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Elisa ce l'ha fatta: è stata spostata nell'RSA di Settimo. Ora il figlio potrà andare a trovarla tutti i giorni

Il figlio, Giulio, aveva lanciato un appello al nostro giornale circa un mese fa

E alla fine è successo. 

La signora Elisa Brunello, 88 anni, è finalmente stata spostata in una RSA a Settimo Torinese, a pochi passi di distanza dalla residenza del figlio Giulio Castello, che adesso potrà andarla comodamente a trovare ogni giorno. 

Ma facciamo un passo indietro. Per quanto un lieto fine ci sia stato, questa non è una storia semplice, anzi. È una vicenda basata sul sudore, la (troppa) burocrazia e le lacrime di un figlio, Giulio, che settimane fa aveva deciso di lanciare un appello al nostro giornale. 

Dal 2018, infatti, le condizioni della signora Elisa (già malata) sono precipitate: lei e il figlio vivevano a Settimo, con Giulio a darle assistenza 24 ore su 24, ma a un certo punto non bastava più. 

“Mamma aveva bisogno di cure costanti, c’erano le OSS sì, ma venivano poche ore al giorno e il tutto non era sufficiente” ci spiega Giulio. Da qui, la richiesta alla Voce: Elisa ha bisogno di entrare in una casa di riposo, seguita e controllata con tutti i crismi del caso. 

Dopo l’appello del signor Castello, i servizi sociali dell’Unione Net si erano prontamente mobilitati per cercare un posto per l’anziana signora. Tutto bene? Più o meno. Elisa è metà agosto è entrata sì in una casa di riposo, peccato che fosse a Tonengo d’Asti, a quasi 50 km da Settimo. 

“Una cosa assurda - commenta Giulio - io sono andato a trovarla ovviamente, ma il tragitto era lunghissimo e l’RSA era in mezzo al nulla. Io, per altro, sono anche senza macchina, quindi immaginate la complicatezza del tutto. Ogni tanto chiedevo all’autista del pullman: ma d’inverno come farò? Con la nebbia, il freddo, la neve. Si dovevano far combaciare gli orari della casa di riposo con quelli del pullman e del treno, senza contare il fatto che per andare fino ad Asti, uno ci perde un giorno di lavoro. Nulla da dire con il personale dell’RSA di Tonengo, fantastici, ma era un situazione davvero impossibile da gestire”. 

Articoli, lamentele e proteste finché… a settembre qualcosa è cambiato: giovedì 21 la signora Elisa è finalmente entrata nell’RSA di Settimo Torinese, in via Vercelli. E noi, a seguito di questa vicenda che abbiamo preso abbastanza a cuore, siamo andati a trovare Giulio e Elisa nella casa di riposo, un giorno dopo l’ingresso della donna nella struttura. 

La signora Elisa Brunello, 88 anni, nella casa di riposo di Settimo

Non so davvero come ringraziarvi - ci dice quasi commosso Giulio - io per questa storia ci ho perso in tranquillità e salute. Un giorno mamma era a casa e doveva andare in bagno: io l’ho fatta entrare e l’ho aspettata di fronte alla porta. A un certo punto ho sentito un tonfo e ho detto: qui è finita. Fortunatamente non aveva battuto la testa ma si era sbucciata un po’ braccia e ginocchia. Non potevamo andare avanti in quella situazione”.

Mamma è arrivata qui ieri, l’hanno portata su una barella da Asti a Settimo, poi qui l’hanno messa su una sedia a rotelle e portata nella sua stanza” continua Giulio, mentre passa una caramella senza zucchero alla madre, che sorridendo ci parla del ciclismo e di quanto ami gli sport. 

“Ah beh! Qui sì che sto bene!” ci dice Elisa seduta al tavolo della sala comune. 

Elisa e Giulio, finalmente assieme 

Insomma, chi la dura la vince. Questa volta è il caso di dirlo. Quando ci allontaniamo dall’RSA, però, il signor Giulio ci fa un ultimo commento, poco prima di portare Elisa e fare un giro per il cortile della struttura: “non posso che ringraziare la redazione del giornale e il direttore Liborio La Mattina, è una persona d’oro. Io non so come farò senza di lei, quando non ci sarà più, ma sono contento che la mamma me l’hanno avvicinata. Potrò godermela un po’ meglio adesso, e se i servizi sociali continuano a muoversi come stanno facendo attualmente, allora andremo d’accordo.

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