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Rondissone per la "Giornata Internazionale sulla violenza di genere"

L'appuntamento è per il 27 novembre 2024

Rondissone per la Giornata Internazionale Violenza di Genere

Il 25 novembre è la Giornata internazionale contro la violenza di genere

Dettagli evento

La violenza di genere continua a rappresentare una piaga sociale che richiede attenzione, sensibilizzazione e azioni concrete. Per questo motivo, il Comune di Rondissone ha organizzato un importante dibattito, che si terrà mercoledì 27 novembre 2024, alle ore 21:00, presso il Polivalente di Piazza Borella. L’evento si colloca nell’ambito delle iniziative legate alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere, celebrata il 25 novembre.

Gli interventi in programma

La serata vedrà la partecipazione di realtà associative e professionisti che operano attivamente sul territorio. Tra gli ospiti figurano l’associazione sportiva Chivasso Calcio e l’Associazione VitaTre di Rondissone, protagoniste di iniziative volte a promuovere la cultura del rispetto e dell’uguaglianza.

Secondo quanto riportato nel volantino diffuso per l’occasione, interverranno anche esperti provenienti da diversi ambiti, tra cui quello penale, sociale, osteopatico e psicologico, oltre a rappresentanti dei servizi dedicati alla tutela delle vittime. Sarà un’occasione per ascoltare testimonianze, confrontarsi e riflettere su un tema che riguarda tutti, senza distinzione di genere.

Il manifesto della serata

Un impegno internazionale che coinvolge il locale

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere è stata istituita nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, scegliendo il 25 novembre come data simbolica. L’obiettivo è chiaro: invitare governi, organizzazioni internazionali e ONG a promuovere attività per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di contrastare ogni forma di violenza e promuovere il rispetto delle donne.

Simboli come le scarpe rosse, spesso disposte nelle piazze o in luoghi pubblici, rappresentano le vittime di femminicidio. In Italia, così come in molti altri Paesi, il colore rosso è divenuto il filo conduttore di eventi e iniziative dedicate a questo tema.

Anche il territorio canavesano ha mostrato negli anni un crescente impegno nella sensibilizzazione. Panchine rosse, intitolate a donne vittime di violenza, e installazioni simboliche, come rose o scarpe, continuano a comparire in luoghi pubblici per ricordare i troppi episodi di brutalità e discriminazione.

Un messaggio agli uomini

La serata di Rondissone si distingue anche per il suo approccio inclusivo, che mira a coinvolgere direttamente gli uomini, riconoscendo il loro ruolo cruciale nella prevenzione della violenza. È fondamentale sottolineare che gran parte delle violenze perpetrate contro le donne proviene proprio da figure maschili, spesso partner o ex partner delle vittime. Per questo, momenti di dialogo come quello organizzato dal Comune sono indispensabili per promuovere una nuova cultura del rispetto e della parità.

I numeri di una tragedia sociale

I dati sull’entità della violenza di genere restano drammatici. Secondo un’indagine ISTAT del 2014, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni – circa 6,8 milioni di persone – ha subito nella propria vita almeno una forma di violenza fisica o sessuale. Di queste, il 20,2% ha subìto violenza fisica e il 21% violenza sessuale. Ancora più gravi i dati sugli stupri: il 5,4% delle donne ha subìto violenze sessuali particolarmente gravi, tra cui 652 mila casi di stupro e 746 mila di tentato stupro.

Numeri che evidenziano un problema sistemico, inaccettabile per un Paese che si definisce civile. Sono statistiche che devono indignare e spronare all’azione, perché dietro ogni numero c’è una storia di sofferenza e, purtroppo, spesso di silenzio.

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