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09 Gennaio 2023 - 18:09
Vaccinazione (foto di repertorio)
VERCELLI. (r.v.) - A “vaccinarsi” contro il Covid non sta andando praticamente più nessuno: nemmeno i medici, gli infermieri e gli anziani. Più di 50 milioni di italiani hanno fatto le prime due dosi (altrimenti, senza “green pass”, non potevano andare a lavorare), soltanto 40 milioni hanno fatto anche la terza. E la quarta, raccomandata agli over 60, agli ospiti di case di riposo, agli immunodepressi, ai medici, infermieri e oss? Un flop: all’8 gennaio l’hanno fatta solo 5,6 milioni di persone, meno del 30% della platea (e meno del 10% della popolazione). Le dosi giacciono nei frigoriferi, scadono e vengono buttate via.
Perché questo? Forse perché, al netto della martellante propaganda del Governo a cui sono stati sottoposti per più di due anni, gli italiani stanno facendo i conti con la realtà. E nella realtà vedono che si contrae il virus e purtroppo si muore con il Covid anche se si è formalmente “vaccinati”. La quasi totalità di giornali e tg non diffonde più i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, ma da questi - che vengono comunque pubblicati settimanalmente - si evince che la stragrande maggioranza dei contagiati, dei ricoverati in ospedale (nei reparti e in terapia intensiva) e dei morti con Covid è (o era, se è deceduto) “vaccinato” contro il Covid. Inoltre molti “vaccinati” hanno avuto, dopo l’inoculazione, reazioni avverse che hanno compromesso la loro salute, e quindi non vanno a fare ulteriori booster.
Nel Vercellese, intanto, i “positivi” sono ancora circa un migliaio (di cui circa un quarto nel capoluogo): la maggior parte “vaccinati”, con buona pace di Draghi che scriveva i decreti e comprimeva le libertà personali sulla base dell’assunto antiscientifico «chi si vaccina non si contagia e non contagia».
VERCELLI. (r.v.) - Lunedì 16 gennaio alle 21 ci sarà l’undicesimo incontro organizzato dal consigliere comunale Michelangelo Catricalà con il Comitato Ascoltami, che raccoglie migliaia di persone che hanno avuto problemi di salute dopo l’inoculazione del “vaccino” anti-Covid, anche nel Vercellese e nel Chivassese. Saranno ospiti - oltre ad alcune persone che racconteranno cosa è accaduto al loro corpo dopo la “vaccinazione”, e la loro difficoltà a farsi curare - il dott. Fabio La Falce, dirigente farmacista ospedaliero, e Paolo Cassina, regista de Gli invisibili , documentario sugli effetti avversi del “vaccino”, proiettato in questi mesi in parecchie città d’Italia. Il link all’incontro è sulla pagina Fb di Catricalà. Chi volesse saperne di più può visitare il sito comitatoascoltami.it o la pagina facebook ComitatoAscoltami.
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