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Invasione di topi a Settimo: “Piastra, dove sei?”, "Vergogna! Vergogna!"

Degrado, rabbia e silenzio dall’amministrazione. Mentre i roditori colonizzano strade e case, i cittadini si sfogano: “Piastra, dove sei?”. Intanto il Comune sembra ignorare il rischio sanitario e il malcontento crescente

Al calar della sera, quando il caos lascia spazio al silenzio, arrivano loro: i topi. Non  qualche esemplare isolato: a decine, a centinaia, a migliaia. 

Ballano, corrono, squittiscono, rovistano nei sacchetti dell’immondizia delle isole ecologiche e, in alcuni casi, si intrufolano persino nelle case. Tombini, aiuole e angoli di strada diventano improvvisamente il palcoscenico di un teatro dell’assurdo, con un unico protagonista: il degrado urbano.

I residenti, esasperati, armati di smartphone, immortalano scene che sembrano uscite da un incubo.

“Piastra, dove sei? È questa la città bella da vivere?” urla Giovanni (nome di fantasia). Abita in corso Agnelli a due passi dal parco De Gasperi. Sono le 22,30. Qualcuno applaude. "Vergogna! Vergogna!", c'è chi gli fa eco.

E non mancano le frecciate contro Patrimonio e l’amministratore Nino Daniel, con tanto di inviti sarcastici: “Daniel te li mandiamo tutti a casa tua!”.

 

Topi a Settimo Torinese

Le segnalazioni si susseguono senza sosta, dipingendo un quadro sempre più inquietante.

Una signora di corso Agnelli racconta con voce tremante di aver trovato, non uno, non due, addirittura tre topi in cucina.

“Non mi era mai capitato! Ho urlato così forte che credo di aver svegliato tutto il condominio”, dice mentre ci invia un video a corredo della sua denuncia. La scena successiva? “Ho cercato di cacciarli via con la scopa”.

Episodio isolato? Macché: la lista di testimonianze cresce di ora in ora, trasformandosi in una lunga accusa collettiva.

E alla mente ritorna - non ne riusciamo a fare a meno - la celebre fiaba del Pifferaio di Hamelin. Anche qui, come nella cittadina tedesca, la comunità si trova a fronteggiare un problema che sembra fuori controllo. E se nel racconto il pifferaio magico risolse tutto con una melodia, a Settimo ci si chiede chi sarà il moderno eroe pronto a prendersi carico di un compito così ingrato. 

Qualcuno, ironico, immagina già la sindaca Elena Piastra armata di piffero, pronta a condurre la sua orchestra di roditori lontano dalla città. O a chiamare qualcuno che lo faccia al posto suo come il "borgomastro di Hamelin". La fiaba finisce male...

Vabbè! Tant'è. Nel frattempo che si decida il da farsi i video di topi che corrono indisturbati continuano a rimbalzare da un telefonino all’altro, alimentando rabbia e sconforto.

“È diventato impossibile camminare tranquilli. Devi stare attento a dove metti i piedi”, racconta Mario, esasperato. E non si tratta solo di disagio visivo: il rischio sanitario è reale, e rende la situazione ancora più grave.

La verità è che mentre la tensione cresce, l’amministrazione comunale continua a fottersene e alcuni cittadini hanno pure il coraggio di minimizzare tirando fuori paragoni surreali.

“A Parigi ci sono almeno 5 topi per persona…”.

Ah ecco!!! Se è per questo a Roma si stima che il rapporto sia di tre a uno.

Epperò sia a  nella capitale francese sia in quella italiana, le campagne di derattizzazione sono una voce fissa nei bilanci comunali. E a Settimo? Quanto si è speso per affrontare il problema?

Insomma, i cittadini vogliono sapere quali azioni saranno intraprese e, soprattutto, se si arriverà mai a una soluzione efficace. La fiaba di Hamelin ci insegna che ogni salvatore ha un prezzo.

La domanda è: Settimo Torinese sarà disposta a pagarlo, o rischiamo di assistere a un finale altrettanto drammatico?

Una cosa è certa: il tempo stringe. E la pazienza dei cittadini si sta consumando più in fretta dei sacchetti di immondizia saccheggiati dai topi.

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