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Castiglione Torinese, una panchina per dare voce al dolore invisibile dell’endometriosi

L’iniziativa, promossa dall’associazione “La voce di una è la voce di tutte” con il patrocinio del Comune, vuole rompere il silenzio su una malattia che in Italia colpisce milioni di donne

Castiglione Torinese, una panchina per dare voce al dolore invisibile dell’endometriosi

Castiglione Torinese, una panchina per dare voce al dolore invisibile dell’endometriosi (foto di repertorio)

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Castiglione Torinese accende il giallo della consapevolezza. Lunedì 3 novembre alle 11.30, in via Don Brovero 8, sarà inaugurata una panchina gialla dedicata alla sensibilizzazione sull’endometriosi, una patologia cronica e dolorosa che in Italia interessa oltre tre milioni di donne.
L’iniziativa, intitolata “Sediamoci sul giallo: Endopank”, è promossa dall’associazione “La voce di una è la voce di tutte ODV” in collaborazione con il Comune, con l’obiettivo di accendere i riflettori su un dolore spesso invisibile e sottovalutato.

La panchina gialla di via Don Brovero sarà un punto di incontro, ascolto e consapevolezza.
Come spiegano i promotori, rappresenta un invito concreto a sedersi, informarsi e condividere: un gesto semplice per spezzare il silenzio che circonda una patologia ancora troppo poco conosciuta.

Nel comunicato ufficiale diffuso dal Comune si legge: "Una panchina gialla per l’endometriosi: sensibilizziamo insieme! Questa panchina è un simbolo di consapevolezza e vicinanza, per rompere il silenzio su un dolore spesso invisibile e sottovalutato. Ringraziamo l’associazione “La Voce di una è la voce di tutte” per il prezioso supporto in questa importante iniziativa. Siediti, informati e aiutaci a diffondere il messaggio".

Un messaggio che sintetizza bene la missione dell’associazione: dare voce alle donne e portare l’endometriosi nello spazio pubblico, fuori dall’ombra del privato e della sofferenza silenziosa.

All’inaugurazione interverranno il Sindaco Loris Giovanni Lovera, l’assessore al Welfare Graziella Busca e Alessia Astolfi, vicepresidente e responsabile CTS dell’associazione “La voce di una è la voce di tutte”.
L’evento, a ingresso libero, è aperto a tutta la cittadinanza.
Un momento di condivisione per promuovere la consapevolezza sociale e sanitaria, ricordando che l’endometriosi è una condizione cronica che può compromettere la vita lavorativa, familiare e relazionale di chi ne soffre.

L’endometriosi è una patologia in cui il tessuto che normalmente riveste l’interno dell’utero cresce in altre parti dell’organismo, causando dolori forti, infiammazioni, aderenze e, in alcuni casi, infertilità.
Si stima che colpisca una donna su dieci in età fertile, con tempi di diagnosi che possono superare anche i sette anni.
Una condizione complessa, ancora poco riconosciuta, che comporta sofferenze fisiche ma anche isolamento, incomprensione e ritardi terapeutici.

La panchina gialla diventa così un segnale visibile in mezzo alla città, un modo per ricordare che dietro ogni numero c’è una storia personale e che la salute femminile merita ascolto, attenzione e rispetto.

L’associazione “La voce di una è la voce di tutte” lavora da anni per informare, sostenere e creare rete tra donne che convivono con la malattia, collaborando con istituzioni e professionisti per favorire una corretta conoscenza dell’endometriosi e promuovere la ricerca.
L’installazione delle Endopank, già presenti in diversi Comuni italiani, nasce proprio con questo scopo: trasformare lo spazio urbano in uno strumento di sensibilizzazione.

Con questa iniziativa, anche Castiglione Torinese entra a far parte del circuito nazionale delle panchine gialle, unendo la propria voce a quella di centinaia di città che scelgono di non restare indifferenti.

Per l’Amministrazione comunale, aderire al progetto significa assumersi un impegno di vicinanza e responsabilità.
"Questa panchina è un simbolo di consapevolezza e vicinanza", si legge ancora nella nota del Comune. Un gesto piccolo ma dal valore concreto, che contribuisce a rompere il muro di silenzio e a promuovere una cultura dell’ascolto e dell’empatia.

L’appuntamento del 3 novembre vuole essere quindi un’occasione per informare, ma anche per creare comunità: un modo per dire che la salute delle donne riguarda tutti, e che la conoscenza è il primo passo verso il cambiamento.

La panchina gialla resterà lì, in via Don Brovero, come testimone silenziosa di un impegno che va oltre la cerimonia.
Un simbolo che invita chi passa a fermarsi, leggere, riflettere e ricordare che ogni dolore merita di essere riconosciuto.

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