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Ivrea
11 Marzo 2023 - 19:36
Elisabetta Piccoli, la vicesindaca
Sul Movicentro "spacchettato", "riaccatastato", diviso negli spazi e con il divieto di utilizzo dell'atrio (salvo che su richiesta) in città sta montando la protesta. Lunedì 13 marzo, alle 21, è in programma un incontro nell'atrio del Movicentro al quale tutta la cittadinanza è invitata a partecipare. Si decideranno le "strategie" e quali forme di proteste mettere in campo. All'indice un bando a cui tutti potranno partecipare con una semplice "manifestazione di interesse".
Il sindaco va a dire in giro che è sotto ricatto?
"Bene! Venga a dirci chi lo ricatta e perchè", commentano in tanti. Che poi il segreto è di pulcinella. Si comincia dall'assessora Giorgia Povolo, si passa dalle consigliere comunali Anna Bono e Maria Piras e si finisce con la vicesindaca Elisabetta Piccoli.
"Non è affatto vero - commenta quest'ultima - Volete a tutti i costi prendervela con me? Fate pure. A due mesi dalle elezioni ci sta. Abbiamo informato lo Zac!. Sanno tutto e in giunta sono tutti d'accordo. Non è una cosa che decide Elisabetta Piccoli. Prima dobbiamo fare l'accatastamento e senza di quello non potremmo neanche fare la proroga. Adesso è un unico immobile in categoria E e non potrebbero neanche esercitare. Il bar deve diventare categoria C1 e verrà affidato con un contratto commerciale di 6 più 6. Gli altri locali verranno dati ai giovani, come aule studio e uno soltanto lo utilizzeremo come punto turistico e per il noleggio di biciclette. Non sarà tanto diverso da com’è adesso...".
Non tanto diverso un "par de balle" considerando i divieti che si porranno sull'Atrio.
"Dobbiamo regolamentarne l'uso. Non possiamo continuare a spendere 100 mila euro di riscaldamento all'anno. Chiederanno il permesso tutte le volte che vorranno organizzare una manifestazione..." passa e chiude, visibilmente "alterata" la vicesindaca.
Insomma la "morte" tombale di uno spazio che è quello che è perchè è così com'è!
Nella foto, primo a sinistra, il segretario del Pd Luca Spitale
"Che lo ZAC sia una magnifica esperienza di riqualificazione di un immobile abbandonato al suo destino - commenta in un accorato appello il segretario del Pd Luca Spitale - è sotto gli occhi di tutti. Basti pensare agli innumerevoli incontri, eventi pubblici, concerti, buona cucina, mercati equo-solidali e filiera corta, ripetizioni e chi più ne ha più ne metta. Sono state segnalate situazioni di disordine e degrado nel tempo, anche questo è evidente, ma non è certo lo ZAC! che deve garantire l’ordine in quell’angolo lontano della città, anzi forse ha il merito di presidiarlo arginando situazioni peggiori. Sappiamo che con un colpo di spugna, un atto di giunta comunale, si vuole smontare tutto questo dividendo quel luogo e frammentandolo, distruggendo di fatto la natura dell’esperienza sin qui sviluppata tra quelle mura. Alla vigilia delle elezioni amministrative, come segretario del più grande partito opposizione cittadina, faccio chiedo al Sindaco Stefano Sertoli, alla vice sindaca Elisabetta Piccoli, agli assessori Povolo, Balzola, Cafarelli e Casali di bloccarsi! Una scelta di tale importanza deve coinvolgere la cittadinanza tutta e tra pochi giorni sarà possibile per mezzo dei programmi dei candidati sindaci proporre una strada,
qualunque essa sia, che sia partecipata. La città non è un campo di battaglia, la gente e le associazioni non sono strumento di quella battaglia, confrontiamoci sulle idee e aspettiamo l’esito della consultazione elettorale. Dimostriamo tutti maturità politica e inizi da qui una campagna elettorale pacata, di confronto e di critica anche severa, ma senza usare la scure...".
Con il coltello tra i denti anche quelli di Unione popolare.
Cadigia Perini di Unione Popolare
"Si tratta - dicono - di un nuovo tentativo per smontare attraverso un “bando ad hoc” la più che positiva esperienza di gestione dell’area del Movicentro. Una scelta tutta ideologica incapace di valutare i tanti aspetti positivi espressi in questi anni.
Questa amministrazione vorrebbe liquidare una realtà che da più di otto anni è un punto di riferimento per il territorio nell'organizzazione di eventi socio-culturali e che è da sempre in prima fila nei percorsi di solidarietà attiva diventando un fondamentale laboratorio di idee e di aggregazione. Un'esperienza in cui, negli anni, centinaia di giovani e meno giovani si sono messi in gioco, combattendo gli egoismi che pervadono questa società per costruire una "Comunità Altra", in maniera libera, indipendente, volontaria e senza ricevere aiuti economici di nessun tipo; una realtà che in questo particolare periodo come in altri, con umiltà e responsabilità è sempre stata fianco di chi è in difficoltà. La giunta Sertoli si sta impegnando come in una crociata a rimuovere gli unici spazi gratuiti, accessibili a tutti. Cara amministrazione comunale, caro Sindaco, inutile commentare ulteriormente l'arroganza e la miopia sociale della vostra scelta...".
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