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Il circolo sociale di Cuorgnè

Un articolo di Giovanni Bertotti. Articolo tratto dalla rivista Il Canavèis

NEL RIQUADRO Cartolina invito per serata danzante del 1903

NEL RIQUADRO Cartolina invito per serata danzante del 1903

Negli ultimi decenni dell’Ottocento Cuorgné vive un periodo di notevole sviluppo e dinamismo che ne fanno la capitale dell’Alto Canavese.

La grandiosa Manifattura, fondata nel 1872, fornisce lavoro e maggior benessere a centinaia di operai mentre le maestranze, di origine svizzero- tedesca, introducono mentalità più aperte e nuovi modi di vivere, non più basati soltanto sul lavoro agricolo o sul piccolo commercio.

NEL RIQUADRO II menù della cena, in onore dei soci, in programma il 10 ottobre 1909 

Le novità offerte dalla tecnica sono subito accolte con favore: la luce pubblica con gas prodotto in Manifattura (1873) poi elettrica (1897), il telegrafo (1878) poi il telefono (1911), la ferrovia a vapore per Torino (1882)… Anche l’assetto urbanistico si rinnova con nuove vie, piazze più ampie, l’asilo infantile (1867), la nuova caserma degli alpini (1878). Il Teatro Comunale, vero gioiello per l’epoca, ospita regolarmente opere teatrali e concerti.  Le piccole attività artigianali prendono una connotazione di tipo industriale, esportando i prodotti fuori dell’ambito strettamente locale.

Il benessere economico si riflette anche sul maggior tempo libero: nascono associazioni sportive, ricreative, culturali… 

I nuovi imprenditori, i ricchi borghesi, i professionisti, i nobili si organizzano in un Circolo Sociale. Sociale  non perché aperto a chiunque, ma perché riservato ai soli soci; non ci sono ufficialmente preclusioni di censo o professione ma la presenza di una quota di iscrizione abbastanza elevata, equivalente all’incirca ad un mese di lavoro di un operaio medio, limita già di molto il numero e la qualità dei soci. Per non parlare delle varie manifestazioni che si pagano a parte, delle serate danzanti cui sono ammessi solo abiti eleganti…

Ci è giunto il volumetto “Statuto Organico del Circolo Sociale di Cuorgné” stampato in 16° nel 1889 dalla tipografia Fratelli Vassallo di Cuorgné.

Vi si legge la data d’inizio dell’associazione, il 1° maggio 1889; scopo è quello di “procurare ai soci un luogo di ritrovo per occasione di lettura ed un mezzo di gradevoli trattenimenti”. Ci sono Soci Effettivi, che pagano una quota di lire 20 all’iscrizione oltre a due lire al mese, e “temporari” o aggregati che pagano la sola quota mensile. Però “nessuno degli aventi dimora stabile in Cuorgné potrà far parte del Circolo se non come Socio effettivo. Si fa un’eccezione per quelle famiglie che contano vari membri, nel qual caso basterà un solo Socio effettivo e gli altri da annoverarsi fra i temporari.” A scanso di futuri soci “non graditi” l’art. 6 stabilisce: “Per essere ammessi fra i Soci fa d’uopo essere proposti da altri due Soci o farne domanda per iscritto alla Direzione ed ottenere i due terzi dei voti a squittinio (sic) segreto senza precedente discussione. Non si avrà per valida la votazione se non sarà presente la metà dei Soci.”

Sono poi previsti i Soci onorari in “persone eventi titolo di benemerenza ed una posizione sociale elevata, e gli “invitati”, persone di passaggio a Cuorgné “ammessi alle sale del Circolo ma non oltre la durata di quindici giorni senza il consenso della Direzione.”

Si dichiarano decaduti i Soci “per gravi motivi di demerito” o per morosità nei pagamenti. Si regolano poi lo svolgimento delle Adunanze, la nomina dei componenti della Direzione (Presidente, Vice-presidente, Segretario, Cassiere e Archivista) con le rispettive mansioni. La Sede Sociale “è stabilita in un appartamento decentemente disposto, mobigliato e mantenuto per il giornaliero ritrovo dei Soci con sale per giuochi, lettura, feste e ricevimenti.” Vi sono “solamente permessi i  giuochi cosidetti di Società ed è severamente vietato giuocare denari” (art.20). E’ infine “vietato assolutamente di asportare dalle Sale del Circolo giornali o qualsivoglia altro oggetto in caricamento per sola comodità dei Soci ed è neppure in facoltà della Direzione di accordare un tale permesso.”

