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23 Dicembre 2024 - 23:56
Il pomeriggio del 21 dicembre scorso Ivrea si è accesa di una luce speciale. Non quella delle decorazioni natalizie, pur splendide, ma quella di un'umanità che si stringe attorno a chi ha più bisogno. La seconda edizione del Dono Sospeso è stata un inno alla solidarietà, un abbraccio collettivo che ha riempito il cuore di chi ha ricevuto, ma anche di chi ha donato. Organizzata dal Comune in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, l’iniziativa ha trasformato una fredda giornata invernale in un momento di pura magia per decine di famiglie.
E non è finita qui: parte dei doni raggiungerà i bambini di Krasnokutsk, in Ucraina, grazie all’impegno dell’associazione Memoria Viva di Castellamonte.
In piazza, sotto un albero di Natale scintillante, bambini e bambine si sono accalcati con occhi pieni di stupore e gioia. I pacchi colorati, perfettamente incartati e distribuiti con cura dalle volontarie della Croce Rossa, sembravano piccoli miracoli pronti a portare un sorriso. Intorno a loro, il profumo della cioccolata calda e dei dolcetti si mescolava alle note delle canzoni natalizie eseguite con passione da otto giovani musicisti dell’Accademia di Ivrea.
Più di una festa: un respiro profondo in un mondo che spesso sembra soffocare sotto il peso dell’indifferenza.
“L'attualità ci propone fatti negativi che spesso ingenerano paura e sfiducia, ma la solidarietà esiste, è diffusa e ci riempie di gioia”, ha detto la vicesindaca Patrizia Dal Santo, con la voce carica di emozione.
Ma dietro quei doni c’è molto di più. C’è l’impegno di un'intera comunità che sceglie di non voltarsi dall’altra parte, di non lasciare indietro nessuno.
Il sindaco Matteo Chiantore, visibilmente commosso, ha spiegato il vero significato dell’iniziativa: “I doni che oggi distribuiamo sono in realtà una scusa per stare insieme e conoscerci”.
Due Fiat Doblò, colmi di oltre 800 giocattoli confezionati con cura, hanno percorso la piazza come simboli tangibili di una generosità che non si ferma ai confini della città. Tra quei pacchi, una trentina era destinata alle famiglie seguite dalla Croce Rossa, per assicurarsi che nessuno restasse escluso dal calore del Natale.
Ma l’emozione più grande viene forse da quei doni che viaggeranno lontano, fino a raggiungere Krasnokutsk, una cittadina ucraina devastata dalla guerra.
Là, tra le macerie di un conflitto che sembra infinito, vivono bambini che hanno perso tutto, ma che potranno trovare un barlume di speranza grazie a un gesto semplice ma potente.
“Durante lo scorso Carnevale ospitammo alcuni bambini orfani di Kharkiv”, ha ricordato l’assessora alle Pari Opportunità Gabriella Colosso, con le lacrime agli occhi. “Di recente, la sindaca di Krasnokutsk, Iryna Karabut, ci ha ringraziati per aver riportato il sorriso su quei giovani visi. Ora speriamo di farlo di nuovo”.
Due volontari di Memoria Viva hanno caricato i pacchi su un furgone, pronti per il lungo viaggio verso l’Ucraina, con l’unico obiettivo di portare un po’ di calore umano dove ce n’è più bisogno.
E mentre i pacchi partivano per la loro missione di speranza, le note natalizie continuavano a risuonare nella piazza. Gli allievi di Giulia Salgarella, docente di canto, hanno scelto i brani con cura, creando un sottofondo perfetto per una giornata così speciale. “Abbiamo voluto dare ai ragazzi l’opportunità di mostrare il frutto del loro impegno”, ha spiegato Salgarella. La musica, come la solidarietà, ha il potere di abbattere le barriere e unire le persone, ricordando a tutti che, nonostante le difficoltà, c’è ancora spazio per la bellezza e la speranza.
Ivrea, con il suo Dono Sospeso, ha dimostrato che anche un piccolo gesto può trasformarsi in qualcosa di straordinario. In un pomeriggio di dicembre, questa città ha acceso una luce che ha illuminato non solo la sua piazza, ma anche i cuori di chi, a chilometri di distanza, potrà sentire di non essere solo. “La solidarietà non conosce confini”, ha concluso Colosso, “e oggi Ivrea lo ha dimostrato con il cuore”.
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