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Mulini che tornano a vivere: il libro che risveglia la memoria del Piemonte

Un viaggio tra architetture dimenticate e comunità che non hanno smesso di custodirle

Mulini che tornano a vivere

Mulini che tornano a vivere: il libro che risveglia la memoria del Piemonte (foto di repertorio)

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Domenica 23 novembre 2025, alle 10.30, l’Ecomuseo del Freidano di Settimo Torinese – sede regionale per il Piemonte di AIAMS – apre le porte alla presentazione di un volume che promette di cambiare il modo in cui guardiamo ai luoghi più silenziosi e dimenticati della regione: “Mulini storici del Piemonte”, firmato da Emanuela Genre e Marianna Sasanelli per Edizioni del Capricorno. Un libro che non si limita a raccontare architetture, ma che ricostruisce un pezzo di identità culturale attraverso i mulini, edifici spesso trascurati eppure decisivi nella storia economica e sociale delle comunità piemontesi.

Il volume nasce con il sostegno diretto di AIAMS – Associazione Italiana Amici dei Mulini Storici, realtà che da anni si impegna per la valorizzazione del patrimonio molitorio italiano. L’obiettivo dichiarato del libro è chiaro: offrire una lettura nuova del Piemonte, riportando al centro luoghi che hanno lavorato nell’ombra per secoli e che ancora oggi custodiscono storie capaci di illuminare l’origine di interi territori. Non una semplice guida, ma un viaggio narrativo che attraversa la prima cintura torinese, il Canavese, il Cuneese, l’Ossola, il Pinerolese, il Vercellese, la Valsesia, la valle di Susa, la val Sangone, il Novarese e l’area chierese.

Le due autrici raccontano il senso del progetto con parole che racchiudono la missione del loro lavoro: «Questo lavoro nasce con un doppio intento. Sicuramente per dare forma alla nostra passione comune per i mulini che è maturata in oltre quindici anni di lavoro sul campo. Da qui, l'incontro con le storie di molte persone che, a vario titolo, se ne occupano. E qui nasce il secondo intento: rendere omaggio a chi - come proprietario o erede, gestore, storico o appassionato, mugnaio esperto o aspirante mugnaio - continua a mettersi in gioco per far vivere questi edifici simbolo dell'economia locale, del passato o ancora del presente, di tanti territori della nostra regione.»

Il libro propone un itinerario suddiviso per aree geografiche, arricchito da approfondimenti tematici e da un apparato iconografico realizzato appositamente per il progetto. Fotografie, dettagli tecnici, racconti locali e curiosità danno corpo a un mosaico che restituisce la complessità di un patrimonio spesso dato per scontato, ma fondamentale per comprendere la formazione delle economie locali piemontesi.

All’interno del volume emerge anche il ruolo degli ecomusei, protagonisti naturali del progetto. Molti dei mulini raccontati appartengono infatti a territori già riconosciuti e tutelati da realtà ecomuseali, come accade per lo stesso Ecomuseo del Freidano, luogo scelto non a caso per il lancio ufficiale. Qui AIAMS Piemonte ha trovato casa, coordinando attività culturali e didattiche rivolte ai mulini associati e alle comunità che li circondano.

Una scelta strategica che affonda le radici nel lavoro degli ultimi anni, come spiega il presidente Gabriele Setti: «La scelta del Direttivo AIAMS, da me presieduto, di sostenere la pubblicazione del libro e di presentarlo per la prima volta con l’evento del 23 novembre nella città settimese è frutto del lavoro condotto in questi anni dalle autrici, che sono referenti della nostra Associazione per il Piemonte, in coordinamento con Fondazione ECM e l’Ecomuseo del Freidano che ci ospita».

Non manca la visione dell’editore, Valentina Castella, direttrice editoriale del Capricorno, che sottolinea l’affinità tra il tema del libro e la missione della casa editrice: «Quando ci è stato proposto di fare questo libro, abbiamo subito risposto con entusiasmo: il tema dei mulini storici si inserisce molto bene nella nostra produzione editoriale, vocata alla valorizzazione del patrimonio storico, culturale e naturalistico del nostro territorio. Lavorando al libro abbiamo avuto il grande piacere di esplorare un aspetto un po’ meno noto ma molto affascinante del territorio, e siamo molto contenti del risultato finale».

Durante la presentazione le autrici dialogheranno con Ellade Peller, sindaca di Nomaglio, con i rappresentanti di AIAMS e con i responsabili delle Edizioni del Capricorno. Saranno inoltre presenti i mulini associati della rete piemontese, che porteranno con sé i loro prodotti, offrendo ai visitatori un’occasione concreta per scoprire dal vivo la qualità e la storia di queste realtà.

La giornata non sarà dunque soltanto un appuntamento culturale, ma un momento di incontro tra professionisti, curiosi, appassionati e comunità locali che riconoscono nei mulini un patrimonio da preservare. Un modo per riportare al centro luoghi che non hanno mai smesso di essere necessari: non solo macchine economiche, ma nodi identitari, storici e territoriali.

L’appuntamento è fissato: Ecomuseo del Freidano, via Ariosto 36 bis, Settimo Torinese, con prenotazione tramite Eventbrite. Le copie del libro saranno disponibili anche presso la biglietteria dell’Ecomuseo o via mail all’indirizzo indicato da AIAMS Piemonte.

Una presentazione che promette di essere più di un semplice lancio editoriale: un invito a rileggere il Piemonte attraverso i suoi paesaggi nascosti, i suoi rituali dimenticati e le sue architetture minori, che spesso raccontano più di quanto lascino immaginare.

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