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Settimo Torinese

Presentato il progetto “A scuola senza zaino”

Una realtà che sta avendo sempre più consensi nelle classi di Settimo

Presentato il Progetto Senza Zaino

Presentato il Progetto Senza Zaino

Modello scuola Senza Zaino: una realtà che sta avendo sempre più consensi nelle classi di Settimo.

Venerdì 19 maggio, alle 17.30, presso la Sala Levi della biblioteca Archimede, si è tenuto l’incontro di presentazione del modello scuola “Senza Zaino”.

Alla giornata erano presenti Elena Piastra, sindaca di Settimo, Alessandra Girard, assessore all’istruzione di Settimo, i dirigenti scolastici Massimo Sapia, Comprensivo III e II, Adalgisa Di Ianni, Comprensivo IV, e Madia Solito, prima collaboratrice del dirigente scolastico Comprensivo I. Inoltre è stata importante la presenza delle numerose maestre che da più di quattro anni mettono in pratica il modello Senza Zaino nelle loro classi.

Il Modello di Scuola Senza Zaino mette l’accento sull’organizzazione dell’ambiente di apprendimento, partendo dal presupposto che dall’allestimento del setting educativo dipendano sia il modello pedagogico-didattico che si intende proporre e adottare, sia il modello relazionale che sta alla base dei rapporti tra gli attori scolastici: gli elementi di diversa natura che intervengono a scuola si intrecciano gli uni negli altri, perché è l’esperienza scolastica nel suo complesso ad essere formativa ed è dunque necessario progettarla nella sua globalità, senza lasciare niente al caso. Anche il senso della Comunità ha un valore pregnante in questo modello, poiché gli spazi sono organizzati per concretizzare l’idea di Comunità e questo permette l’incontro e il lavoro condiviso dei docenti e degli allievi. Un altro aspetto da sottolineare è la Responsabilità, intesa come libera adesione dell’allievo nella convinzione che la crescita armonica e un’adeguata maturazione abbiano luogo nella misura in cui la persona è in grado di cogliere il significato di ciò che è proposto e per cui sono mobilitate le sue risorse interiori (cognitive, emotive, affettive) ed è richiesta la sua motivazione.

Lo spazio-aula è strutturato in aree e prevede un luogo di incontro per gli allievi, denominato agorà, particolarmente significativo per la comunità-classe. Il concetto di Comunità si fonda così sull’evidenza che l’apprendimento è un fenomeno sociale e avviene dentro relazioni significative. La cura della qualità di queste relazioni aiuta i comportamenti prosociali e collaborativi, che alimentano la condivisione e la negoziazione di significati.

Alla presentazione sono seguiti due workshop di approfondimento sull’apprendimento differenziato per scuola infanzia e primaria, e si è sperimentato dal vivo, con gli insegnanti, alcuni strumenti di apprendimento utilizzati nelle classi Senza Zaino del territorio.

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