Un fenomeno preoccupante sta emergendo in Valsusa. Negli ultimi dodici mesi, i pronto soccorso di Rivoli, Pinerolo, Susa e i punti di primo intervento di Venaria e Giaveno hanno registrato circa 180 casi di violenza di genere.
Questo dato rappresenta un incremento significativo rispetto all’anno precedente: da un caso ogni tre giorni nel 2023, si è passati a uno ogni due giorni nel 2024.
L’aumento, elaborato dal gruppo di lavoro aziendale sulla violenza di genere guidato dalla dottoressa Giulietta Griot, evidenzia un fenomeno che non può essere più sottovalutato.
In vista della Giornata Internazionale contro la Violenza di Genere del 25 novembre, l’AslTo3 ha deciso di intensificare le sue iniziative.
Tra queste, spicca la pubblicazione di un video sui social network, in cui operatori e operatrici forniranno indicazioni pratiche per segnalare casi di rischio, un gesto fondamentale per coinvolgere la comunità.
Sempre il 25 novembre, dalle 9 alle 13, nella sala conferenze del distretto Asl di Stradale Fenestrelle 72, si terrà l’incontro “L’accoglienza della donna vittima di violenza”, aperto alla cittadinanza e agli operatori sanitari. L’obiettivo è creare una rete di supporto capace di informare e sensibilizzare.
Un aspetto cruciale della lotta contro la violenza di genere è la formazione. L’AslTo3 ha organizzato un corso di formazione a distanza rivolto a 500 medici di medicina generale, offrendo strumenti per riconoscere e affrontare i casi di violenza.
«I nostri ospedali e distretti – spiega Franca Dall’Occo, direttore generale dell’AslTo3 – dispongono di percorsi e servizi dedicati, ma non basta. Il fenomeno ha una natura sociale prima ancora che sanitaria».

Negli ultimi dodici mesi, i pronto soccorso di Rivoli, Pinerolo, Susa e i punti di primo intervento di Venaria e Giaveno hanno registrato circa 180 casi di violenza di genere
La necessità di una rete di supporto
Contrastare la violenza di genere richiede un approccio integrato e multidisciplinare. L’AslTo3 si impegna a mettere in rete operatori sanitari e cittadini per garantire che ogni vittima possa accedere a un sistema di supporto e aiuto.
«È indispensabile – continua Dall’Occo – che nessuna vittima di violenza sul nostro territorio resti sola».
La violenza di genere non riguarda solo la Valsusa o il Piemonte: è un problema globale che necessita dell’attenzione di tutti.
A Torino, ad esempio, è stato presentato il documentario “Un altro domani”, un’opera volta a sensibilizzare su questo tema su scala mondiale.
Mentre i numeri crescono e le storie delle vittime si fanno sempre più urgenti, l’AslTo3 si conferma un punto di riferimento nella lotta alla violenza di genere. Le iniziative in campo, tra formazione, sensibilizzazione e interventi concreti, sono un passo importante verso un futuro in cui nessuna donna debba più affrontare la violenza in solitudine.