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11 Gennaio 2025 - 11:37
Massimo Bergamini
Egr. Direttore,
con riferimento all’articolo pubblicato di recente in edizione online dal titolo: “ISOLE ECOLOGICHE O DISCARICHE AUTORIZZATE? L’IRONIA DI UN DEGRADO BEN ORGANIZZATO”, segnatamente per quanto riferito a SETA che, nel mezzo, come da Lei descritto: “…continua a fare “quel che vuole” salta i turni e chissenefrega”, garantisco che la Società se ne occupa e se ne preoccupa della gestione delle isole ecologiche che, in alcuni casi, rappresentano indubbiamente un problema per le modalità di raccolta, ma descriverle dopo le festività natalizie come fossero i peggiori giorni di emergenza rifiuti non è solo ingannevole sotto il profilo giornalistico, ma anche scorretto nei confronti degli addetti al servizio che, in questi giorni, devono far fronte al raddoppio delle quantità di indifferenziato da raccogliere.
È di tutta evidenza che nel periodo natalizio i rifiuti aumentano in proporzione all’abbondanza di regali e le risorse umane diminuiscono tenuto conto che le festività sono tali per tutte le categorie di lavoratori. L’assunzione di personale sostitutivo per il solo periodo natalizio è impraticabile, sia per motivi di professionalità e sicurezza sul lavoro, sia perché aumenterebbe i costi del servizio con inevitabili ricadute sulla TARI. Il ricorso allo straordinario è pratica normale, ma non sarebbe sufficiente se non si provvedesse anche alla riorganizzazione dei passaggi a calendario che, sovente, non viene consultato per verificare le modifiche del periodo.
Capita, inoltre, che l’euforia delle strenne natalizie nella società dei consumi faccia dimenticare a molti le buone pratiche ambientali che, non solo vengono disattese, ma del tutto ignorate da coloro che gettano i rifiuti in cumulo perché “…così fanno gli altri”. I nostri ispettori hanno rilevato, in tutti i casi segnalati, gravi mancanze nella separazione dei rifiuti gettati in maniera indistinta mescolando imballaggi di cartone e plastica, sacchetti e ingombranti, sicché gli operatori si sono trovati di fronte a situazioni difficili, con cumuli a terra che impediscono la movimentazione dei cassonetti e contenitori strabordanti di spazzatura.
Ora, non si chiede ad altri di fare il nostro mestiere, ma almeno di comprendere che la gestione dei rifiuti nelle festività natalizie, come è sempre stato, richiede qualche giorno in più per ripristinare le normali condizioni operative. Gli addetti allo svuotamento dei contenitori non possono rimuovere anche i sacchi cumulati a terra, sia per motivi di tempo, sia per volumi di saturazione dei camion. Per raccogliere ingombranti e grossi cumuli di rifiuti servono altri mezzi, dotati di benna a polipo, che nel giro di qualche giorno riescono a completare il ripristino della normalità.
In questo contesto, non si può negare qualche criticità generata da mancati passaggi di raccolta, ma su questo fronte vi è il massimo impegno da parte della direzione aziendale che, con le misure organizzative messe in atto nell’ultimo triennio, ha più che dimezzato il numero di mancate raccolte.
Nella dimensione consortile di 31 Comuni con 126.000 utenze servite, la Società, e le aziende che lavorano per conto SETA, organizzano circa 30.000 svuotamenti di cassonetti al giorno. Nella sola raccolta dell’indifferenziato, ogni giorno, in ogni condizione di tempo, ciascuno dei nostri operatori è impegnato a movimentare e svuotare da 200 a 250 contenitori. È il mestiere che lo richiede, e nessuno si aspetta un encomio, ma il rispetto, quello sì, il rispetto per chi esegue un lavoro che pochi farebbero e senza il quale l’avrebbe vinta il degrado che tutti, ciascuno per i propri doveri, siamo tenuti a contrastare, mettendo in atto semplici comportamenti e buone pratiche di separazione dei nostri rifiuti.
Il Presidente di SETA S.p.A.
Massimo Bergamini
Egr. Presidente Massimo Bergamini,
la ringraziamo per il suo lungo intervento, che ci ha aiutato a capire quanto sia difficile far funzionare un’isola ecologica. Certo, comprendiamo che il Natale, con il suo carico di imballaggi, crei difficoltà, ma è altrettanto evidente che i cittadini si aspettano soluzioni più tempestive e meno giustificazioni.
L’impegno di SETA sarà sicuramente lodevole, ma forse un po’ di autovalutazione in più sul perché certi disagi si ripetano ciclicamente potrebbe aiutare a migliorare la situazione. Noi continueremo a raccontare ciò che vediamo, con la speranza che presto le isole ecologiche tornino ad essere esempi di buona gestione e non motivi di polemica.
Cordiali saluti,
Liborio La Mattina
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