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01 Marzo 2025 - 20:50
C'è un momento, nella vita, in cui i sogni diventano realtà. Per Silvia Grimaldi, architetta eporediese, molto nota e amata in città, questo momento è arrivato il 18 gennaio 2025, quando ha scoperto che sarebbe stata lei la Vezzosa Mugnaia dello Storico Carnevale di quest'anno. Un'emozione intensa, uno di quegli istanti che restano scolpiti nella memoria, vissuto tra le mura di casa del padre, Luigi Grimaldi, storico presidente del Tribunale di Ivrea, oggi in pensione.
"Sono entrata e ho trovato Alberto Alma, presidente della Fondazione, insieme a Gian Piero Frigo. Si è girato, si è presentato con un garofano in mano. Da quel momento è stato tutto un turbinio di emozioni. Mio padre e mio marito erano lì con me, ed è stato un momento incredibile, potente. Siamo rimasti scioccati per giorni, in senso positivo naturalmente."
Diventare Mugnaia era un desiderio profondo, mai espresso fino in fondo, quasi per timore, per pudore. "Lo desideravo, ma non avevo mai trovato il coraggio di dirlo ad alta voce. Ora che lo sto vivendo, capisco che è uno dei momenti più belli della mia vita. Il Carnevale non si esaurisce in quei pochi giorni di festa: è un sentimento che accompagna tutto l'anno, che si rinnova ogni volta. Entrare in questo mondo dall'interno è stato travolgente. Ho trovato persone straordinarie accanto a me e ho capito che era il momento giusto: tutto tornava."
Per Silvia il Carnevale di Ivrea è una passione viscerale, tramandata di generazione in generazione. "Me l'hanno trasmessa i miei genitori, in particolare mia mamma, che purtroppo non c'è più. Per lei sarebbe stato un momento incredibile, aveva sempre espresso il desiderio che io diventassi Mugnaia. Quando hanno chiamato mio padre per dargli la notizia, è stato davvero toccante."
I ricordi di Carnevale si intrecciano con la sua storia personale. Nel 1992 ha partecipato al Corteo Storico, due anni dopo, nel 1994, ha vestito i panni della damigella della Mugnaia Miriam Meli. Oggi, a distanza di 31 anni, è sua figlia Anita, dieci anni, ad accompagnarla in questa avventura, alla stessa età in cui lei fu damigella. "È un cerchio che si chiude, un passaggio di testimone emozionante. Per me è qualcosa di profondo, sentire mia figlia al mio fianco in questa esperienza è un regalo inestimabile."
Silvia è una tifosa sfegatata dei Tuchini del Borghetto, squadra di cui fa parte da quando aveva quindici anni. "Per me il Carnevale si vive tutto l'anno. Io e mio marito, Christian Hansen, ci siamo conosciuti proprio durante la sfilata del sabato sera dei Tuchini, 21 anni fa. Da allora non ci siamo più lasciati e abbiamo trasmesso questa passione ai nostri figli. Anche Anita e Teo sono cresciuti in questo ambiente, respirando il Carnevale da sempre."
Un Carnevale vissuto sempre in prima linea. "Sono stata in piazza col pancione, con i miei figli, con le amiche del gruppo 'Le Moleste del Borghetto'. Siamo quattordici donne, quasi tutte mamme, unite dalla stessa passione. Il Carnevale per noi è forza, energia femminile, solidarietà, unione."
Essere Vezzosa Mugnaia nel 2025 significa portare un messaggio importante. "Penso che l'emancipazione sia una conquista straordinaria, che troppe volte diamo per scontata. Negli ultimi anni ho imparato quanto sia importante emanciparsi non solo da situazioni o persone, ma anche dai limiti che noi stessi ci poniamo. Oggi mi sento padrona di me stessa, delle mie scelte, del mio lavoro, della mia vita. Ed è questo che auguro a tutte le persone, in particolare alle donne: essere libere di decidere per se stesse."
Parlando di libertà e diritti, Silvia sottolinea quanto sia fondamentale ribadire certi messaggi anche nel 2025. "Pensare che ancora oggi si debba lottare per i diritti delle donne, per la parità, per il rispetto, è incredibile. Eppure è necessario. Bisogna gridarlo forte, unirci, non smettere mai di credere nel cambiamento."
Nella vita Silvia è un'architetta libera professionista. "Ho il mio studio, Artificio Studio, che gestisco con una carissima amica e collega. Ci occupiamo di architettura e grafica, ed è un lavoro che amo profondamente. Mio marito, Christian, è editor per la Lolly Planet, e insieme cresciamo Anita e Teo, che sono la nostra gioia più grande."
Per Silvia il Carnevale è più di una festa, è un legame profondo con le sue radici, un momento di condivisione, passione e appartenenza. Vestendo i panni della Vezzosa Mugnaia, porterà con sé la memoria di sua madre, la gioia della sua famiglia, e un messaggio potente: libertà, emancipazione e il valore della comunità. Un Carnevale che non si esaurisce in pochi giorni di festa, ma che vive tutto l'anno nel cuore di chi, come lei, lo porta dentro da sempre.
Foto Luisa Romussi
FOTO Alessio Avetta
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