata calda e il vin brulè preparati preparati dal Gruppo Alpini di Mezzenile.

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