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Quel Nientologo di Volpatto

La vita è un Cìcles!

Maleducazione a colpi di cìclès: una piaga da sradicare

Cìcles

Cìcles (foto di repertorio)

Dovrebbe essere ovvio: non si mastica il Cìclès in faccia alla gente, né lo si sputa a terra. Erano altri tempi, vero, ma i nostri genitori ci insegnavano quella e tante altre cose, dallo stare a tavola a come si saluta a non urlare a vestirci bene la domenica andando alla messa. 

E a parte pranzo e cena di fronte agli altri non si rumina. Né cìclès né altro, ovvio. Ma oggi a scuola i professori devono chiedere di sputare il cìclès. E non per terra, please. Cìclès, gomma americana, chewin-gum, La vita è un cìclès è un bel libro della Oggero e  “Cìclès!” asserisco anch’io, mentre combatto per non pestarli in pieno centro, a lato delle scuole elementari. Poi in via Italia, stessa faccenda.

Basta cìclès! La mia non è solo una preoccupata esclamazione in anglo-piemontese. È un proclama nell’idioma autoctono settimese. Cìclès! Cìclès ovunque, sulla strada, sul marciapiede, addirittura sopra il ciglio di un alto muretto che dev’essere stato abbastanza difficile raggiungere, probabilmente un fenomeno, Cìclès al piede, ha fatto una specie di cross verso la porta avversaria che poi è quella di un cittadino, poraccio, cui toccherà pulire.

Cìclès! Presumibilmente da bocca di uomo oppure donna, le intelligenze in città sono variegate e ondivaghe e si guardano bene dal mondare la sozzura. Provvedimenti:

A – Si raccolgono i cìclès da terra e li si rispedisce al mittente.

B – Si pestano incollandoli alle suole. Filanti, se freschi di masticazione.

C – Li si lascia seccare, ne si misurano peso e lunghezza e li si traduce all’Asl.

D – Si multano i cafoni maleducati che sporcano e non puliscono.

E – Si consigliano gli stessi di procurarsi paletta, sacchetto e salvietta e detergere. O ci si raccomanda quantomeno di sputare la vettovaglia nel cestino. Inoltre si spiega a chi è corto di cervello che non si tratta soltanto di decoro, è un problema igienico, ci sono scuole, asili, anziani, negozi, dottori e i locali di importanti associazioni. Lasciare pulito è un dovere civico. In ultimo, si sprona l’Amministrazione comunale ad attivarsi: dove non arrivano i maleducati, devono arrivare loro. Non è bello, ma è così.

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