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San Savino, cavalli protagonisti al Parco Dora

A Ivrea la Fiera Equina di San Savino incanta grandi e piccoli: un legame antico tra uomo e cavallo che si rinnova ogni anno tra sfilate, emozioni e tradizione.

E' domenica 6 luglio, l’aria sa di terra, di fieno e di estate. I primi zoccoli battono il terreno con decisione: nel Parco Dora Baltea di Ivrea è iniziata la Fiera Equina di San Savino, e la città si risveglia con il profumo della tradizione.

I bambini corrono tra le carrozze e i recinti, con gli occhi pieni di meraviglia. Accarezzano i pony, osservano i frisoni dalle criniere nere che ondeggiano libere nel vento. Alcuni restano immobili, incantati davanti a un trotto elegante; altri fanno mille domande ai proprietari. Le mani dei bambini si tendono verso i musi dei cavalli, e lì nasce qualcosa che non si dimentica: un legame fatto di fiducia e meraviglia, un contatto diretto con la natura, mediato da un animale che è da sempre compagno dell’uomo, tra fatica e bellezza.

In questo microcosmo in movimento, si respira anche la dedizione degli allevatori, dei proprietari, dei volontari. C’è chi racconta con fierezza il pedigree dei propri cavalli, chi parla con tenerezza dei piccoli pony addestrati per i campus estivi. “Sono parte della famiglia” dice una signora mentre sistema il capello del figlio più piccolo, che nel frattempo accarezza un puledro. “Sono cresciuta in mezzo ai cavalli, ora lo stesso stanno facendo i miei figli. È un mondo che ti entra dentro”.

La Fiera Equina di San Savino è parte integrante dei festeggiamenti del Santo Patrono di Ivrea e rappresenta un pilastro della tradizione eporediese, una delle fiere equestri più antiche e importanti del nord Italia.

A raccontarcene il valore è Elvio Gambone, presidente dell’associazione Eporedia 2004 che cura l’organizzazione dell’intera festa di San Savino:

“La tradizione di San Savino sono i cavalli, è da lì che tutto parte. Ma oggi dobbiamo guardare avanti, pensare anche a come far crescere l’intera festa. San Savino deve diventare, nel tempo, quello che è oggi il Carnevale. Ivrea non è più una città industriale, dobbiamo puntare sul turismo, e la fiera è un motore importante per farci conoscere anche fuori”.

Gambone ha ricordato come proprio quest’anno sia stato lanciato un concorso per il manifesto ufficiale della festa: “Abbiamo ricevuto oltre 400 elaborati. Ha vinto un ragazzo di Genova, il secondo posto è andato a una professoressa di Firenze. Questo vuol dire che Ivrea inizia a farsi conoscere anche fuori dal Piemonte, che porta il suo nome in giro per l’Italia”.

I cavalli della Scuderia L'Arca di Noah

La Fiera Equina, un tempo appuntamento commerciale dedicato alla compravendita di cavalli da lavoro, si è trasformata nel tempo. Oggi, più che alla funzione, si guarda alla forma, alla bellezza, alla cultura equestre. Sfilate, valutazioni morfologiche, competizioni. Sul ring si sono alternati cavalli di razza Gelderland, frisoni, cavalli a sella, pariglie, attacchi singoli e tiri a quattro. Ogni esemplare è stato giudicato da una giuria qualificata, fino alla proclamazione del “Best in Show”, il cavallo più bello dell’intera manifestazione.

Non mancavano le scuole di equitazione e le scuderie locali, che hanno portato i loro cavalli e pony non solo per sfilare, ma per avvicinare le nuove generazioni al mondo equestre:

“Noi abbiamo una scuola di equitazione a Bollengo –  racconta Silvia Briante, istruttore di secondo livello FISE  siamo qui a San Savino con i nostri pony. L’equitazione è uno sport che ti mette a contatto con l’animale, ti insegna rispetto, ascolto, equilibrio. Cose che servono anche nella vita”.

Anche la Scuderia L'Arca di Noah ha portato i suoi frisoni e parlato delle sue attività: “Facciamo scuola di equitazione, campus estivi, lavoriamo molto con i più piccoli. Alcuni bambini arrivano qui e si innamorano subito dei cavalli”.

Lo conferma un ragazzino che, con occhi felice, accarezza i cavalli: “Ci sono cresciuto. Mio nonno mi ha comprato il pony appena sono nato. Vado a cavallo da sempre e sono felice ”.

La Fiera Equina si è conclusa nel pomeriggio, ma la festa di San Savino continua ancora con eventi musicali, spettacoli e iniziative pensate per tutte le età. Il cuore, però, resta quello visto domenica: una comunità riunita attorno al cavallo, simbolo di un’identità forte, condivisa, che guarda avanti senza dimenticare da dove viene.

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