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Ivrea
25 Aprile 2023 - 09:34
Da tempo abbiamo espresso nelle sedi opportune la richiesta di mantenere una responsabile e opportuna sobrietà nel dibattito politico nell’avvicinamento alla tornata elettorale per evitare strumentalizzazioni da parte di tutte le parti in gioco.
Purtroppo lo scarso rispetto istituzionale manifestato dall’attuale maggioranza nel corso dell’ultima consiliatura, gestita come un qualunque CdA di un’azienda privata, ha fatto sì che questa richiesta cadesse miseramente nel vuoto.
Da mesi chiediamo che la giunta eviti di approvare il progetto definitivo della Variante Generale a un PRG che presenta diversi elementi critici che si sarebbero dovuti approfondire e discutere nelle sedi opportune con relativa calma, ma anche questo appello è caduto nel vuoto.
E non è vero che se non si approva ora, in fretta e furia, i tempi di approvazione si allungheranno si tratta solo di aspettare l’insediamento della nuova amministrazione, di qualunque colore essa sia, dopodiché i tempi di
Da mesi chiediamo che la giunta eviti di approvare il progetto definitivo della Variante Generale a un PRG che presenta diversi elementi critici che si sarebbero dovuti approfondire e discutere nelle sedi opportune con relativa calma, ma anche questo appello è caduto nel vuoto.
approvazione da parte della Conferenza di copianificazione sono sempre gli stessi. E’ chiaro che un atteggiamento di chiusura su questo tema possa dar adito a dubbi e pensieri malevoli tanto che l’assessore all’urbanistica uscente ha sempre sostenuto che finita questa esperienza amministrativa non avrebbe avuto più alcun ruolo qui ad Ivrea ed invece eccolo spuntare tra i candidati di una lista civica. Evviva la coerenza.
Ma questa è solo una delle tante forzature che la maggioranza uscente sta mettendo in atto in extremis come ad esempio la delibera (legittima?) per i lavori di sistemazione di un edificio di proprietà comunale al Castellazzo o l’assegnazione di spazi pubblici senza bando e con metodi discrezionali. Il problema degli spazi pubblici è atavico e irrisolto ed è stato aggravato dallo sgombero, immotivato, di un certo numero di associazioni dallo stabile della Valcalcino e cosa dire della pantomima messa in piedi sul Movicentro?
In questi giorni è tutto un proliferare di promesse alcune delle quali su iniziative da noi proposte, a scopo propositivo, fin da inizio mandato e mai attuate e che ora diventano punti programmatici per il prossimo quinquennio. La domanda che chiunque si pone è: “ma perché se queste cose non le hanno fatte nei cinque anni di mandato, invece di litigare su tutto, dovrebbero essere in grado di farle se venissero eletti?”
E’ una questione di credibilità e l’amministrazione uscente non ha certo brillato in tal senso dicendo spesso e volentieri tutto e il contrario di tutto.
Il capo di gabinetto Renato Lavarini
Credibilità di una giunta eterodiretta che si è esaurita fin da subito con l’assunzione di un “capo di gabinetto” strapagato (figura tipica dei ministeri e non certo di città delle dimensioni di Ivrea) che ha tirato le fila di una maggioranza divisa su tutto e che infatti andrà divisa alla tornata elettorale di maggio. Questo perché non c’era alcuna visione politica o programmatica e nemmeno una conoscenza approfondita della città e dei suoi problemi e si è tirato avanti rincorrendo le emergenze che man mano si prospettavano o le proposte calate dall’alto.
In questi giorni di campagna elettorale si sente e si vede un po’ di tutto con candidati, consiglieri uscenti, che strappano le erbacce nel centro città (prima dov’erano?) e poi ci troviamo con la passerella pedonale sulla Dora Baltea in uno stato di degrado inaccettabile con pericolose assi incurvate se non divelte e viti sporgenti tanto che è già un miracolo se non si sia fatto male nessuno. Questo è solo uno dei tanti problemi, non certo di poco conto, che la giunta uscente non è stata in grado di risolvere e lascia in eredità a chi subentrerà.
Credibilità venuta meno anche per le certezze promanate dalla giunta, ma poi sparite dai radar e lasciate, anche queste, a chi verrà. Ci sarebbero molti esempi, ma ne citiamo uno su tutti come la messa in sicurezza del Ponte XXV aprile che pareva un’emergenza già nel 2018 e per la quale si è fatto poco o nulla salvo procrastinare l’inizio lavori di anno in anno fino a lasciare, anche questa, a chi verrà.
Sempre in tema di sicurezza, altro che erbacce, pochi sanno che la passerella metallica che dal Movicentro porta in Stazione è senza collaudo statico nonostante abbiamo più volte segnalato la mancanza di questo documento obbligatorio per legge. E poi ci si chiede come mai in Italia succedano dei disastri e non sia mai colpa di nessuno.
Detto e ridetto della passerella sulla Dora e di quella della Stazione senza esito alcuno non possiamo certo dimenticare l’assenza del Certificato Prevenzione Incendi (CPI) della Biblioteca civica già segnalato alla precedente amministrazione e quindi in attesa di soluzione da almeno 7/8 anni.
Cinque anni non sono bastati per mettere in sicurezza questo edificio, solo continue promesse l’ultima delle quali è che i lavori sono stati appaltati, ma procrastinati già più volte nel tempo sempre con una scusa nuova e ad oggi, di fatto, non iniziati. Va inoltre detto che i lavori di messa in sicurezza riguarderanno solo i piani fuori terra mentre l’interrato, che è lo spazio col maggior carico di incendio, essendo un deposito pieno zeppo di libri, non è stato considerato. Non è facile capire il perché di questa scelta, ma tant’è.
Tornando alla credibilità; ora che cominciano a spuntare le proposte delle varie liste di candidati se ne vedono alcune che ci si chiede se siano reali o provenienti da Marte. Leggiamo nella lista del Sindaco uscente: “Riattivare la Centrale Unica di Committenza”.
Che sarebbe buona cosa, facciamo solo notare a chi non ne fosse a conoscenza che la CUC a Ivrea c’era, ma l’attuale giunta/maggioranza ha deciso, qualche tempo fa di smantellarla per affidarla agli uffici della Provincia di Biella depauperando ulteriormente gli uffici e le competenze presenti ad Ivrea.
Dopo aver smantellato l’ufficio legale e depotenziato l’ufficio tecnico e il SUAP mancava ancora questo tassello che tutte le forze di minoranza hanno avversato con decisione, ma senza venire ascoltate. Sarebbe interessante andare a vedere le motivazioni con cui la maggioranza e il Sindaco hanno svenduto questo servizio strategico per poi rimangiarsi la parola in campagna elettorale. Nonostante siano passati cinque anni siamo ancora all’improvvisazione …
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