Questo Statuto reca la firma del Presidente F. Oliveri e del Segretario avv. V. Morgando.

E’ probabile che già nella discussione per l’approvazione si siano verificate discussioni con richieste di modifica, che troviamo trascritte come correzioni o aggiunte a penna in alcune altre copie dello Statuto.

NEL RIQUADRO Invito ad una gita a Ronco Canavese del Circolo Sociale, anno 1956

Infatti la durata inizialmente prevista dell’associazione in anni sei, è corretta con “indeterminata”; tra le finalità associative si inseriscono anche “svariati divertimenti sportivi (ad es. il pattinaggio, la scherma ecc.)” da finanziare con apposite “Azioni” ed ammissione a tali attività dei soli soci azionisti e loro famigliari. Da notare che il pattinaggio su ghiaccio si era sviluppato notevolmente proprio a Cuorgné, con apposito patinoire sulle rive del Gallenca, introdottovi dalle maestranze della Manifattura provenienti dai Cantoni svizzero-tedeschi ove questo sport era tradizionalmente praticato. La scherma poi era molto di voga in quest’epoca. Si ritocca anche la quota associativa portandola a £ 24 annue (e non più solo all’atto dell’iscrizione).

Non si conosce l’ubicazione della Sede Sociale in questi primi decenni. Su alcuni cartoncini-invito per “intrattenimenti musico-danzanti” figura sul retro una fotografia di Piazza Pinelli: è possibile che, essendo all’epoca questa piazza il centro del paese, vi si trovasse la sede del Circolo, forse nel palazzo Pinelli che disponeva di eleganti saloni affrescati. Parrebbe di leggere il cognome Pollino nella firma autografa del Presidente.

Un foglio di convocazione per l’adunanza del 13 gennaio 1904 riporta il rendiconto dell’anno passato ed il bilancio preventivo per il 1904. Compaiono 25 soci effettivi che versano in totale £ 600, più altre entrate “eventuali”; si prevedono £ 300 di spesa per affitto locali, 200 per l’illuminazione, 60 per il riscaldamento, 75 per giornali, 100 per balli e feste.

L’attività, a giudicare dai cartoncini-invito pervenutici, è decisamente intensa: nei primi mesi del 1904 abbiamo tre concerti, ognuno di 4 – 5 brani musicali anche famosi e impegnativi, e una gran veglia danzante (6 febbraio).

Un documento del 1906 riporta il nome del presidente avv. Vittorio Vernetti-Blina.

Si organizzano anche, nei locali della sede, raduni conviviali: la cena del 10 ottobre 1909 è offerta dai soci in onore dei Soci onorari comm. Tenente Generale Giuseppe Perrucchetti, comm. Maggior Generale Giorgio Cigliana e comm. avv. Giovanni Cigliana. 

Il Circolo cuorgnatese compare sovente nelle cronache mondane dell’epoca ed in particolare sul giornale trisettimanale “Il Venerdì della Contessa – Gazzettino mondano – artistico – sportivo – letterario” fondato nel 1888 e pubblicato a Torino. Le cronache mondane, anche dalla provincia, vi hanno un netto sopravvento: si descrivono con ricchezza di particolari le feste, gli intrattenimenti teatrali e mondani, i pranzi e le cene di gala… con particolare attenzione all’abbigliamento delle signore, evidentemente compiaciute di essere notate.

Riportiamo soltanto alcuni brani di una di queste relazioni, che riguarda l’associazione cuorgnatese, pubblicata sul numero del 16 settembre 1911 di questo giornale.

Il Presidente del Circolo Sociale, dott. Negri, ha organizzato una scampagnata con pranzo a… Valperga, sfidando “le difficoltà ed i pericoli di un viaggio in automobile”! Evidentemente bisogna esibire i nuovissimi mezzi di locomozione! 

“Ed io chiedo venia alla graziosa signorina Silva, così idealmente bella nel vestito crème, alle signorine Savi, leggiadre nella splendida toilette bianca, Morgando elegante in vieux avorio, se le dimentico un momento per cedere il primo posto alle signore per le quali non oso far confronti, ma che paragonerei volontieri ad un superbo mazzo di fiori profumati. E così: le signore Debernardi-Nallino, giovane e cortese gentildonna dall’amabile sorriso in pizzo bianco, la Garbagnati-Maragliano elegante figlia della “Superba”, che ha negli occhi il fluttuar del suo mare, in bianco; Chiantelassa-Dardano, ammirata sempre, in avorio con ricami ajour, Giachetti elegante in bianco con cintura d’oro, Silva in bianco e in nero, e in bianco la Chiapparini che fra breve lascierà Cuorgné privandolo così d’un gentile ornamento, Peruchetti in mauve, Favero in nero, Morgando in voilage bigio, Meyer in bianco, Rolando in pizzo nero su bianco, Perotti in seta nera voilé di tulle ed altre ancora.”

