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Cucina Mon Amour

Serata magica tra Erbaluce e furgoncibo: Tenuta Roletto incanta con Lucin e Vino

Alla scoperta dell'Erbaluce: viaggio tra i segreti di un grande vino piemontese

"DRINK MORE ERBALUCE": Questa è la frase che accoglie gli ospiti una volta entrati alla Tenuta Roletto di Cuceglio.

E proprio nella Tenuta si è svolta la serata “Lucin e Vino” il 1° giugno 2024. Ed è stata la cornice perfetta per dare il benvenuto alla bella stagione: quale posto migliore per brindare con ottimi vini se non tra i filari di Erbaluce, aspettando il tramonto fra i vigneti illuminati?

Ma c'è un aspetto ancora più poetico della serata, ed è la particolare forma di coltivazione dei vigneti di Erbaluce, così detti a pergola, quindi che ha anche una sorta di tetto: sembra così di immergersi completamente nel vitigno per essere accolti ed avvolti dalle foglie e dai primi grappoli.

Chiacchierando con il proprietario della Tenuta, Antonino Iuculano, ho percepito tutta la passione e l'amore per questo territorio.

C'era una domanda che fremevo fargli, cioè che cosa significa per loro l'Erbaluce, non c'è stato bisogno di farla perché è arrivato dritto al punto senza nemmeno doverlo chiedere. L'Erbaluce di Caluso è riconosciuto come DOC dal 1967 e come DOCG dal 2010.

Abbiamo un'inestimabile ricchezza proprio a due passi da casa, un vitigno con un grandissimo potenziale che nulla ha da invidiare agli altri bianchi piemontesi.

Per altro Antonino mi fa notare che l'Erbaluce ha una spiccata acidità e una grande versatilità, il che lo rende adatto per la produzione di spumanti Metodo Classico (esatto, lo stesso metodo di spumantizzazione di Champagne e Franciacorta).

Un po' ingenuamente racconto che solo negli ultimi anni ho notato un maggiore interesse verso l'Erbaluce, ora molto più presente nelle carte dei vini dei ristoranti locali. E anche io effettivamente ho iniziato ad ordinare più frequentemente questo vino rispetto a qualche anno fa, quando accompagnavo verdure o pesce con Arneis o Nascetta. Antonino mi conferma questa (ri)nascita dell'Erbaluce, è un vitigno su cui si sta investendo davvero molto.

In generale il Canavese sta cercando di rinnovarsi e di diventare attrattivo turisticamente, rilanciando così anche l'eccellente settore enogastronomico.

La Tenuta Roletto ha iniziato ad organizzare le serate in vigna dall'estate del Covid. Dopo essere stati reclusi per mesi, quell'anno c'era molta voglia di ricominciare a festeggiare, di stare in compagnia.

C'era però anche la paura di stare in tanti in luoghi chiusi, così sono nate queste serate all'aperto tra le vigne. Nelle precedenti edizioni la cena era statica, c'erano questi tavoloni sotto le pergole e si veniva serviti. Quest'anno invece hanno deciso di sperimentare una nuova (e aggiungo, riuscitissima) formula: la cena in piedi.

I lunghi tavoli sotto i filari c'erano ancora, ma ognuno poteva sedersi dove preferiva, oppure stare in piedi. Hanno voluto creare una serata più giocosa, più informale e divertente, senza l'obbligo dello stare seduti in attesa di essere serviti. Per la serata Lucin e Vino invece il cibo e il vino si ritiravano direttamente dai furgoncini.

Nello specifico, i vini della Tenuta Roletto sono stati serviti dall'interno di uno scuolabus con tanto di bancone e di ragazze disponibilissime a raccontare i vini serviti.

Antonino mi racconta che i vini più richiesti della serata sono stati il loro Metodo Classico 60 mesi "Orangèe Canavese DOC" e il Piemonte DOC bianco "ErMoSa", un acronimo che contiene i nomi delle uve che lo compongono, cioè Erbaluce, Moscato e Sauvignon Blanc.

Sì, ma il cibo? Il catering è stato affidato a Chiara di FurgonCibo che ha servito la cena dal suo food truck. Se pensate al paninaro fuori dai concerti o quello dopo la serata in discoteca vi sbagliate di grosso.

Chiara ha dimostrato che si può fare ristorazione professionale e con ingredienti sani anche all'interno di un furgoncino itinerante. Pensate che sia azzardato lasciare un lavoro sicuro con ruolo da responsabile in una grande azienda per aprire un food truck?

Beh, è quello che ha fatto Chiara 5 anni fa lasciando indietro quella che lei definisce la sua prima vita per iniziare una nuova avventura.

Inevitabile chiederle cosa l'abbia spinta a questo cambiamento. Mi ha risposto che quando qualcosa ti sta stretto è inutile insistere.

Nonostante il bell'ambiente nell'ufficio in cui lavorava, Chiara sentiva che quella non era più la sua vita. Era nata in lei la voglia di cambiare, di creare uno spazio che fosse solo suo dove potesse gestirsi in piena autonomia.

Cercava per sé un lavoro che desse spazio alla sua voglia di libertà e alla sua creatività. Così è nato il suo Furgoncibo, la cucina di casa su ruote.

Parlando con Chiara per un attimo ho dimenticato che cucina all'interno di un food truck, mi è sembrato di chiacchierare con qualsiasi ristoratore che abbia intervistato fino ad ora.

Mi ha parlato di cucina sostenibile, di ingredienti km0 che lei stessa sceglie scrupolosamente da fornitori ben selezionati nel territorio in cui abita. Mi racconta che non cerca la sostenibilità in cucina perché oggi va di moda questa parola, ma perché lei porta al pubblico la sua cucina, quella che è abituata a consumare lei stessa e con la quale è cresciuta.

I suoi ingredienti sono sempre stagionali e i piatti molto semplici, ma, come ho già sostenuto in altri articoli, la cucina semplice è quella più difficile da realizzare perché non c'è margine d'errore: in una ricetta con pochi ingredienti questi devono essere genuini, altrimenti il piatto non sa di niente.

Ma soprattutto, in uno spazio di manovra così piccolo come quello di un furgoncino ogni movimento deve essere calibrato, l'organizzazione è millimetrica e ogni errore, anche se piccolo, può essere fatale per la riuscita della serata. I piatti più ordinati durante la serata sono stati il panino con il pulled pork e le salse artigianali e la bruschetta con salsiccia cruda e fonduta di toma.

Io ho preso il panino con il burger vegetale e vi assicuro che c'era qualche legume ancora intero, più artigianale di così! La serata è stata un vero successo, la partecipazione è stata davvero ampia. Tutto è filato liscio, il vino e il cibo sono stati due ottimi protagonisti e la Tenuta Roletto e Chiara di Furgoncibo hanno dimostrato che quando c'è sinergia fra gli artigiani del territorio, il risultato non può che essere eccellente.

Per poter partecipare ad altre serate tenete d'occhio i social di Tenuta Roletto perché sono in programma altri eventi in vigna quest'estate, tra cui l'inaugurazione delle degustazioni in terrazza (io personalmente non vedo l'ora!).

Se invece volete provare la cucina di Chiara seguite il suo Furgoncibo e gli eventi in cui parteciperà, oppure contattatela se volete creare un evento privato un po' diverso dal solito.

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