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Cronaca
29 Dicembre 2023 - 17:55
Ladri acrobati a casa della famiglia Tubino.
I malviventi che in questi settimane stanno visitando case e appartamenti un po’ in tutto il chivassese, da Verrua Savoia a Casalborgone, da Rondissone a Verolengo, non hanno risparmiato nemmeno la villa sulla collina di San Raffaele Cimena del primario di otorinolaringoiatria dell’ospedale di Chivasso, Libero Tubino, stimato professionista da anni nell’equipe della Juventus, e della moglie Clara Marta, consigliera comunale di Forza Italia nella città dei nocciolini.
E’ proprio Marta a raccontare quanto successo nel tardo pomeriggio di martedì 19 dicembre scorso.
L'ingresso dei ladri nel cortile della villa della famiglia Tubino
“In casa non c’era nessuno - inizia a spiegare Marta -: mio marito era via, io ero in Consiglio comunale a Chivasso e i miei tre figli erano fuori”.
Poco dopo le 18, ripresi dalle telecamere del sistema di videosorveglianza dell’abitazione, tre malviventi con cappellini in testa, il volto coperto con delle calze e uno con una mazza da baseball in mano, sono entrati nel cortile della casa scavalcando il cancello sul retro dell’abitazione, una zona poco illuminata che dà verso la collina e il bosco.
Ad “accogliere” i malviventi, i quattro cani della famiglia: tre Golden retriever e un cavalier king.
I cani hanno abbaiato, ma i ladri non si sono spaventati: anzi, li hanno cacciati a malo modo, colpendone uno - il maschio dei tre golden - sul muso con la mazza.
Uno dei tre malviventi immortalato da una videocamera del sistema di sorveglianza della casa
Praticamente indisturbati - come si può vedere dai filmati delle telecamere consegnati ai carabinieri di Chivasso - due ladri sono entrati in casa, mentre uno è rimasto fuori a fare “da palo”.
Sono saliti su un muretto, si sono arrampicati sul dehor, sono saltati sul tetto della veranda - rompendo anche qualche coppo - e da lì hanno forzato la finestra che dà sul salone dell’abitazione.
I ladri si sono subito diretti nella camera da letto della coppia, dove hanno rovistato tra cassetti e la cabina armadio probabilmente alla ricerca di denaro e di effetti personali.
La cabina armadio messa a soqquadro
“Hanno rubato solo un profumo e dell’intimo - aggiunge Marta -, fortunatamente. E se ne sono andati”.
La visita è durata poco meno di tre quarti d’ora.
Ad accorgersi del colpo è stata la stessa Marta, di rientro quella sera dal Consiglio comunale.
I ladri hanno rovesciato i cassetti per terra
“I cani erano stranamente mogi, tristi quando mi hanno visto - dice -. Uno mi sembrava anche ferito: non riusciva a tenere l’occhio aperto. Sono entrata in casa, ho visto che c’erano i vasi del davanzale del salotto tutti per terra. Da lì ho iniziato a capire. Sono salita in camera ed ho visto che c’erano cassetti aperti, vestiti e biancheria buttati per terra. Era tutto in disordine. Allora ho chiamato i carabinieri”.
Nella villa sono arrivati i carabinieri di San Raffaele Cimena e quelli del nucleo radiomobile di Chivasso.
Non sarà facile, però, identificare i componenti della banda che, probabilmente, è la stessa che sta colpendo un po’ ovunque nel chivassese: i tre, oltre a cappellino in testa e calze sul viso, indossavano anche i guanti.
Insomma, sono dei professionisti.
Da un altro filmato ripreso dall’abitazione di un vicino di casa, si vedono i tre salire a bordo di un’Audi blu e andarsene via.
Probabilmente è la stessa auto che solo quindici giorni fa era stata segnalata in frazione Saronsella di San Sebastiano da Po, dove erano stati denunciati altri tentativi di furto.
“E’ una bruttissima sensazione ritrovarsi la casa messa a soqquadro dai ladri - spiega la consigliera comunale Clara Marta -. Per questo mi sento di rivolgere un appello a tutti quanti: nel difficile periodo che stiamo vivendo, non abbassiamo la guardia, facciamo rete tra cittadini, vicini di casa, amministratori comunali, forze dell’ordine. Segnaliamo tutti i sospetti, aiutiamoci. E’ importante dare la massima assistenza alle forze dell’ordine: come rappresentante delle istituzioni mi sento di dire che è necessario fare squadra tra tutti, sindaci, carabinieri, forze dell’ordine. Dobbiamo adoperarci perché questa escalation che sta interessando tutto il chivassese abbia un freno”.
I cani hanno provato ad abbaiare ma sono stati colpiti da uno dei malviventi con una mazza da baseball
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