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Calcio

Il derby degli assenti

Sul fronte societario, bilancio in rosso per i bianconeri di 123,7 milioni

Federico Chiesa

Federico Chiesa non sarà tra i prtagonisti del derby della Mole

Quello di sabato 7 ottobre sarà il derby degli assenti. Juventus e Torino si presenteranno in campo con tante assenze importanti. In casa bianconera a pesare sono soprattutto i forfait degli attaccanti Dusan Vlahovic e Federico Chiesa: due pessime notizie per il tecnico Massimiliano Allegri: "Chiesa da risonanza non ha nulla, ma ha dolore: se lo vedo preoccupato, non gioca. - ha spiegato l'allenatore toscano - Parlando con lui, non l'ho visto tranquillo e ho preso la decisione di tenerlo fuori. Viene da un anno in cui si è rotto un crociato, era preoccupato. Mi è capitato che per far giocare uno con un dolore muscolare, poi magari sta fuori un mese e mezzo. Io voglio giocatori sani, quelli mezzi e mezzi non li voglio". Allegri ha poi proseguito così: "Moise Kean sta bene e giocherà" il primo ballottaggio sciolto, con il classe 2000 che sarà alla seconda di fila da titolare. Poi c'è da capire se sceglierà Arek Milik, al rientro dopo lo stop, o Fabio Miretti, che in passato ha già fatto la seconda punta. Oppure, c'è la cosiddetta "allegrata": Kenan Yildiz è pronto, è più trequartista. Contro l'Atalanta ci siamo difesi bene ma potevamo essere più cattivi in attacco, ma nella lista dei 22 giocatori convocati avevamo 10 giocatori che viaggiavano tra il 2000 e il 2005: per abbassare i costi, portare su i giocatori del settore giovanile è importante perché ti rimangono".

Dusan Vlahovic tenuo precauzionalmente fuori da Massimiliano Allegri per la stracittadina contro i granata

Intanto, anche sul fronte societario non giungono buone notizie in casa bianconero. Bilancio in rosso per 123,7 milioni per la Juventus nel bilancio consolidato 2022/23. Il primo trimestre 2023/24 dovrebbe chiudersi "con perdite superiori al terzo del capitale sociale", si legge nella nota della società, e "a supporto della realizzazione del piano 2023/24-2026/27, nonché degli impatti derivanti dagli esiti dei procedimenti sportivi italiani e internazionali", il cda ha definito "le linee guida di una manovra di rafforzamento patrimoniale da attuarsi mediante la riduzione del capitale sociale al minimo legale e contestuale aumento del capitale sociale, a pagamento, fino a un massimo di 200 milioni".

Exor ha espresso il sostegno all'operazione, "impegnandosi a sottoscrivere la quota di aumento di capitale di propria pertinenza, pari al 63,8%, e ha inoltre manifestato la propria disponibilità a effettuare versamenti in conto futuro aumento di capitale per massimi 128 milioni di euro". La Juventus, inoltre, "valuterà di costituire un consorzio di garanzia per la sottoscrizione e liberazione delle nuove azioni eventualmente non sottoscritte". Nella riunione di oggi il cda bianconero ha aggiornato le stime del Piano che va dal 2023/24 al 2026/27, che "conferma le linee strategiche e di sviluppo del Gruppo fondate sulla competitività sportiva, sul rafforzamento del brand e sul consolidamento dell'equilibrio economico-finanziario, con rilevante e strutturale riduzione dell'indebitamento netto".

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