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Colpi di scena, forature ed emozioni a non finire: finale rocambolesco al Rally Città di Torino

La quarantesima edizione della manifestazione promossa dalla RT Motorevent ha lasciato tutti con il fiato sospeso fino all'ultimo

Alessandro Gino

Una foratura nel finale ha impedito ad Alessandro Gino di mettere le mani sul Rally Città di Torino

Passano le edizioni, ma il Rally Città di Torino mantiene sempre inalterato il suo fascino, confermandosi ogni anno appuntamento di grande spessore tecnico e spettacolare, capace di regalare improvvisi colpi di scena fino agli ultimi metri di gara. Il traguardo delle quaranta edizioni ha visto al via 107 equipaggi, fra i quali una ventina di vetture in gara per il 14° Rally Storico.

Araldo Boero 2025 ROLLING FAST

Nuova affermazione al Rally Città di Torino per Jacopo Araldo e Lorena Boero (FOTO ROLLING FAST)

Come lo scorso anno la cerimonia di partenza si è svolta nella suggestiva cornice del centro storico di Venaria Reale. I concorrenti hanno quindi raggiunto il riordino notturno di Ciriè, da dove sono usciti la mattina seguente diretti a Rubiana per il via della gara. Una sfida cronometrata che ha vissuto una prima parte dove i lombardi Damiano De Tommaso e Sofia D’Ambrosio hanno dato l’impressione di poter recitare il ruolo di protagonisti. Il pilota varesino, in gara su una Citroen C3 Rally 2, ha fatto segnare il miglior tempo sulla prima prova speciale, incrementando il bottino con il successo anche nel primo passaggio sul Col del Lys.

De Tommaso D'Ambrosio

Rally sfortunato per Damiano De Tommaso e Sofia D'Ambrosio (FOTO RT MOTOREVENT)

La prova di Monastero ha regalato però il primo grande sussulto. De Tommaso ha forato perdendo oltre 6'. Giunto quindi al parco assistenza di Ciriè, il lombardo ha deciso di fermarsi. La prova nel cuore delle Valli di Lanzo ha fatto registrare il successo di Jacopo Araldo e Lorena Boero, al via sulla Skoda Fabia del team Munaretto con i colori della Meteco Corse, che hanno così assunto il comando delle operazioni. Questo parziale è stato "fatale" anche per Fabrizio Margaroli e Leone Natoli, attardati pure loro da una foratura.

Alessandro Gino

Il pilota cuneese Alessandro Gino ha solo sfiorato il successo finale

Nella seconda parte del Rally Città di Torino la sfida ha vissuto sul recupero perentorio di Alessandro Gino e Corrado Bonato, che hanno piazzato la potente Citroen Wrc davanti alla Skoda di Araldo sul tratto di Rubiana, per poi ripetersi sull’impegnativo secondo passaggio al Lys, dove l’imprenditore cuneese ha completato l’operazione aggancio passando a condurre in classifica. A questo punto la gara sembrava decisa, ma sulla prova di Monastero, ultimo impegno della giornata, c'è stato ancora spazio per un ultimo colpo di  scena. Gino ha spigolato un pneumatico ed è stato costretto a rallentare decisamente, lasciando via libera ad Araldo.

La scelta di non sostituire in prova lo pneumatico forato ha permesso al cuneese della Citroen di mantenere la seconda posizione assoluta alle spalle di Jacopo Araldo e Lorena Boero, che hanno così firmato per la sesta volta l’albo d’oro della competizione torinese. Sul terzo gradino del podio sono saliti il valdostano Elwis Chentre insieme a Federico Boglietti sulla Skoda Fabia, protagonisti di una prima parte di gara meno frizzante ma comunque in grado di conquistare una posizione utile a garantire punti importanti ai fini della classifica di Zona.

Tavelli Cottellero

Sesta posizione assoluta per l'equipaggio canavesano composto da Gianluca Tavelli e Nicolò Cottellero

Quarto posto finale per Patrick Gagliasso e Dario Beltramo, al via sulla Skoda del Team Roger, anche loro soddisfatti per una prestazione precisa e senza particolari sbavature. In quinta piazza Stefano Giorgioni e Lilliana Armand, pure loro in gara su una Skoda Fabia e molto determinati nella seconda parte di gara. Sesti assoluti i canavesani Gianluca Tavelli e Nicolò Cottellero (Skoda Fabia), seguiti nella generale con una vettura identica da Mauro Tessa e Roberto Marsero, protagonisti di una gara impeccabile. Fabrizio Ceriali e Mara Miretti hanno fatto loro l'ottava posizione a bordo di una Skoda, vettura identica a quella che ha permesso a Mauro Beltramo e Alberto Eriglio di entrare nella Top Ten in nona posizione.

Decimo posto, grazie ad una prestazione di grande spessore, per il biellese Massimo Lombardi e Nicolò Micheletti, che hanno vinto la classe delle Rally 4 e la classifica delle due ruote motrici, che ha fruttato loro punti molto importanti in ottica Coppa Rally di Zona. Federico Santini e Maurizio Cappelletti hanno invece portato all’esordio la versione evoluta della Skoda Fabia, con la quale ad una prova dal termine occupavano la quinta piazza assoluta. Proprio sull’ultimo impegno una foratura ha però fatto perdere loro la possibilità di entrare fra i primi dieci. Per la cronaca, infine, hanno concluso la gara 62 degli 88 equipaggi al via.

Ivo e Sarah Frattini ROLLING FAST

Il successo nel Rally Storico, come accaduto lo scorso anno, è andato a Ivo e Sarah Frattini (FOTO ROLLING FAST)

Spostando l'attenzione sul Rally Storico, giunto alla quattordicesima edizione, i novaresi Ivo e Sarah Frattini hanno bissato il successo dello scorso anno portando alla vittoria la Bmw M3 davanti alla Ford Sierra Cosworth dei torinesi Riccardo Ala e Alberto Bausola e all'altra Bmw M3 di Paolo Pastrone e Massimo Barrera

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