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Il presidio

"Sul nuovo ospedale ci sentiamo presi in giro": la protesta dei sindaci di fronte al consiglio regionale (VIDEO)

Capeggiati dal sindaco di Rivarolo Alberto Rostagno, hanno organizzato un presidio stamattina

I sindaci canavesani si sono radunati alle 10 e mezza di fronte al Consiglio Regionale del Piemonte, come forse non facevano da anni, anzi decenni. Solo gli ultimi sviluppi in merito al nuovo ospedale di Ivrea li hanno convinti che la misura era colma e bisognava fare qualcosa.

Alcuni di loro si sono ritrovati in piazza Solferino. Altri direttamente in via Alfieri, di fronte a Palazzo Lascaris. Una volta riuniti, hanno iniziato a esporre dei cartelli e a tirar fuori le fasce tricolore. "L'ospedale è del Canavese, non di Ivrea!" recitava uno dei cartelli.

E poi un altro: "Cirio ascolta il territorio!". Tra pochi minuti, i sindaci verranno ascoltati in consiglio regionale. Forse servirà a poco: ormai la Giunta regionale ha delegato proprio loro, i sindaci dell'Asl To4, a prendere una decisione chiara sul nuovo sito dell'ospedale di Ivrea.

Il presidio dei sindaci

Lo faranno nel corso dell'assemblea dei sindaci di venerdì prossimo. Dove, ne siamo certi, voleranno gli stracci. I sindaci dell'eporediese si esprimeranno per l'area Ex Montefibre. Quelli canavesani si spenderanno per l'area Ribes.

Probabilmente, la scelta di questi ultimi non sarà corroborata dal nuovo aggiornamento dello studio Ires con cui i tecnici indicano ai politici quale sito è il migliore. Lo studio verrà presentato proprio venerdì prossimo, e con tutta probabilità sancirà un "ribaltone" dei punteggi a favore dell'area ex Montefibre.

"I sindaci si sentono presi in giro"

E i sindaci canavesani sono già sul piede di guerra. "I sindaci del Canavese si sentono di nuovo presi in giro" ha detto il sindaco di Rivarolo Alberto Rostagno, che guidava il presidio, ai giornalisti stamattina in via Alfieri.

E poi, parlando della realizzazione del nuovo casello autostradale che farà schizzare in aria i punteggi dell'area Montefibre, ha spiegato come "è assurdo realizzare quel casello dove ci sono già tre o quattro caselli in 25 chilometri, in nessuna parte d'Italia ci sono così tanti caselli. Si tratta di una scusa per far aumentare di punteggio la zona Montefibre".

Per il sindaco, inoltre, la Regione avrebbe abdicato al suo ruolo politico scaricando la decisione sulla collocazione del nuovo presidio sull'assemblea dei sindaci: "Se la scelta è Montefibre si poteva dire due anni fa, senza fare queste pantomime e lotte intestine tra sindaci. Deve essere la Regione a votare questa scelta, e non i sindaci".

Il sindaco di Rivarolo Alberto Rostagno stamattina di fronte al consiglio regionale

E il motivo per cui, secondo Rostagno, la Regione non l'ha fatto è perché "forse ci sono le elezioni tra qualche mese... per di più prima l'assessore affermava di voler votare lo studio Ires di Giunta o di Consiglio Regionale, ma non si doveva rimandarlo all'assemblea scatenando un caos totale".

Qualora (e quasi sicuramente sarà così) il nuovo studio Ires faccia passare in vantaggio l'area Montefibre, "stiamo valutando cosa fare. Intanto ci sembra abbastanza anomalo che in assemblea si debba votare quel documento, anche se non sappiamo cosa dobbiamo votare: lo studio o la scelta tra il primo e il secondo sito?"

Infine Rostagno parla di un'altra questione che aveva infiammato gli animi: "Chiediamo almeno che siano i sindaci delle aree interessate a votarlo, perché i sindaci dei comuni che gravitano su Torino che senso ha farli votare per il nuovo ospedale di Ivrea, dove non andranno mai in emergenza?".

La lettera per i consiglieri

Mentre scriviamo, i sindaci stanno inoltre leggendo una lettera indirizzata a tutto il consiglio regionale. Ne riportiamo alcuni passaggi. "Se la spinta per orientare la scelta verso l'area ex Montefibre - scrivono i sindaci - dove si consumerebbe meno suolo, è stata così forte da proporre di costruire un casello autostradale pur di far aumentare il punteggio c'è qualcosa che ci sfugge".

E ancora: "Da un lato non si vuole consumare suolo e dall'altro lo si consumerebbe ancora di più con la realizzazione del nuovo casello". I sindaci si concentrano poi sul fatto che l'ospedale nell'area Montefibre non sarebbe espandibile, e questo non gioverebbe siccome "l'esperienza covid [che ha richiesto l'espansione degli ospedali, ndr] ci ha insegnato che nulla può essere dato per scontato e che il ripetersi di una pandemia non è una possibilità così remota".

Peraltro, il nuovo ospedale verrebbe collocato "tra edifici scolastici, supermercati, uffici giudiziari e palazzi residenziali". Al contrario, l'ospedale in area Ribes sarebbe facilmente accessibile e in accordo con le nuove prescrizioni in fatto di ingegneria ospedaliera da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.

I sindaci sono stati poi ricevuti in consiglio regionale, dove hanno potuto esporre le proprie perplessità. Tutto è stato messo a verbale, ma il verdetto verrà comunque fuori dall'assemblea dei sindaci di venerdì.

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