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Ivrea
21 Settembre 2024 - 09:42
Il mistero avvolge ancora l'identità della donna ritrovata senza vita nelle acque della Dora Baltea, a Ivrea, nella serata di ieri, poco dopo le 20. Il corpo è stato recuperato dal nucleo Saf dei vigili del fuoco all'altezza della diga, lungo un tratto del fiume non lontano da corso Umberto I, dove alcuni passanti, tra cui un gruppo di giovani, avevano notato qualcosa di sospetto affiorare dall'acqua. È stata proprio la loro segnalazione, avvenuta intorno all'ora di cena, a dare il via alle operazioni di recupero, concluse solo in tarda serata.
In queste ore, gli inquirenti del Commissariato di Ivrea, insieme alla squadra della polizia scientifica, stanno lavorando alacremente per cercare di dare un nome e una storia a quella figura silenziosa, la cui presenza ha sconvolto la tranquillità della città. Nonostante la tempestività dell'intervento e le prime indagini, nessuna denuncia di scomparsa è stata presentata finora, un elemento che rende ancora più complessa l'identificazione.
Si attende quindi con apprensione l’esito delle analisi più dettagliate e l'eventuale autopsia che, già nelle prossime ore, potrebbe essere disposta dal pubblico ministero Giulia Nicodemi della Procura di Ivrea, la quale coordina l'intera indagine.
Dai primi accertamenti effettuati dal medico legale Stefano Ricciardelli dell'Asl To4, il corpo della donna non presenterebbe segni evidenti di violenza. Si tratterebbe dunque di una morte avvenuta solo poche ore prima del ritrovamento, con la certezza che la donna non sia rimasta in acqua per più di 24 ore. Tuttavia, l'assenza di traumi o ferite non basta ancora a escludere del tutto altre ipotesi, come un possibile malore o un incidente. Solo l'autopsia potrà fornire risposte definitive e chiarire con esattezza le cause del decesso.
Per ora, l'unico dato certo riguarda l'abbigliamento indossato dalla donna al momento del recupero: una felpa bordeaux con cerniera, pantaloni da tuta neri e scarpe sportive nere.
Nessun gioiello o accessorio che possa facilitarne l'identificazione, come una catenina o un anello, rendendo ancor più difficile la ricostruzione della sua identità. L'età approssimativa è stata stimata tra i 50 e i 70 anni, ma ogni dettaglio sembra perdersi in un quadro confuso e ancora tutto da chiarire.
Nel frattempo, in città si respira un clima di attesa e inquietudine, mentre le autorità continuano a sondare ogni possibile pista, nella speranza che qualche nuovo elemento possa presto emergere.
L'indagine prosegue senza sosta, ma al momento l'intero caso resta avvolto da un alone di mistero, alimentando interrogativi su cosa possa essere accaduto a quella donna, sola, nelle acque fredde della Dora Baltea.
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