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Chivasso

"I ragazzi trasfertisti del Newton possono andare al Movicentro"

Matteo Doria, consigliere comunale di opposizione, lancia la sua proposta al tavolo delle trattative con Città Metropolitana

Le classi “trasfertiste” del Newton dentro i locali del Movicentro.

E’ la proposta che mette sul tavolo, senza tanti giri di parole, il consigliere comunale di centrodestra Matteo Doria.

Continua a tenere banco in città il caso dei 71 alunni del liceo "Isaac Newton" costretti, dall’inizio dell’anno scolastico, a seguire le lezioni nei locali dell’istituto alberghiero Ubertini di via Ajma e non, come tutti i loro compagni, nell’edificio di via Paleologi.

La decisione di spostare le classi, per mancanza di spazi, è stata assunta dalla Città Metropolitana di Torino e costringe i ragazzi e le ragazze ad una serie infinita di disagi.  

La protesta degli studenti di fronte al liceo Newton

Primo fra tutti, quello di percorrere dalla stazione ferroviaria o dalla fermata del pullman, quasi un chilometro a piedi per raggiungere la scuola al mattino presto. E il pomeriggio il percorso all’incontrario.  

Nei prossimi giorni dovrebbe tenersi un incontro in Municipio a Chivasso con tutte le parti in causa: esponenti di Città Metro, studenti, genitori e amministrazione comunale per trovare una soluzione a questa problematica.

E’ la promessa fatta ai ragazzi del Comitato Studentesco dal sindaco Claudio Castello e dall’assessore all’Istruzione Gianluca Vitale la scorsa settimana, in occasione della protesta che gli studenti hanno portato fuori dal Consiglio comunale.

Il disagio coinvolge in particolare i ragazzi e le ragazze della 4ª E, della Vª C e della Vª E del liceo Scientifico e della Vª B del liceo Classico. 

"Data la continua crescita del numero degli studenti del Liceo, negli ultimi anni, è necessaria l'assegnazione di una succursale idonea, al momento non identificabile con il plesso aggiunto di Via Ajma per la situazione in cui si trova - è il messaggio del Comitato Studentesco del liceo cittadino -. La succursale di cui necessitiamo deve essere comodamente raggiungibile con mezzi pubblici, dotata di segreteria, laboratori, aula insegnanti, infermeria, aula di alternativa alla religione, sportello dello psicologo, palestra e tutti i servizi che rendono una scuola tale. Soprattutto, deve essere garantita la partecipazione alla comunità scolastica che non può essere formata da sole 4 classi, isolate dal resto della scuola".

"Vista l'impossibilità di disporre di tale succursale in tempi brevi - si legge ancora nel testo -, gli studenti chiedono come soluzione temporanea, per quest'anno scolastico, la turnazione di due classi all'interno della sede del Liceo Newton, opzione già caldeggiata da Collegio Docenti e Consiglio di Istituto".

Anche la politica cittadina, sul punto, è intervenuta un po’ da tutti i lati del parlamentino. 

Con un ordine del giorno a firma di Claudia Buo per Liberamente e con un’interrogazione di tutto il centrodestra, primo firmatario Matteo Doria.

E’ proprio Doria, consigliere comunale di Amo Chivasso e le sue Frazioni, a lanciare la sua proposta alla politica cittadina.

Il consigliere comunale Matteo Doria intervistato dalla redazione

Abbiamo presentato un’interrogazione di carattere urgente per trovare delle soluzioni che possano venire incontro alle esigenze dei ragazzi - spiega Doria -. La competenza diretta della vicenda è di Città Metropolitana, ma se non è possibile fare una turnazione delle classi così come chiedono gli studenti, bisogna valutare un eventuale piano B”. 

Per Doria il piano B è rappresentato dal recupero dei locali del Movicentro, struttura di proprietà del Comune.

Il Movicentro è una struttura comunale - spiega il consigliere -. Da svariati anni c’è un progetto per dedicare l’edificio all’ampliamento della biblioteca. E’ vicino alla stazione, alle fermate del bus e al liceo Newton. In questo spazio si dovrebbero realizzare anche delle aule di coworking ma nella scorsa commissione l’assessore alle Politiche Sociali ha detto che l’amministrazione comunale sta valutando l’ipotesi di realizzare al Movicentro un centro di incontro per gli immigrati. Da qui nasce la mia proposta: siccome è strategicamente perfetto, perché non dedicare quattro aule ai ragazzi del Newton che oggi sono costretti ad andare a scuola in via Ajma?”.

Potrebbe essere un modo - conclude Doria - per recuperare l’edificio, che oggi è in balìa del degrado sia dei locali interni che dell’esterno, oltre ad essere un punto di incontro per pessime frequentazioni. Se c’è la volontà politica di intervenire, questa può essere una soluzione: lo dico nell’interesse della collettività, di tutta la città. E’ una proposta, la mia, che non ha colore politico”.

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