“Tra i cavalieri: dott. Negri, ing. Garbagnati, avvocati (la legge non manca mai) De Bernardi, Tarizzo, Chiapparini, Cagno, Scotti, Data, ing. Barosi, Silva, Arietti, Bertelli, cavalier Chiantelassa e figli, Novaria, Bertotti, generale Peruchetti, Meyer, ecc.

A mezzanotte le automobili cominciarono il lavoro di spola fra Valperga ed il Circolo Sociale di Cuorgné, dove tutta la comitiva bevette lo champagne di chiusura, non della serata ma soltanto del banchetto perché le danze si iniziarono animatissime per proseguire fino a tardi nel nuovo giorno…”.

Seguono, nello stesso stile, relazioni puntigliose di un’altra escursione del Circolo Sociale a Belmonte ed a Spineto. 

“Al Circolo Sociale poi si sono avute parecchie serate danzanti … non faccio elenco di nomi per non ripetermi…”.

L’attivita del Circolo non si interrompe neanche nel periodo bellico: continuano i ricevimenti, i ritrovi a teatro, le toilettes all’ultima moda delle signore…

La guerra compare solo di riflesso come nell’articolo dello stesso giornale del 12 ottobre 1917 ove si lamenta solo l’assenza di “giovanotti, in ben altre faccende affaccendati” e dello stesso Presidente del Circolo “il quale sotto la brillante divisa di capitano medico miete vittime a iosa non solo colle sue cure, ma anche e più col suo sorriso affascinante…” E’ evidente il tentativo della buona società locale di rimuovere dalla mente, facendo finta di ignorarla, la tragedia che sta avvenendo al fronte.

Il Circolo Sociale prosegue negli anni ’30, purtroppo pochissimo documentati: una delle cartoline di invito ad un’adunanza riporta sul retro l’indirizzo della sede: “Corso Principe di Piemonte n. 3” (attuale via Torino) e “Parco Estivo – Corso 28 Ottobre”.

Non si hanno notizie del secondo periodo bellico nel quale probabilmente l’associazione si è disciolta; risulta ricostituita ufficialmente il 31 dicembre 1953 con una serata danzante nei “nuovi locali” al primo piano di Corso Dante 7 di proprietà della famiglia Tha. Ideatore ed animatore di questa riapertura del Circolo è l’imprenditore Mario Ceretto, titolare del più grande negozio di articoli sportivi e di materie plastiche a Cuorgné. Lo stesso Ceretto si fa promotore dell’istituzione del Tennis Club Cuorgné, con direzione in via Torino 9 presso il suo negozio e campi in località Pedaggio lungo la strada per Salto. L’inaugurazione dei campi si svolge il 12 settembre 1954 con un Torneo Sociale, la cui premiazione avviene il successivo 18 settembre con un trattenimento danzante presso il Circolo Sociale, a testimoniare lo stretto legame tra le due associazioni.

Qui riprendono le serate danzanti, sfilate di moda, balli dei bambini, premiazioni di gare sportive; si organizzano gite ed escursioni. All’interno della sede si trovano anche un locale bar ed una sala per bigliardo. Segretario è il rag. Vassallo. Dopo i primi anni di successo i soci si riducono mentre aumentano le spese.

Nel 1962 è presidente il comm. Giuseppe Trione; ci sono 89 soci ordinari (pagano £ 10mila all’anno), 12 soci a quota ridotta ed un socio che paga £ 100mila l’anno.

Nell’estate un incendio distrugge il locale-bar e danneggia quelli adiacenti. Risulta che la proprietà non intende ripristinarli senza garanzie del rinnovo della locazione. Il bilancio d’altra parte si presenta in passivo di £ 237mila per l’affitto e spese per i locali (luce, telefono, riscaldamento…). 

Il Presidente dà le dimissioni e convoca un’assemblea straordinaria per il 10 dicembre dopo la quale l’attività sociale risulta sospesa.

Si cedono gli arredi; il pianoforte è donato alla scuola media, il bigliardo al CRAL…

Del glorioso Circolo Sociale di Cuorgné rimane solo più una memoria sempre più difficile da ritrovare.

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