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Ospedale Ivrea: quando gli ascensori non funzionano, c'è un piano B?

Stringere una convenzione con le associazioni di soccorso del territorio

Ospedale Ivrea:  quando gli ascensori non funzionano, c'è un piano B?

Ospedale di Ivrea e problema ascensori. Parliamo degli ascensori che dai parcheggi raggiungono l’area di fronte all’ingresso ed al pronto soccorso. Fino a qualche mese fa, era disponibile un solo ascensore. Adesso, da metà maggio, sono due gli ascensori che agevolano l’arrivo alla struttura ospedaliera, indispensabile soprattutto per chi ha problemi di mobilità e per gli anziani.

Però la settimana scorsa, entrambi gli ascensori sono rimasti bloccati. Sembrerebbe a causa di alcune infiltrazioni d’acqua, probabilmente dovute alla pioggia, così ha detto il neo assessore Massimo Fresc, che fra le altre deleghe ha le manutenzioni e la mobilità.

Chiaramente oltre ad individuare i problemi tecnici sarebbe stato necessario adottare soluzioni alternative, nella speranza che il problema non si ripeta con le prossime piogge.

E’ facile dare tempestiva motivazione piuttosto che risolvere i disagi.Tantissime persone, parliamo di centinaia, non vogliono sapere perché gli ascensori sono guasti, vogliono semplicemente poter andare in ospedale senza dover andare incontro ai soliti problemi per raggiungere questo benedetto ospedale. 

E’ facile dare tempestiva motivazione piuttosto che risolvere i disagi..

Conosciamo il disagio e la difficoltà delle diverse persone con problemi di mobilità che si sono trovate costrette per due giorni interi a raggiungerlo a piedi. Piazza della Credenza è già intasata, dove i parcheggi sono ridotti grazie anche al cantiere e nonostante tutto vi è il transito prioritario di ambulanze, dei diversi fornitori ospedalieri e veicoli delle associazioni di volontariato per i trasporti privati di persone.

Quindi bisogna adottare un piano B, quando gli ascensori si guastano. Non si può immaginare un flusso di centinaia di auto che transitano tra le ambulanze e gli altri veicoli. Auto che poi sostano a casaccio divenendo così da intralcio ai mezzi di soccorso. O vedere persone malate o anziane che si incamminano con fatica per raggiungerlo a piedi, neanche fosse un pellegrinaggio a Medjugorje. 

Anche qui, non vogliamo fare critica fine a se stessa, o meglio, non ci limitiamo solo alla critica, vogliamo fare una proposta. Una soluzione duratura nel tempo, in caso di malfunzionamento degli ascensori: quella di stringere una convenzione con le associazioni di soccorso del territorio per ovviare a queste situazioni. 

Anche perché, in questo caso, è lo stesso assessore che dovrebbe coordinare manutenzioni e mobilità anche dei cittadini che purtroppo si devono recare in ospedale.

Ossia un servizio di navetta per i fruitori con problemi di salute, e non solo, che si attiva al bisogno proprio in caso di emergenze di questo tipo.

Ecco, un assessore con queste specifiche deleghe, non dovrebbe solo rendere nota la causa del problema, ma trarre spunto per riordinare lo spostamento delle persone, in questa specifica zona, riorganizzando la mobilità intorno all’ospedale sia con ascensori funzionanti o meno.

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