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Settimo Torinese

“Nove Giorni”, la campagna di Russia e un reduce alpino

Sabato 18 febbraio, alle 21, Beppe Caradonna e Renato Cavallero in scena al Garybaldi

Settimo Torinese

in foto, da sinistra, Renato Cavallero e Giuseppe Caradonna protagonisti di “Nove Giorni”. Lo spettacolo andrà in scena anche a Busca venerdì 24 febbraio

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La storia di “Nove Giorni” è vera. E’ il titolo dello spettacolo della compagnia settimese Teatrovillaggioindipendente che andrà in scena sabato 18 febbraio, al teatro Garybaldi (Suoneria, via Partigiani 4). E’ la storia di Paolo, un giovane che il 25 luglio 1942 parte per la guerra in Russia, a cui viene rubata la giovinezza. Un ragazzo come tantissimi altri che avrebbe voluto sognare ciò che i giovani da sempre sognano: innamorarsi, divertirsi ed essere libero. Ma in quegli anni imperavano la dittatura e un conflitto mondiale. Paolo non ne ha parlato per tantissimi anni, ha tenuto dentro di sé ciò che aveva vissuto. Poi un bel giorno scrive e racconta. Forse doveva solo liberarsene, o forse ha pensato che noi potevamo farne qualcosa. 

La campagna di Russia è stata una delle pagine più dolorose della storia d’Italia. La regia e il testo di Massimiliano Giacometti la riporta alla luce raccontando un lieto fine, una partenza e un ritorno a casa. Ma in quei due anni di prigionia, c’è l’orrore di una guerra assurda. Perché “la guerra è una pazzia”, da qualunque parte la guardi. In scena ci sono Giuseppe Caradonna e Renato Cavallero, sempre presenti in tutti gli spettacoli messi in scena dalla compagnia settimese. E sono bravi a guidare gli spettatori in un viaggio nel tempo attraverso l’esperienza vissuta da un alpino cuneese. “Abbiamo presentato il testo nelle case, per cominciare ad incontrare il pubblico - dice il regista - e abbiamo raccolto impressioni ma anche altre storie. Alcuni si sono commossi, altri ci hanno dato suggerimenti preziosi”. E così la storia di Paolo sarà presentata al Garybaldi. Nell’ultima settimana, i due attori hanno intensificato le prove mettendo a punto una scenografia essenziale che si compone scandendo il testo. 

Uno spettacolo intenso che fotografa una storia rispolverata  dal protagonista quando era ancora in vita ma solo al momento giusto, quando ci sono state le condizioni per farlo, e la magia del teatro l’ha trasformata in “Nove Giorni”. E’ una lezione partecipata di storia che andrebbe presentata in tutte le scuole come didattica innovativa.  E’ l’ennesima prova che a Settimo abbiamo un DNA teatrale che poche altre città in Italia possono vantare. Il teatro Garybaldi dovrebbe diventare un laboratorio permanente per poter raccogliere altre storie come questa di “Nove Giorni” e generare memoria e bellezza.

Per l’allestimento dello spettacolo hanno collaborato anche Roberta Vacchetta (costumi), Nicola Rosboch (Disegno luci), Bruno Pantano (Scene), Stefania De Biasi (Commento musicale), Sirio Alessio Giuliani (Assistente regia). Biglietti in prevendita su Vivaticket (intero: 14 euro, ridotti: 12 e 7 euro + diritti prevendita). 

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