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Settimo Torinese
22 Ottobre 2023 - 00:05
Francesco Dal Piaz
OGGETTO: Richiesta di rettifica ai sensi dell’art. 8 L. n. 47/1948 per pubblicazione a danno della Società S.A.A.P.A. S.p.a. e contestuale diffida – Articolo dal titolo “I segreti di SAAPA SpA: l’ospedale civico nel buio” pubblicato” pubblicato nelle date 10.10.2023 (online) e 12.10.2023 a firma del Sig. Aldo CORGIAT.
Spett.le LA VOCE DEL CANAVESE, la presente, in nome e per conto di S.A.A.P.A. S.p.a. (la “Società”), per rappresentare che l’articolo in oggetto (l’“Articolo”) contiene informazioni false, che riportano fatti difformi dalla realtà, e presentate in modo tale da far dubitare il lettore della correttezza e della trasparenza nella gestione della Società in capo agli attuali liquidatori (mediante l’utilizzo di frasi come “qual è il motivo di tale riservatezza che, quando è priva di motivazioni, è definibile come opacità?”, “Cosa si vuole nascondere?”).
In particolare.
I. Nella prima parte dell’Articolo è affermato che nell’anno 2022 alcune società avrebbero espresso l’interesse ad acquistare l’Ospedale di Settimo Torinese “al buio”, senza nemmeno conoscere l’oggetto della cessione.
Si tratta di affermazioni false posto che ben 18 Società hanno espresso interesse e che, come è ovvio, nessun operatore (nel caso di specie, peraltro, primari operatori del settore sanitario) presenta una simile manifestazione senza essere a conoscenza della natura dell’operazione.
In ogni caso, tutta la documentazione relativa alla manifestazione d’interesse è liberamente consultabile sul sito istituzionale di S.A.A.P.A. S.p.a. www.ospedalesettimo.it.
Inoltre, nessuna norma di legge impone la pubblicazione dei nominativi degli operatori che hanno manifestato interesse all’acquisto.
Aldo Corgiat
II. Nella seconda parte dell’Articolo, l’autore contesta il prezzo ( 50 milioni di euro) fissato, nell’anno 2022, per la cessione dell’immobile costituente l’Ospedale e della relativa attività.
Tuttavia, l’importo di 50 milioni di euro corrisponde al fabbisogno necessario per definire in bonis la liquidazione della Società: la cessione ad un prezzo inferiore provocherebbe, quindi, un grave danno alla stessa.
Peraltro, la Banca mutuataria aveva già comunicato che non avrebbe acconsentito alla cancellazione dell’ipoteca iscritta sull’immobile costituente l’Ospedale qualora non fosse stato integralmente saldato il debito nei confronti della stessa, pari a circa 25 milioni di euro.Quindi, la scelta del prezzo posto a base di gara è stata anche finalizzata alla tutela del ceto creditorio, che i liquidatori sono – per legge – tenuti a garantire.
III. All’interno dell’Articolo viene poi affermato che S.A.A.P.A. S.p.a. non ha saldato la rata del mutuo del mese di giugno 2023.
La circostanza risponde al vero: a fronte del noto aumento dei tassi di interesse, la Società, che non dispone delle risorse per fare integralmente e tempestivamente fronte a tutte le poste debitorie, si è vista impossibilitata a versare la suddetta rata del mutuo.
Premesso che, ovviamente, la situazione economica in cui versa S.A.A.P.A. S.p.a. non è stata cagionata dagli attuali liquidatori, nominati proprio al fine di porvi rimedio, è singolare come nell’articolo venga posta l’attenzione sul mancato versamento di una rata anziché sulla genesi del mutuo in questione.
Il suddetto mutuo era infatti stato contratto da SIAS Italia S.p.a. (poi divenuta S.A.A.P.A. S.p.a.) in data 20.06.2008 con le seguenti specifiche finalità, espressamente indicare all’art. 3 del relativo contratto:
“SIAS dovrà utilizzare il Finanziamento come segue. L’importo della Base Facility è destinato esclusivamente: (i) al rimborso del Finanziamento in Essere in linea capitale, interessi e competenze maturate; (ii) agli eventuali costi di estinzione dello strumento derivato stipulato con Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.a. e connesso al Finanziamento in Essere, (iii) al rimborso delle eventuali rate impagate (oltre ai relativi interessi di mora) del Finanziamento in Essere, (iv) alla copertura del saldo del conto corrente numero 4893.31 acceso presso la Banca Depositaria a nome di SIAS Italia S.p.a. e (v) al rimborso dei costi di adeguamento e start up del Presidio Ospedaliero, nonché agli interessi maturati sul Finanziamento durante il Periodo di Disponibilità”.
Si tratta quindi di un finanziamento contratto nel 2008 per estinguere un precedente finanziamento ed un connesso strumento derivato.
Non è quindi dato comprendere per quale motivo nell’Articolo venga contestata agli attuali liquidatori (nominati nell’anno 2021) il mancato pagamento di una rata (peraltro ormai insostenibile a causa dell’aumento dei tassi d’interesse) di un mutuo contratto nell’anno 2008.
La difficile sostenibilità del debito della Società deriva, infatti, proprio dal mutuo in questione, peraltro mai rinegoziato dai precedenti amministratori della Società.
IV. E’ radicalmente falsa l’affermazione secondo cui S.A.A.P.A. S.p.a. avrebbe conferito incarichi per “servizi esterni” senza gara: tutti gli incarichi sono stati conferiti con le modalità previste dalla normativa vigente e, quindi, con gara nei casi previsti dalla legge.
V. L’articolo dedica poi alcuni paragrafi agli incarichi di consulenza legale conferiti all’Avv. Paola BALZARINI, insinuando che quella delle “consulenza legali” sia “l’unica attività in buona salute” ed evidenziando con enfasi l’importo dei compensi.
