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Il caso

Tangenziale Est: dopo i troppi incidenti in collina, a che punto è il dibattito?

L’opera è necessaria, ma il paesaggio della collina rischierebbe di essere deturpato

La tangenziale di Torino

La tangenziale di Torino

Un tir ribaltatosi a maggio a Sciolze, un altro camion incastrato tra due alberi in Regione Tetti Sachero (sempre Sciolze) a giugno, un camion pieno di bottiglie di vetro capottato tra  Gassino e Bussolino a novembre e un altro trasporto pesante ribaltatosi sopra un auto tra Sciolze e Vernone durante la nevicata di due giovedì fa, 15 dicembre. 

L'incidente di giovedì 15 dicembre, tra Sciolze e Vernone

Gli incidenti in collina stanno diventando un problema all’ordine del giorno. Il motivo? “I tir che vanno dal Canavese al Chierese, non hanno una strada da percorre, il navigatore fa fare le stradine di paese e poi i mezzi rimangono incastrati - spiega Paolo Cugini, sindaco di Gassino - la soluzione c’è, è lì che aspetta da degli anni e si chiama Tangenziale Est. Si deve assolutamente fare una strada che consenta ai mezzi pesanti di passare in sicurezza nella parte Est di Torino: che Regione e Città Metropolitana chiedano scusa ai cittadini e si mettano all’opera”

Un tir incastrato fra due alberi a Sciolze, giugno 

Sull’onda di queste affermazioni, emergono sia il problema che un’ipotetica soluzione: strade di collina non adatte al trasporto pesante e il progetto della Tangenziale Est, rimasto bloccato ormai da troppo tempo. Se avere un passaggio privilegiato per i mezzi pesanti potrebbe sembrare un via d’uscita, non tutti gli abitanti della collina sembrano essere d’accordo con la costruzione di questo nuovo tratto di strada: “Tangenziale Est? Io sono venuto a vivere in collina per stare tranquillo, non per avere i tir che passano sotto casa mia” dice qualcuno, con altri che rincarano “la collina deturpata da un’opera così? Anche no, piuttosto non fate passare i camionisti da queste strade”

Le posizioni possono essere le più disparate, ma l’argomento “Tangenziale Est” è stato il fulcro dell’incontro avvenuto lunedì 19 dicembre a Torino, momento in cui gli amministratori di Città Metropolitana hanno ascoltato le richieste dei vari Sindaci della zona. 

L'incontro a Torino fra gli amministratori di Città Metropolitana e i Sindaci del territorio

“Un’opera importante come questa non può essere calata dall’alto. Deve essere condivisa il più possibile con gli amministratori e i cittadini, al fine di risolvere una volta per tutte il problema della pressione eccessiva che il traffico pesante fa gravare sulle Tangenziali Sud e Nord e sulla viabilità ordinaria che interessa il Chierese e il territorio collinare ad est di Torino” ha commentato Jacopo Suppo, vice-sindaco di Torino. 

Jacopo Suppo,. vice-sindaco Città Metropolitana

Le istanze degli amministratori, comunque, sull’argomento non sono univoche: “la posizione generale è che i lavori per la Tangenziale Est siano necessari - spiega Ettore Mantelli, sindaco di San Raffaele Cimena - il nostro territorio, però, sta facendo tutto un percorso inerente al turismo e all’enogastronomia: per il nostro paese, per esempio, la posizione è che sì, la tangenziale va bene, ma il tratto principale dovrebbe essere interrato sotto al canale Cimena per poi uscire più avanti. I primi progetti erano stati presentati nel 2010, e già allora c’era stata una levata di scudi. Da lì sono state apportate delle modifiche al progetto, modifiche che tenevano in conto della volontà dei Sindaci ed è proprio da questo punto che si deve partire”. 

Ettore Mantelli, sindaco di San Raffaele Cimena

Una nota di colore, poi, viene data anche da Attilio Contran, consigliere comunale (Lega) di Gassino: in Regione questo progetto era già partito (sotto Cota, ndr), è stata poi l’amministrazione Chiamparino a bloccare tutto: avevano scelto di favorire le persone che vivono attorno all’attuale tangenziale piuttosto che occuparsi della zona della collina, non risolvendo il problema. È stata una scelta prettamente politica. Adesso, comunque, la Regione ci sta lavorando e le cose stanno cambiando” commenta Contran. La solidarietà tra gli esponenti delle Lega e un’amministrazione regionale di centro-destra è palpabile ma, di fatto, qualcosa si è smosso: a seguito dell’incontro della scorsa settimana a Torino, Città Metropolitana ha accantonato 100mila euro, messi a disposizione per redigere uno studio di fattibilità proprio per la Tangenziale Est.  

Attilio Contran, consigliere comunale di Gassino (Lega)

Che queste prime aperture possano portare a una vera svolta sull’argomento “Gronda Est”? È presto per dirlo, ma la questione, comunque, sembra ancora ben lontana da una soluzione definitiva.

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