AGGIORNAMENTI
Cerca
#sensocivico
04 Ottobre 2023 - 10:12
Doveva essere l’eroina del commercio locale, la creatrice di nuove opportunità di sviluppo per i negozi, lo sponsor del e-commerce local.
Così sembrava dovesse essere a sentire in campagna elettorale e all’inizio del mandato amministrativo la Sindaca e la fidatissima Assessora con delega al commercio. Esperta di marketing, l’assessora fedele (fino a prova contraria), proponeva alle associazioni dei commercianti contributi e promozioni ed un sostegno al rilancio delle attività dei loro associati.
La grande iniziativa, a ben vedere, si è infine ridotta dopo 4 anni pieni di mandato amministrativo a: un po’ di inaugurazioni con tanto di fascia della repubblica a negozi aperti da amici ed elettori; qualche comparsata, con tanto di foto e post su facebook, alle solite fiere del cavolo e del gusto che si sono ripetute stancamente senza nessuna novità di rilievo; a un milione di Euro spesi per rifare il look a 100 metri di nuova pedonalizzazione di via Roma e via Italia (che poi in realtà si è trattato, un parte, dell’esecuzione di un progetto già approvato dalla precedente amministrazione Puppo).
Anziché intervenire per calmierare gli affitti dei negozi (una delle prime cause di chiusura), per promuovere il centro commerciale naturale con interventi mirati a migliorare l’attrattività del commercio locale, a migliorare mobilità e parcheggi, l’azione dell’Assessora e della Sindaca si è orientata (come in molti altri casi) a propagandare se stesse.
Ricchi premi e cotillon sono stati dati ad associazioni di creativi amici che a suon di pennello e di slogan incomprensibili hanno dipinto, in attesa dell’inizio dei lavori, i cantieri (alcune tracce sono ancora presenti nei percorsi pedonali).
Poi, in pieno COVID sono apparse, con decine di migliaia di euro di spesa pubblica, le palle e gli alberelli di Natale. Non si è mai saputo quale influenza abbiano avuto sul benessere del commercio cittadino. L’unica certezza è stato il costo che si è ripetuto ogni anno.
E’ stata poi la volta dei buoni sconto, distribuiti dalla Fondazione Solidale a non ben precisati cittadini e, anche in questo caso, non si è mai saputo quale sia stata effettivamente la spesa sostenuta e a favore di quali negozi. L’unica certezza è stato il contributo (altre decine di migliaia di Euro di spesa pubblica) dato alla Fondazione comunale.
Come per le ciliegie un contributo tira l’altro e allora si è passati ai “merits” distribuiti sotto forma di buoni spesa a cittadini “meritori” per fare le compere presso i negozi locali. Anche in questo caso non sono noti né il numero e le caratteristiche dei cittadini, né il nome dei negozi che hanno beneficiato di questi acquisti. Altre decine di migliaia di soldi pubblici elargiti alla Fondazione sono l’unica certezza.
Intanto il COVID finiva, le persone ricominciavano ad uscire e i negozi però chiudevano. Al suo posto una vasta presenza di bar e dehors sempre più invasivi delle aree pedonali (che intanto sono nuovamente stati tassati).
Lungo l’isola pedonale è possibile scorgere ancora i reperti della campagna pubblicitaria fatta dall’Amministrazione. In uno di questi potete leggere: “questo è il posto giusto per fare ciò che vuoi”. Sarà che hanno preso sul serio quella scritta ma il centro di Settimo è ora più insicuro e preda di scorribande di ragazzi e ragazze che si muovono spesso in branco e con scarso senso civico.
Non potendo raccontare altre storie a proposito di commercio fisso, la nuova frontiera è diventata quella del commercio ambulante e via con i post sulla “rivoluzione” del Borgo Nuovo che, dedicando questa volta decine di milioni di euro di spesa, ha spostato il mercato di qualche metro dalla piazza attrezzata nella quale si svolgeva, per far posto alla scuola elementare che sarà abbattuta e poi ricostruita dove prima c’era il mercato (un’idea “geniale” quanto “inutile” per spendere i soldi del cosiddetto PNRR e indebitare ancor di più le future generazioni).
Ma intanto qualcosa si muove. Quelle che la Sindaca ha chiamato all’inizio del mandato “corrette e proficue relazioni istituzionali con il Comune di Torino” hanno incominciato a dare i loro frutti. Alle porte di Settimo si sta realizzando la più grande piastra (il sinonimo è casuale) commerciale d’Italia. TO DREAM + CONAD + Settimo Cielo e i suoi ampliamenti + il raddoppio dell’OUTLET + una lunga fila di negozi che dall’ex Michelin arriveranno fino alle porte di Settimo con un commercio dequalificato e periferico sono il regalo e l’eredità che la coppia Piastra – Lorusso lasceranno ai commercianti di Settimo.
Un’area di oltre due milioni di metri quadri dedicata al commercio “la qualunque” distruggerà ogni possibilità di rilancio del commercio locale rendendo Settimo sempre più una periferia. Le associazioni di categoria, che nel passato erano stimolo per l’amministrazione, ora tacciono. Forse per non rinunciare ai merit acquisiti?
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.