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CRONACA
02 Giugno 2023 - 20:20
Un 2 Giugno da film dell'orrore per i chivassesi.
Dopo il guasto di questa mattina alla rete idrica in piazza Carlo Noè, che ha lasciato senz'acqua mezza città, questa sera un'altra perdita. Nella stessa piazza. La stessa condotta, a quanto pare, che si è di nuovo rotta. Un metro più in là. E i rubinetti di molte case della città tornano all'uscito.
Un incubo. I tecnici di Smat sono tornati al lavoro e i disagi per migliaia di chivassesi continuano.
Solo poche ore fa, su facebook, il sindaco Claudio Castello con un post aveva provato a rassicurare tutti quanti.
"Dopo i gravi disagi di questa mattina, la situazione idrica sta per rientrare - scrive Castello -. Il tratto di condotta interessato dalla perdita é stato isolato; in questo modo é stato possibile far ritornare l’acqua in quasi tutte le abitazioni. Un paio di cantine allagate sono state svuotate. I lavori proseguiranno per tutta la giornata. La Smat sta anche lavorando su una seconda perdita in viale Marconi, non collegata alla prima. Ci riserviamo ulteriori verifiche".
Il post del sindaco è stato rimosso
In serata invece, il nuovo guasto. E il post del sindaco è stato rimosso. Sostituito da un altro.
Il nuovo post di Castello
"Aggiornamenti delle ore 21 - scrive Castello nel secondo post -. Le operazioni di riparazione della rete idrica da parte di Smat si stanno rivelando più complesse di quanto previsto. Una nuova rottura alla condotta sta creando nuovi disagi nel momento in cui la distribuzione dell'acqua stava raggiungendo tutte le utenze. Si continua a lavorare per far rientrare il disservizio".
L’ennesima rottura all'acquedotto comunale riporta d’attualità un tema non risolto: quella della manutenzione della rete idrica cittadina.
Una infrastruttura vecchia, datata, obsoleta, per lo più realizzata in eternit, il materiale contenente le pericolose fibre d’amianto nocive per la salute pubblica nel caso di dispersione nell’aria.
Se ne scrive e se ne parla ogni volta che c’è un guasto all’acquedotto cittadino. Poi, tutto cade nel dimenticatoio, almeno fino alla prossima rottura.
Se ne è parlato anche recentemente in Consiglio comunale, grazie ad una mozione dell'opposizione di centrodestra (primo firmatario il consigliere comunale Bruno Prestìa) che avrebbe dovuto impegnare il Consiglio comunale, il sindaco e la Giunta a "riferire al Consiglio comunale in merito alle interlocuzioni ufficiali tra l'Amministrazione Comunale e Smat, aventi ad oggetto l'analisi dello stato delle condutture dell'acquedotto e il relativo piano di ammodernamento della rete, con l'indicazione delle tempistiche previste, al fine di programmare interventi idonei ad evitare il ripetersi di ulteriori disagi ai cittadini". E a "convocare contestualmente la Commissione consiliare di merito per un'audizione di Smat, al fine di permettere ai referenti della società di illustrare il piano di investimenti e interventi previsti sulla rete idrica della nostra Città, con l'indicazione puntale delle risorse finanziarie occorrenti per la risoluzione definitiva sia del problema della dispersione del bene acqua, sia di quello relativo all'interruzione del servizio per i chivassesi".
Avrebbe dovuto, perché in realtà non è mai avvenuto.
La mozione non è infatti stata approvata dalla maggioranza consiliare. Il motivo? Un vizio di forma nella presentazione del documento. Come ha sostenuto, all'epoca, la consigliera comunale Chiara Gasparri di Sinistra Ecologista. E così non se ne fece nulla.
E i risultati sono rimasti gli stessi...
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