Cerca

Eporedia Futura

Antisemitismo latente e pacifismo di facciata

Cosa dobbiamo aspettarci dall’orazione del Sindaco Chiantore, in chiusura delle commemorazioni?

Il primo cittadino di Ivrea Matteo Chiantore

Il primo cittadino di Ivrea Matteo Chiantore

Risuonano ancora chiare e forti le parole del collega Consigliere Comunale che disse “se Hamas è terrorista io credo che anche Israele sia un terrorista”, indubbiamente una delle frasi più meschine e indegne che siano state proferite all’interno del Consiglio Comunale di Ivrea.

E sicuramente quanto detto, a cui non è seguita nemmeno una condanna del Sindaco Chiantore o di alcun membro della sua Amministrazione, non ha contribuito a rincuorare la comunità ebraica eporediese, che ha recentemente affermato che non parteciperà alla commemorazione del 25 aprile a Lace, dal momento che sono previsti numerosi interventi di esponenti che, verosimilmente, utilizzeranno il loro tempo esclusivamente per scagliarsi contro Israele.

Non è la prima volta, a dire il vero, che gli ebrei italiani vengono contestati e allontanati, più o meno esplicitamente, dalle commemorazioni della Festa della Liberazione, a riprova del fatto che, tra le fila della sinistra più estrema, serpeggi indisturbato l’antisemitismo. 

Fortunatamente, però, qualcuno si è dissociato dalla narrazione per cui chi ricorda e celebra la Resistenza debba schierarsi automaticamente al fianco della Palestina e, nei casi più estremi, perfino di Hamas: sono dell’inizio del marzo scorso le dimissioni dalla carica di Presidente dell’ANPI Milano da parte di Roberto Cenati, in contrasto con la decisione del nazionale di affiliarsi al variopinto mondo dei paci-finti.

Sicuramente la reazione della comunità ebraica eporediese alla scaletta degli interventi a Lace fornirebbe a Cenati un’ulteriore conferma del proprio pensiero e motivazione alla sua scelta ma, per tutti noi, deve essere un monito: diffidare sempre da chi abusa della parola “libertà” – una delle più belle che ci sia – per poi, spinto da interessi politici o ideologici, alla prima occasione utile, sostenere dittature e terrorismi.

E, per finire, una riflessione tutta eporediese: cosa dobbiamo aspettarci dall’orazione del Sindaco Chiantore, in chiusura delle commemorazioni?

Nonostante io sia una persona ottimista per natura, temo fortemente che tanti cittadini, non solo di religione ebraica, potranno sentirsi a disagio per qualche volo pindarico o collegamento tirato per i capelli che potrebbe essere fatto, magari perché richiesto come conditio sine qua non da parte di qualche esponente di maggioranza, di cui ben conosciamo le posizioni su queste tematiche.

Ed ecco che mi sovviene di colpo un ricordo dei tempi della campagna elettorale: trattasi di quando il Presidente dell’ANPI Ivrea, con una mossa che chiamare provocazione sarebbe riduttivo, invitò i candidati sindaco a tesserarsi all’associazione di cui è esponente.

Al fianco di Hamas, direttamente o indirettamente? Mai.

DELLO STESSO AUTORE

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori