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31 Dicembre 2025 - 10:40
Il video compare su Facebook, senza filtri né retorica. Accanto al sindaco c’è un ragazzo di sedici anni. Non si vede la mano che non c’è più, ma è impossibile non pensarci. È il volto di una ferita che Venaria Reale conosce bene, riemersa proprio nelle ore in cui i botti tornano a riempire le strade. Fabio Giulivi sceglie di partire da lì: da una testimonianza, non da un’ordinanza. Da una storia vera, non da un divieto scritto su carta.
Il giovane – che ha chiesto di restare anonimo – ha perso una mano la notte di Capodanno di un anno fa, in piazza Annunziata. Aveva raccolto da terra un petardo inesploso. Un gesto istintivo, quasi automatico. Il petardo è esploso prima che potesse rilanciarlo. In un attimo, il gioco si è trasformato in una vita cambiata per sempre. «Quella sera era tutto buio. Ho visto il petardo al centro della piazza, sembrava spento. L’ho preso in mano e prima di buttarlo mi è esploso», racconta nel video.
È da questa immagine che l’amministrazione comunale ha deciso di rilanciare il messaggio di prevenzione, proprio mentre la città si prepara a salutare l’anno nuovo. Non un richiamo astratto, ma una memoria collettiva ancora viva, che ha segnato profondamente la comunità. Giulivi lo dice chiaramente, guardando il ragazzo e parlando soprattutto ai più giovani: «Ci sono mille modi per divertirsi. Evitate di farvi del male». Poi aggiunge: «Quello che è successo a lui può capitare a chiunque. I botti non sono un gioco e le conseguenze possono essere devastanti e permanenti».
Il sindaco ricorda anche l’ordinanza firmata per limitare l’uso degli articoli pirotecnici sul territorio comunale, ma non si nasconde dietro la norma. «Nessuna regola è efficace senza il senso di responsabilità delle persone. La prevenzione parte dai comportamenti di ciascuno di noi». Un messaggio che chiama in causa famiglie, ragazzi, adulti. Tutti.
A distanza di un anno, il ragazzo accetta di esporsi proprio per evitare che altri facciano lo stesso errore. Alla domanda su cosa direbbe oggi ai suoi coetanei, la risposta è semplice, quasi asciutta: «Cerco di dire di fare attenzione a certi tipi di petardi, di non raccoglierli mai in mano». Nessuna lezione morale. Solo esperienza vissuta.
Venaria Reale sceglie di parlare così al suo Capodanno: mostrando le conseguenze, non solo le regole. Ricordando che la sicurezza non è un concetto astratto, ma una somma di scelte individuali. E che a volte basta un istante – un botto, un gesto, una distrazione – per cambiare tutto.
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