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Ivrea

La battaglia per lo Zac! comincia: più di mille persone si mobilitano

Occupare piazza del Municipio. Succederà oggi, dalle 14 alle 16,

I soci della Cooperativa

I soci della Cooperativa

• Lotta per la sopravvivenza dell'atrio del Movicentro
• La rigenerazione urbana minacciata dal centrodestra a trazione Lega
• Lo Zac! diventa un caso politico e terreno di scontro elettorale
• La lotta per la difesa di uno spazio pubblico unico

"Troviamoci allo Zac! questa sera....". In tanti, in più di 200, forse addirittura 300 o 400, hanno risposto all'appello. Ed è sembrata quasi una chiamata alle armi.

Ieri sera, al Movicentro, in quell'atrio che oggi si vorrebbe mettere in discussione, togliendo l'anima a quanto di più bello si sia mai costruito in un luogo che era aria ed è diventato tutto.

Tutti lì per capire che cosa sta succedendo. Lì per impostare una strategia di "guerra". 

La prima "rappresaglia" è stata un successo. All'invito "riempiamo la casella di posta del sindaco" hanno risposto in quasi 1.500. Prossima mossa: occupare piazza del Municipio. Succederà oggi, dalle 14 alle 16, quando sarà in corso la riunione di giunta. Seguirà una protesta in piazza il 20 di marzo, quando è in programma una riunione di consiglio comunale con una mozione che vuole parlare proprio dello Zac!.

Cosa sta succedendo lo hanno raccontato loro, i 15 soci della cooperativa...

"Dal dicembre del 2022 - ha preso la parola Lucia Panzieri - l'Amminsitrazione comunale è nelle condizioni di poter decidere in che modo assegnare questi spazi. Il 12 gennaio abbiamo inviato una pec per chiedere di essere coinvolti nelle decisioni ricordando al sindaco e alla vicesindaca Elisabetta Piccoli che ci avevano promesso un contratto ponte. Ci avrebbe permesso di stare qui non come abusivi a tutela del lavoro dei soci, degli educatori e degli impegni che ci stiamo prendendo partecipando a vari bandi...".

Morale? La risposta non è arrivata. Un silenzio tombale. La precisa volontà di escludere i diretti interessati dalle decisioni sulla gestione degli spazi.

Poi d'un tratto al Movicentro chi ti arriva?

Un paio di architetti inviati dal Comune per fare dei rilievi utili all'accatastamento.

Lucia Panzieri

"Questa cosa - ha commentato Lucia Panzieri - ci ha allarmato. Abbiamo chiamato il sindaco e l'assessore Michele Cafarelli. Li  abbiamo poi incontrato il mercoledì della scorsa settimana... Il sindaco ci ha proposto di essere qui questa sera. Gli abbiamo detto di No. Siamo un po' stanchi di essere usati per poter dire che le cose vanno bene o che le cose andranno bene. Non sta andando bene per niente e siamo molto preoccupati. Il cda ha deciso che questo era un momento per noi e non abbiamo voluto interferenze....".

Tecnicamente, all'incontro, Sertoli e Piccoli han sottolineato che l'atrio non potrà più essere utilizzato e che le "manifestazioni di interesse" avrebbero riguardato tre servizi: il bar con lo spazio centrale che diventerebbe una dispensa e non più un negozio che vende prodotti del territorio. Un infopoint con annesso noleggio bici e due stanze per i giovani. Chi gestirà il locale continuerebbe ad avere il compito di pulire tutto lo stabile e dovrà pagare un affitto.

Stefano Bacchetta

"Per l'atrio - ha spiegato Stefano - Si è fatto riferimento ad un problema di sicurezza...".  Senza tener conto però che esiste un "piano di sicurezza" non ancora approvato dai vigili del fuoco per alcune difformità nelle certificazioni anti incendio. Insomma, i problemi sicurezza ci sono fino ad un certo punto.

Nell'elenco delle "finte preoccupazioni" di Piccoli & Sertoli le bollette dell'elettricità passate da 28 a 100 mila euro all'anno.

"Questo problema si risolve forse con lo spezzatino? - ha stigmatizzato Stefano - oppure intervenendo e facendo efficienza? E dei 45 mila euro all'anno per il riscaldamento che è sempre spento ne vogliamo parlare?".

Insomma le solite balle come paravento all'ideologia che è stata una costante di un'amministrazione a maggioranza Lega fin dai tempi in cui la consigliera comunale Anna Bono, vestita da fotoreporter, si divertiva a scattare foto per dimostrare vai a capire che cosa...

Che togliere l'atrio alla Cooperativa, spacchettando il tutto, significhi fare morire l'intero progetto è fin troppo chiaro.

Che toccare lo Zac! sia stata una mossa sbagliata, ancor più a pochi mesi dalle elezioni lo han capito le Opposizioni di centrosinistra. 

Al microfono si sono alternati, uno dietro l'altro, l'ex assessore Enrico Capirone, specificando che lo Zac! è stata "la soluzione di un problema e non il problema: una delle esperienze italiane più belle di rigenerazione urbana...".

Enrico Capirone

Poi il candidato a sindaco Matteo Chiantore che, con Morenica Net, l'atrio lo ha usato e pure tanto, per far teatro.

"Vi ringrazio - è partito lancia in resta - perchè se avessi organizzato un evento elettorale tanta gente così non l'avrei vista...". E poi senza tanti giri di parole: "Faremo di tutto perchè questo spazio resti così com'è!". 

La sua proposta da avvocato? Un'istanza di autotutela per l'annullamento di un atto contro l'interesse pubblico di uno spazio ad "uso civico collettivo urbano".

Matteo Chiantore

Francesco Comotto

Massimo Fresc

Cadigia Perini

Gabriella Colosso

A seguire Francesco Comotto di Viviamo Ivrea ("Non ci sono i tempi tecnici"), la candidata a sindaca di Unione Popolare Cadigia Perini ("Questo spazio non potrà mai essere cancellato perchè è patrimonio del territorio. Lo sanno anche loro. Non ce la faranno. C'è una grande forza qui... Non ho mai visto una mobilitazione così") il capogruppo del Pd Maurizio Perinetti, la consigliera comunale Gabriella Colosso, il grillino Massimo Fresc. E poi il socio Zac! Andrea Gadino con la sua poesia e Sofia con il groppo in gola e nello stomaco, infine Legambiente e la Comunità di Sant'Egidio in rappresentanza delle tante associazioni che qui fanno attività e hanno il proprio indirizzo, ma anche questo, forse, l'Amministrazione comunale, così impegnata a dare locali ai "pifferi e ai tamburi" non lo sa...

Sofia

Andrea Gaudino

Da qualunque parte lo si guardi un autogol di Stefano Sertoli e di tutto il centrodestra. Insomma e se è vero che il sindaco è sotto ricatto bene avrebbe fatto a non sottostarci. Se invece pensa di essere nel giusto allora il problema è davvero più serio.

D'un tratto il coro: "Io sto con lo Zac!". Lo han registrato tutti. Diventerà una suoneria o un messaggio per rompere i timpani di sindaco e assessori. Alè

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