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Settimo Torinese

“Gli Splendori del Barocco”

Proposto dall’Ensemble “Ars Baroca” il 29 settembre, alle 21.15

“Gli Splendori del Barocco”

Dettagli evento

Programma 

G. Ph. Telemann (1681 – 1767)

Triosonata in Fa Maggiore TWV 42:F8

Largo, Vivace, Affettuoso, Allegro

G. Ph Telemann

 Sonata No. 3 in mi minore

Grave, Vivace, Corrente/vivace, 

G.F. Haendel (1685 – 1759)

Trio sonata in Fa Maggiore op.2 n.4 HWV 389

Larghetto, Allegro, Adagio

G.F. Haendel

Recorder Sonata in Do Maggiore op.1 n.7 HWV 365

Larghetto, Allegro, Larghetto, Gavotta, Allegro

G. Ph. Telemann

Trio sonata in La minore TWV 42:a4

Largo, Vivace, Affettuoso, Allegro

Interpreti

Luisa Busca, flauti

Silvia Colli, violino

Daniele Bovo, violoncello

Laura La Vecchia tiorba

Claudia Ferrero, clavicembalo

Nota di Sala

Per affermarsi nel campo strumentale, i giovani musicisti del periodo barocco dovevano superare quella che era di fatto quasi una prova iniziatica: riuscire a trovare un editore che pubblicasse una raccolta di triosonate, un genere che tra il XVII e la metà del XVIII secolo conobbe una fioritura straordinaria in tutti i paesi europei, dalla Spagna a San Pietroburgo.

La triosonata consentiva infatti di testare l’ispirazione e la padronanza tecnica degli aspiranti autori, che dovevano dimostrare di essere versati sia sotto l’aspetto melodico sia sotto il profilo del virtuosismo, facendo dialogare brillantemente due strumenti solisti, che in genere erano violini, flauti dolci e traversieri e oboi, con l’accompagnamento del basso continuo. Una volta superato questo scoglio, per il giovane compositore si aprivano quasi sempre promettenti prospettive di carriera. A partire dalla prima metà del XVII secolo la sonata,  sia solistica sia in trio, si differenziò nei sottogeneri da camera e da chiesa, la prima costituita da un preludio seguito da una serie di danze e la seconda da una sequenza di movimenti dal carattere contrastante. In seguito, dalla prima sarebbe derivata la suite, che raggiunse il suo massimo splendore in Francia, e dalla seconda si sviluppò la sonata romantica. Tra i compositori che diedero il contributo più significativo al genere della triosonata vi furono Georg Friedrich Händel e Georg Philipp Telemann, due dei massimi esponenti del Barocco tedesco, che nel corso della loro lunghissima amicizia trovarono il tempo per dialogare non solo di musica, ma anche di fiori (entrambi erano grandi appassionati di botanica). Questa passione per i colori sgargianti e per i profumi intensi trova piena espressione in queste sonate scritte in diverse fasi della loro carriera, ma sempre intrise di una fascinosa melodiosità, che continua a conquistare anche il pubblico dei giorni nostri.

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