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16 Gennaio 2023 - 20:01
Inverno (foto d'archivio)
D’inverno la notte gela. Questo era il quadro normale fino a una decina d’anni fa. Ora fa notizia. Che la minima scenda sottozero sarebbe normale, visto il punto del calendario che abbiamo raggiunto. Infatti, secondo le statistiche climatologiche raccolte in due secoli di meteorologia piemontese, il periodo caratterizzato dal massimo del freddo annuo è proprio quello a cavallo della metà di gennaio. Secondo la tradizione invece, il punto di massimo freddo sarà raggiunto a fine mese, in corrispondenza dei giorni della merla. Mediando tra i due approcci, è evidente che la seconda metà di gennaio mette tutti d’accordo, risultando- in media – la più fredda dell’anno per settimesi, gassinesi, sanmauresi e abitanti dei comuni vicini. E’ pertanto normale che faccia un po’ freddo.
Le previsioni confermano che stiamo andando verso un periodo che- soltanto in termini relativi- rispetta la “legge del gelo” descritta più sopra. Solo in termini relativi perché si tratterà di valori ben lontani dai record a cui ci abituammo in passato. Valori di -10°C, raggiunti con relativa frequenza e facilità negli inverni del secolo scorso, sembrano ora traguardi inavvicinabili. Per ora il primato del freddo della stagione in corso risale alle prime luci dell’alba dello scorso 17 dicembre.
Quel sabato mattina la minima scese a Settimo, fino -4°C. In qualche area più esposta alle correnti gelide si toccarono i -5°C. Nei prossimi giorni quel primato potrebbe essere battuto, ma se accadrà, non si andrà gran che oltre. Vediamo quali sono le previsioni.
Martedì 17 è atteso il transito di una rapida perturbazione di origine atlantica. Stando ai modelli, dovrebbe essere l’ultima a trovare un varco prima di un nuovo dominio anticiclonico. Il cielo sarà coperto al primo mattino mentre nel pomeriggio saranno possibili precipitazioni di pioggia mista a neve. Gli accumuli saranno inconsistenti perché la nostra porzione di Piemonte si troverà in ombra pluviometrica rispetto alla perturbazione. In pratica, in questi casi, le Alpi fungono da ombrello e quindi “ci si bagnano a malapena i piedi”. Gli accumuli saranno via via più significativi ogni chilometro più a est, quindi Gassino attende qualche goccia d’acqua in più di Settimo, Verolengo qualcosa in più di Gassino, Crescentino più di Verolengo e così via fino alla Lombardia dove località come Cremona attendono accumuli preziosi, oltre i 10 mm.
Sono attese nevicate copiose, nei prossimi giorni, sull’Appennino Tosco-Emiliano. Beati loro, è proprio il caso di dire guardando alle “tasche vuote” del povero bilancio nivo-pluviometrico piemontese. Tornando alla nostra zona, da mercoledì il tempo bello, ma con le correnti in rotazione da est sarà anche freddo.
La minima scenderà, giorno dopo giorno. Mercoledì si andrà poco sottozero, ma giovedì sono previsti -3°C, venerdì -6°C e sabato si potrebbe arrivare al record, per quest’anno, di -8°C.
Davvero un freddo polare, in epoca di global warming.
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