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Rivarolo
24 Dicembre 2022 - 21:40
Alle 15 in punto di oggi pomeriggio hanno iniziato a incolonnarsi in via Ivrea con gli stessi mezzi con cui fanno il mercato. Una presenza fortissima la loro, piena di sdegno e di voglia di ripartire. Sono gli ambulanti rivarolesi, quelli che proprio nella centralissima via Ivrea facevano il mercato.
Fino alla pandemia da covid 19, quando l'amministrazione di Alberto Rostagno li ha fatti spostare nel periferico corso Rocco Meaglia. Motivazione: il distanziamento sociale, che sarebbe stato più garantito sul corso rispetto alla stretta via Ivrea. Ne ha risentito la clientela, e di conseguenza anche il fatturato. Quando l'emergenza era passata, i commercianti hanno iniziato a sperare che sarebbero potuti tornare in centro.
Uno dei cartelli appesi ai mezzi
Niente. Questioni di sicurezza, dicevano dall'amministrazione. Le norme, i tecnici, le circolari dei vigili del fuoco. Tutto sembra andare contro il rientro in centro. Gli ambulanti rivarolesi avevano già tentato di dialogare più volte con l'amministrazione. Avevano anche organizzato una manifestazione, che avevano però poi cancellato in segno di dialogo e voglia di collaborare.
Era aprile di quest'anno. Dopo otto lunghi mesi, però, loro sono ancora in corso Meaglia. Da qui la decisione: si scende tutti in piazza la vigilia di Natale. E così hanno fatto. Si sono disposti lungo via Ivrea in maniera ordinata e pacifica. Qualcuno, però, non gradiva la loro presenza.
I commercianti protestano di fronte a Palazzo Lomellini
Qualche commerciante fisso, infatti, ha iniziato ad alzare i toni contro di loro. Tutti quei furgoni lì in fila, evidentemente, disturbavano la loro attività. "Non siete autorizzati" ha addirittura detto qualcuno. Ovviamente non era vero: gli ambulanti, lì, potevano starci.
Erano una ventina, forse anche di più. Hanno iniziato ad attaccare dei cartelloni sui loro mezzi. Uno per furgone, tutti con messaggi inequivocabili. Poi, qualcuno ha disposto delle sagome bianche per terra. Erano i morti ammazzati dalla crisi economica. In piazza si è visto anche qualche politico.
Fabrizio Bertot, capogruppo di Riparolium, di sfuggita. Poi Guido Novaria, consigliere di maggioranza, Infine, Marina Vittone, capogruppo di Rivarolo Sostenibile. Sono stati tutti discreti: nessuno, evidentemente, ha voluto "mettere il cappello" su quell'evento, che doveva essere solo ed esclusivamente dei commercianti.
"Siamo qui per gridare forte la nostra sofferenza"
"Abbiamo organizzato questa manifestazione per sensibilizzare l'amministrazione a riportarci nei nostri storici posti di lavoro - ha detto di fronte ai giornalisti Paolo Rivoli, che rappresenta da mesi ormai gli ambulanti rivarolesi -. Il mercato è stato spostato per via del covid, ed eravamo stati rassicurati che saremmo ritornati a emergenza finita".
Ma l'emergenza è poi davvero finita, "e la situazione - raccontava Rivoli - continua a essere grave: abbiamo un calo delle vendite, siamo in un'area inadeguata, tutti i giorni dobbiamo combattere con le avversità atmosferiche, possiamo usare solo bagni chimici. Siamo qui per gridare forte la nostra sofferenza. Capiamo che oggi possiamo dare qualche problematica ai negozianti, ma siamo in una situazione difficilissima".
Rivoli e Nardozzi si sono presi un momento per parlare ai giornalisti
Dopo Rivoli è intervenuto Giancarlo Nardozzi, sindacalista del Goia Fenapi, l'organizzazione che si occupa da tempo del dramma degli ambulanti rivarolesi: "Ci troviamo sempre di fronte ad amministrazioni che tendono a cancellare i mercati. Tanti hanno approfittato delle ordinanze anticovid. Son due anni che stiamo concertando, ma è stata una concertazione a senso unico: non c'è stato un aiuto a trovare una soluzione, ci è sempre stato detto: o così o così. L'altro giorno l'amministrazione ha incaricato un architetto per trovare una situazione, ma l'hanno fatto solo perché c'era lo stato d'agitazione, per darci un po' di camomilla...".
Nardozzi ventilava una sorta di protesta ad oltranza per richiedere il rientro del mercato in centro: "Noi concertiamo ma la protesta non si ferma qua".
I commercianti uniti in piazza
Rostagno riceve i manifestanti, chiede di pazientare
Alla fine, il sindaco di Rivarolo Alberto Rostagno ha ricevuto una delegazione di manifestanti. Il sunto dell'incontro non lascia spazio a troppa speranza. Il sindaco chiede di pazientare.
"Dall’incontro di oggi pomeriggio con il Sindaco e l’assessore al commercio Helen Ghirmu - ha spiegato Rivoli ai giornalisti in attesa fuori da Palazzo Lomellini - si sono raggiunte queste conclusioni: entro i primi 15 giorni di gennaio ci comunicheranno quando il nuovo tecnico che ha incaricato l’amministrazione (pare lo abbiano incaricato il 13 dicembre) darà una data massima per effettuare una simulazione dei tempi di sgombero di Via Ivrea e corso Torino: questa simulazione comporterà la collaborazione da parte nostra con una vera e propria prova con le bancarelle piazzate nei nostri posti storici. Ovviamente abbiamo richiesto che tutto ciò avvenga in tempi brevi! Nel frattempo vengono bloccate le graduatorie per un nuovo spostamento. Manteniamo comunque lo Stato di Agitazione permanente!"
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