Al riguardo, come si evince chiaramente dallo stesso Articolo, gli incarichi ivi citati riguardano attività i) strettamente necessarie nell’ambito della fase liquidatoria della Società e ii) che possono essere svolte unicamente da consulenti legali con elevato grado di professionalità e di specializzazione.
Inoltre, come noto, i parametri per la liquidazione dei compensi per la professione forense sono regolati dal Decreto del Ministero della Giustizia n. 147/2022: sussiste quindi un chiaro parametro di legge per determinare l’ammontare dei compensi dei consulenti legali.
Il primo incarico indicato nell’articolo (che comprende, in realtà, due distinti e complessi incarichi), avente ad oggetto sia la “consulenza e assistenza legale nella risoluzione/rinuncia al diritto in superficie a favore dell’ASL TO4 con subentro di questa nel mutuo ipotecario” sia la “consulenza e assistenza legale per la cessione dell’azienda di S.A.A.P.A. S.p.A., a seguito di asta andata deserta concernente la vendita dell’azienda di S.A.A.P.A. S.p.A. e di beni immobili intestati all’ASL TO4”, ha un valore presunto superiore ad euro 30.000.000,00: applicando i parametri di cui al citato D.M. 147/2022, il compenso spettante al legale incaricato sarebbe stato pari ad euro 75.000,00 oltre oneri di legge.
Ne consegue che il compenso richiesto dall’Avv. BALZARINI (peraltro suddiviso per le varie fasi della consulenza), pari ad € 55.000,00 oltre oneri di legge, è di oltre il 25% inferiore rispetto ai parametri ministeriali.
Analoghe considerazioni valgono per il precedente incarico affidato all’Avv. BALZARINI, in relazione al quale, in ogni caso, sono state liquidate le sole competenze per la fase di “studio di definizione dei passaggi procedurali” (Euro 25.000,00 oltre oneri) e di “predisposizione della documentazione relativa alla procedura” (Euro15.000,00 oltre oneri), mentre non è stata corrisposta l’ulteriore somma di € 20.000,00 (oltre oneri) relativa all’assistenza nella procedura di vendita ed all’assistenza nella fase successiva all’aggiudicazione, poiché, come noto, non sono state formulate offerte nell’ambito della gara.
VI. Da ultimo, l’Articolo pone alcune domande che inducono il lettore a credere che la Società e gli altri Enti coinvolti (in particolare, la Regione Piemonte e l’ASL TO 4) non stiano correttamente operando per portare a termine la gestione liquidatoria di S.A.A.P.A. S.p.a..
Anche tali insinuazioni sono prive di fondamento.
Infatti, con D.G.R. 20-7394/2023/XI del 03.08.2023 la Regione Piemonte, di concerto con la Società e con l’ASL TO 4, al fine di salvaguardare l’offerta sanitaria dell’Ospedale di Settimo Torinese, ha deliberato testualmente:
- “di dare mandato all’ASL TO4, in quanto proprietaria del terreno su cui insiste l’immobile, di definire il percorso per l’estinzione del diritto di superficie – con conseguente consolidamento della proprietà del fabbricato – ed il suo passaggio nel patrimonio indisponibile dell’ASL TO4, confermando altresì che l’operazione abbia quale unico onere il subentro nel debito residuo per il finanziamento citato in premessa e di definire, d’intesa con la Direzione Risorse finanziarie e Patrimonio, le modalità di coinvolgimento della Regione Piemonte per la gestione di tale eventuale subentro”;
- “di dare mandato alle AASSLL TO4 e Città di Torino di valutare gli esiti delle operazioni finalizzate alla ricerca delle migliori condizioni per l’affidamento delle attività della società SAAPA in liquidazione nonché di verificare la prosecuzione, da parte della società SAAPA in liquidazione, delle attività sanitarie gestite dalla struttura senza soluzione discontinuità”.
Le azioni intraprese da S.A.A.P.A. S.p.a. nonché dagli Enti competenti sono quindi pubbliche e liberamente conoscibili da qualunque soggetto interessato mediante consultazione dei relativi siti istituzionali.
Contrariamente a quanto affermato nell’Articolo, non sussiste, pertanto, alcun “segreto” relativo all’attuale gestione di S.A.A.P.A. S.p.a..
* * *
Pertanto, ai sensi dell’art. 8 L. n. 47/1948, invito LA VOCE DEL CANAVESE a pubblicare la presente nota, contenente rettifiche alle affermazioni mendaci e allusive contenute nell’Articolo in oggetto.
* * *
Inoltre, poiché, in spregio al corretto esercizio del diritto di cronaca, LA VOCE DEL CANAVESE ha pubblicato un articolo basato sul travisamento di fatti, su affermazioni mendaci e su costanti allusioni alla (falsa) illegittimità dell’operato di S.A.A.P.A. S.p.a., quest’ultima, mio tramite, diffida codesto giornale nonché il Sig. Aldo CORGIAT a non divulgare ulteriori informazioni mendaci.
La Società, in ogni caso, riserva di intraprendere ogni opportuna iniziativa a tutela della propria reputazione dinanzi alle Autorità competenti.
Distinti saluti.
(Avv. Francesco DAL PIAZ)
Prendiamo atto di quanto da lei asserito e la ringraziamo per le spiegazioni fornite.
Detto questo non possiamo non sottolineare che, aldilà dei toni utilizzati dall’editorialista Aldo Corgiat, il “commento” e la “critica”, sono state da me considerate assolutamente “pertinenti e contenute” nella forma e nella sostanza, non foss’altro che facevano e fanno riferimento a dei “fatti veri”. Diciamo che nell’editoriale da voi citato mancavano alcuni dati e alcune cifre e adesso ci sono.
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