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28 Agosto 2025 - 18:06
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Data di inizio 30.08.2025 - 08:00
Data di fine 02.09.2025 - 20:00
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Le Valli di Lanzo si preparano ad accogliere la Carovana dei ghiacciai 2025, la campagna di Legambiente giunta alla sua sesta edizione e realizzata in collaborazione con Cipra Italia e la Fondazione Glaciologica Italiana. Dal 30 agosto al 2 settembre, Balme e il Pian della Mussa diventeranno il cuore pulsante dell’ultima tappa piemontese, con i ghiacciai della Bessanese e della Ciamarella come protagonisti.
L’appuntamento segna un momento cruciale non solo per la comunità scientifica ma anche per i cittadini: un’occasione per osservare da vicino i segni concreti della crisi climatica ad alta quota, dove i ghiacciai si ritirano e l’instabilità dei versanti cresce di anno in anno.
Sabato 30 agosto, al rifugio Les Montagnards di Balme, si terrà l’incontro “Eventi di instabilità nelle Alpi”, con la partecipazione di esperti e istituzioni. Moderato da Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente e presidente di Cipra Italia, l’incontro vedrà gli interventi di Alice De Marco, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, di rappresentanti di ARPA Piemonte, del CNR IRPI, della Fondazione Glaciologica Italiana e dell’assessore torinese Francesco Tresso.
Il rifuglio Les Montagnards di Balme
Domenica 31 agosto, dal Pian della Mussa si salirà al rifugio Gastaldi per una giornata di escursione scientifica e divulgativa, con focus sugli elementi morfologici dell’ambiente glaciale e periglaciale, guidati da ricercatori e tecnici. Sarà l’occasione per un “saluto al ghiacciaio”, gesto simbolico che negli ultimi anni ha assunto il valore di una testimonianza diretta di fronte al progressivo arretramento delle lingue glaciali.
L’escursione in quota rientra tra le iniziative di Clean Air Day organizzate da Legambiente nell’ambito del progetto LIFE MODERn NEC in tutto il territorio nazionale per sensibilizzare i cittadini sul problema dell’inquinamento atmosferico, e per aumentare il consenso verso le tematiche ambientali e sulla necessità di migliorare la qualità dell’aria per limitare i danni alla salute umana e gli ecosistemi naturali.
Queste giornate di informazione vogliono ricordare che è fondamentale perseguire la riduzione delle emissioni in atmosfera degli inquinanti, pericolosi per la salute umana e l’ambiente. Il progetto infatti studia l'impatto dell'inquinamento atmosferico sugli ecosistemi remoti, forestali e di acqua dolce.
Martedì 2 settembre la Carovana si sposterà a Torino, dove nella sede della Fondazione Glaciologica Italiana verrà presentato lo stato di salute dei ghiacciai della Bessanese e della Ciamarella.
“In Italia – commenta Alice De Marco, presidente Legambiente Piemonte e Valle D’Aosta– di anno in anno si registra un aumento degli eventi meteo estremi con piogge intense e grandinate, caldo torrido e notti tropicali, ma anche eventi siccitosi".
Il Piemonte è tra le regioni più colpite e a soffrire è anche l’alta quota: "Fusione accelerata dei ghiacciai, aumento dell’instabilità in montagna, delle colate detritiche e delle frane, ma anche impatti sulla biodiversità e a valle, sono gli effetti tangibili della crisi climatica e degli eventi meteo estremi sull’arco alpino - prosegue la presidente -. Per questo con Carovana dei ghiacciai nella tappa piemontese torneremo a ribadire l’urgenza di prevedere più politiche e interventi di mitigazione e adattamento insieme ad una governance europea dei ghiacciai. Il tempo di agire è ora”.
Alice De Marco, presidente Legambiente Piemonte e Valle D’Aosta
Legambiente con Carovana dei ghiacciai 2025 invita tutti a firmare la petizione on line “Una firma per i ghiacciai” per chiedere al Governo azioni concrete partendo dall’attuazione di 7 interventi indicati nel Manifesto per una governance dei Ghiacciai e salvare il nostro ecosistema. Una petizione che l’associazione ambientalista ha lanciato a settembre 2024.
Per firmare basta CLICCARE QUI – pagina attiva sul sito di Legambiente
Le Valli di Lanzo, con i loro ghiacciai residui, sono diventate un punto nevralgico del monitoraggio ambientale. Le ultime rilevazioni della Fondazione Glaciologica Italiana e dell’ARPA Piemonte mostrano che, rispetto agli anni ’50, i ghiacciai delle Alpi piemontesi hanno già perso oltre metà della loro superficie.
La Bessanese e la Ciamarella, sorvegliate speciali della Carovana, hanno subito negli ultimi anni un arretramento evidente delle fronti, con conseguenze sulla stabilità dei versanti e sulla disponibilità idrica. Le estati torride del 2022 e 2023 hanno aggravato la situazione, riducendo la copertura nevosa e lasciando scoperte ampie porzioni di ghiaccio vivo.
Nel vicino Canavese la situazione non è migliore: la contrazione dei ghiacciai ha inciso anche sugli equilibri idrogeologici, causando crolli rocciosi e modifiche a percorsi alpinistici storici. Le Valli di Lanzo e il Canavese sono oggi veri laboratori naturali, dove si tocca con mano la vulnerabilità della montagna di fronte alla crisi climatica.
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