AGGIORNAMENTI
Cerca
Il caso
14 Gennaio 2024 - 19:25
"Siamo una famiglia di sinti. Siamo onesti. Siamo disposti a dare al bambino tutto l'affetto di cui avrà bisogno".
Ci parla così, a cuore aperto, Paolo Laforet, 49 anni. Eroe per caso in una vicenda che sta sconvolgendo l’intero Canavese. È stato lui, infatti, insieme al figlio Casey ad aver trovato il neonato, di cui tutti stan parlando, abbandonato vicino alla propria casa di Villanova Canavese.
L’uomo, con la moglie e i figli, sostiene di aver pienamente dimostrato l’affetto e la premura necessari per poter ottenere l’affidamento del bambino.
"Per la nostra famiglia i bambini sono la cosa più importante in assoluto - dice a La Voce -, non riesco a spiegarmi le motivazioni che ti portano a compiere un gesto simile".
Il racconto prosegue...
"Ho sentito come se un gattino stesse piangendo, appena ho capito si trattasse di un bambino sono intervenuto immediatamente" racconta il figlio di Paolo, Casey.
È stato lui il primo a trovare quel "corpicino" appoggiato in strada all’interno di una busta di un supermercato vicino ad un bidone della spazzatura.
Casey e Paolo Laforet
Di istinto ha allertato i genitori che si sono immediatamente adoperati a scaldare il bambino, visibilmente segnato dal freddo. Tempestivo è stato anche l’intervento dei soccorritori del 118 e dei carabinieri del nucleo operativo radiomobile.
Al momento sono ancora in atto valutazioni sul caso da parte di specialisti del settore che si adopereranno al meglio per garantire sicurezza ed incolumità al bambino, che non è comunque in pericolo di vita.
L'intera vicenda comunque è al momento priva di risposte.
Inutile domandarsi che "cosa scatta nella testa di una madre tanto da spingerla ad abbandonare in strada il proprio figlio?".
A questa domanda una risposta non c'è!
Il punto dove è stato trovato il neonato
Troppe volte le cronache ci restituiscono storie nelle quali le vittime sono bambini indifesi.
Cosa si può fare quindi per evitare tutto questo?
La speranza è che il piccolo Lorenzo, così è stato provvisoriamente chiamato il bambino dal personale sanitario, possa al più presto trovare una famiglia che gli stia vicino e che sia disposta a prendersi cura di lui con tutte le accortezze necessarie. Ma anche che il piccolo possa vivere una esistenza normale.
Il bambino è in buone condizioni e sta bene, anche grazie alla famiglia Laforet che lo ha trovato prima che il freddo e le scarse condizioni igieniche potessero avere il sopravvento.
Sull'affidamento bene chiarire che nel caso la madre biologica dovesse presentarsi e riconoscerlo nei prossimi dieci giorni starà al tribunale decidere sul da farsi, in caso contrario la strada più plausibile sarebbe quella di affidare il bambino ad una famiglia richiedente la sua custodia.
La decisione, in tempi rapidi, spetta anche in questo caso al tribunale che attingerà dalla liste già in suo possesso, di aspiranti genitori che hanno già sostenuto e superato l’iter procedurale per l’adozione di minori.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.