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Settimo Torinese

I Tarocchi, una bella storia raccontata al Rotary

L’arte della cartomanzia come l’astrologia ha appassionati disseminati in tutto il mondo

Al Club Rotary di Settimo si parla di Tarocchi.

in foto Al centro il presidente Tommaso Capello con Alfia Zappalà e Marina Vagnozzi

Al Club Rotary di Settimo si parla di Tarocchi.

Martedì 9 maggio, presso il “Ristorante da Sergio”, in via Brescia 6 a Settimo, si tenuta è una conviviale del Club Rotary Settimo dal titolo “Il Futuro è nei Tarocchi?”. Il presidente Tommaso Capello ha dato il suo personale benvenuto alle ospiti Alfia Zappalà e Marina Vagnozzi.

Le due relatrici hanno introdotto l’argomento delucidando come l’origine dell’uso dei tarocchi come divinazione si perda nella notte dei tempi, ma che già in India, milleduecento anni prima della nascita di Cristo, era presente un mazzo di Carte Rotonde relative alle dieci reincarnazioni del Dio Visnù. 

In Europa, il loro ingresso avviene, invece, relativamente tardi solo nel 1300, epoca in cui iniziano a diffondersi come gioco d’azzardo. La lettura dei tarocchi è la pratica di utilizzare gli Arcani Maggiori e Minori per conoscere passato, presente o futuro, formulando una o più domande, disponendoli in un preciso ordine per interpretarne il significato. La lettura dei tarocchi è una forma di cartomanzia e di divinazione. La divinazione è un elemento cross culturale che ha molteplici forme e sfaccettature in tutti i continenti, dalla Cina alla Russia, dall’Iraq all’Australia. La divinazione, come hanno esplicitato le due ospiti alla conviviale, è un’arte, e come l’astrologia ha seguaci in molteplici paesi del mondo e in moltissime popolazioni. La Cartomanzia è, a detta di alcuni, la pratica divinatoria di maggior diffusione tra le culture e può essere intesa come un metodo di previsione del futuro e di studio del passato.

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