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Nuovo ospedale di Ivrea: Cirio e Icardi se ne lavano le mani

Domani mattina è (o era) in programma un presidio davanti alla sede regionale

Nuovo ospedale di Ivrea: Cirio e Icardi se ne lavano le mani

l'assessore regionale alla sanità del Pirmonte Luigi Genesio Icardi

Quando il Governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale alla sanità Luigi Genesio Icardi han saputo che un gruppo di sindaci, capitanato dal consigliere regionale Mauro Fava, si era inventato un presidio a Torino a sostegno dell’area Ribes a Pavone Canavese  per il nuovo ospedale di Ivrea, è venuto il latte alle ginocchia. 

Si sono guardati negli occhi e, colpo di genio,  han detto “adesso basta! Decidano loro dove vogliono costruire il nuovo ospedale di Ivrea e del Canavese...”. 

Il presidio avrebbe dovuto tenersi domani, il comunicato stampa è di questa mattina...

Si legge: “Abbiamo inviato alla Conferenza dei sindaci dell’Asl To4 lo studio tecnico sulla valutazione dei siti individuati (Pavone Canavese, Ivrea Montefibre ed Ivrea Olivetti) per la realizzazione del nuovo ospedale dell’Asl To4, aggiornato sulla base dei nuovi elementi di giudizio analizzati dal Gruppo di lavoro nella riunione di giovedì scorso.  La Conferenza dei sindaci è stata così invitata ad esprimere il proprio parere, in tempo utile per la prossima riunione della Giunta regionale, in programma lunedì prossimo 31 luglio, in modo da acquisire un ulteriore elemento di valutazione, nel rispetto dei tempi concordati....”.

Nè più e nè meno di ciò che andiamo dicendo da mesi, anzi da anni. Lo dicevamo all’ex sindaco nonchè presidente della Conferenza dell’Asl To4 Stefano Sertoli e lo abbiamo ribadito a Matteo Chiantore, l’ultima volta con un articolo “on line” di venerdì scorso (qui sotto!).

Morale?

Da qualche ora i sindaci han cominciato a fare quel che avrebbero dovuto fare fin dall’inizio. Tutti a caccia del 51% dei voti in assemblea. Tutti attaccati al telefono come dei centralinisti Telecom, Wind o Vodafone. 

Considerando che i sindaci delle città più grandi sono governate dal Pd, l’impresa, almeno sulla carta, non dovrebbe essere poi così difficile. 

Peccato che i “partiti” oggi contino davvero pochino. Impossibile immaginare un  “ordine di scuderia”, ancor meno un diktat del segretario regionale o provinciale. Ognuno voterà secondo scienza e coscienza o più preferibilmente in base alle amicizie che ha...

C’è da aggiungere che allo stato dell’arte il presidio che avrebbe dovuto tenersi questa mattina di senso non ne ha più uno che sia uno.  Immaginatevi la scena. “Buongiorno Icardi, siamo venuti qui per il nuovo ospedale...”. E l’altro, con il ghigno in fronte.... “Non siete abbastanza rappresentativi...”.

Ancora una cosa. C’è chi si chiede che cosa ci sia scritto nell’aggiornamento allo studio Ires e, su questo, senza dover contattare un mago o un astrologo e facile prevedere un “sostegno”  (se non proprio incondizionato, quasi) per l’area Montefibre a Ivrea. 

E adesso? Adesso che si fa?

Largo al litigio, alle urla, a chi farà la voce più grossa in assemblea.... 

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