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Per chi suona la campan?

Sinodo dei vescovi... Arrivano i piemontesi

Non saranno perciò le benedizioni alle coppie omosessuali o le donne prete ad invertire la rotta

papa francesco

Papa Francesco

Sono stati resi noti i nominativi dei partecipanti alla XVI Assemblea ordinaria  del sinodo  dei vescovi che si terrà in autunno e alcuni di loro hanno destato un certo clamore. 

Il più noto tra i «Padri sinodali», invitato speciale dal Santo Padre, è però senza alcun dubbio Luca Casarini leader della sinistra antagonista no-global che l’opinione pubblica italiana  imparò a conoscere nei giorni drammatici del G8 di Genova del 2001 ed è  attualmente indagato per immigrazione clandestina. Così pure il gesuita padre James Martin capofila della linea aperturista sulle battaglie arcobaleno.

Di nomina pontificia sono la teologa spagnola Cristina Ingéz Sanz, sostenitrice dell’ordinazione femminile e i cardinali di Washington, Wilton Gregory e di Chicago  Blase Joseph Cupich contrari a chi vorrebbe negare l’eucarestia ai politici favorevoli all’aborto.

Roberto Repole

Ben tre sono i piemontesi che saranno presenti al  sinodo. Il primo, nominato direttamente dal papa, è monsignor Marco Mellino, albese, segretario del C9, il consiglio dei cardinali, stretto collaboratore del pontefice e che apapre sempre di più come un prelato destinato a qualche diocesi piemontese (Ivrea ?). 

Gli altri due – eletti dalla Conferenza episcopale italiana – sono monsignor Roberto Repole, arcivescovo di Torino e monsignor Giulio Brambilla, vescovo di Novara. Vi è anche un laico,  il dottor Paolo Foglizzo, torinese, economista, direttore della rivista dei gesuiti «Aggiornamenti Sociali».  

L’impressione è che le nomine siano  state pilotate dall’alto al fine di predeterminare l’esito del sinodo in vista di una Chiesa sempre meno Una, Cattolica e Apostolica e sempre di più simile a qualche confessione riformata.  La realtà dimostra però che proprio laddove più la Chiesa s’è mostrata dedita ai cambiamenti e al maquillage per rendersi più attraente annacquando la  dottrina,  l’esodo dei fedeli ha raggiunto cifre record, come per esempio in Germania,  dove per avvicinarsi alla gente, benedicendo le coppie omosessuali, abolendo il celibato sacerdotale e aprendo all’ordinazione delle donne,  si è aperta la strada prima alla marginalizzazione e poi all’insignificanza (numerica e di ruolo) e poi all’estinzione. Nel 2022 più di mezzo milione di persone (522.821)  hanno lasciato la Chiesa cattolica in Germania, cifra che supera di gran lunga il precedente record di 359. 338 che risale al 2021.

Un’altra prova si ha  nella  dismissione delle chiese che nel nord Europa si stanno trasformando a centinaia in moschee, discoteche, biblioteche, ristoranti, supermercati e palestre. In Canada si è cominciato a vendere le chiese fin dagli Anni Settanta, in Germania, dal 2000 oltre 500 chiese cattoliche sono state dismesse e 140 abbattute, sul versante protestante la chiese demolite, vendute o convertite ad altro uso sono state 380. In Belgio, nella  regione di Bruxelles, su 110 una ventina di chiese sono state dismesse.

Non saranno perciò le benedizioni alle coppie omosessuali o le donne prete ad invertire la rotta di un cristianesimo che appare sempre più - come il sale evangelico – essersi evaporato e aver perso sapore.  

* Frà Martino

Chi è Fra Martino? Un parroco? Un esperto di chiesa? Uno che origlia? Uno che si diverte è basta? Che si tratti di uno pseudonimo è chiaro, così com’è chiaro che ha deciso di fare suonare le campane tutte le domeniche... Ci racconterà di vescovi, preti e cardinali fin dentro ai loro più reconditi segreti. E sarà una messa non certo una santa messa, Amen

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